martedì 20 dicembre 2011

(titolo sconosciuto)

24.08.07

 
 

Inviato da Aluchino tramite Google Reader:

 
 

tramite Diario Scapestrato di Alucard82 il 24/08/07

Non so quanto mi faccia bene andare in cerca di altri blog dove le cose vanno peggio(e molto) rispetto alla mia situazione. Voglio dire, dovrei tirarmi su per il fatto che il detto "sorridi, c'è sempre qualcuno che sta peggio di te" è assolutamente confermato nel mio caso, ma in realtà la cosa mi fa nascere immensi sensi di colpa per essermi azzardato a soffrire per una situazione personale di così poco conto come lo può essere il fatto di aver rotto con Daimon. In un certo senso, continuo a chiedermi se in questo mondo esista il diritto di soffrire per amore, e più in generale, se noi del mondo "civilizzato-benestante" ce lo permettiamo solo con un piccolo slancio d'ipocrisia. Questo strano giro di idee mi blocca lo sfogo emotivo di cui avrei tanto bisogno. Aggiungete il fatto che ho un orgoglio contorto e ben innervato in tutto il mio tessuto cerebrale e aortico(nel mio stato attuale mi permetto pure di usare parole dal dubbio significao per intendere ben altro), e capirete quanto io riesca a covare il dolore. In effetti credo di non essere ancora giunto alla piena maturescenza di questa ferita sentimentale, ma ogni giorno ne provo un pizzico di più. Come se fosse un taglio cicatrizzato di fresco a cui tolgo, poco alla volta, la crosticina di sangue secco nella speranza di scorgere un arto guarito e invece me lo ritrovo tumefatto.

Così mi ritrovo a tenermi il cellulare ad una distanza massima di un metro, e se lo abbandono per più di cinque minuti, lo faccio come un neo ex-fumatore tenta di rimanere lontano dalle sigarette: con l'ansia e il desiderio di tornarci, con la speranza che intanto "qualcuno" abbia chiamato. E se "qualcuno" non ha chiamato stai a sospirare, e se poi "qualcuno"(lo stesso di prima, ovviamente) ha chiamato, finita la telefonata, stai a porcare. No, perchè come al solito, ora inizia la giostra del "ti riporto le cose che mi avevi prestato", che non è la stessa cosa del "vengo lì e ti ridò tutto", ma è più simile a "mò, se prima ci vedevamo quasi tutti i giorni, adesso è tanto se entro un mesetto riesco a trovare un buco di mezz'ora per riportarti le tue cose che, gentilmene, mi avevi prestato quando eravamo insieme": che palle 'sta vita!

Zio porcooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 
 

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