domenica 2 dicembre 2012

Altri pezzi

Oggi mi hanno chiesto se avrei fatto io la lezione e non so se esserne compiaciuto oppure preoccuparmene. Dal pessimo stato lavorativo in cui riversavo solo due anni fa, ora, nonostante continui a sostare su di un contratto a progetto, mi trovo ad avere, anzi sentire di aver raggiunto l'autonomia economica. Addirittura lavoro in un posto dove mi pagano la formazione e non intendo semplicemente il costo del corso, ma pure i pranzi, le cene, le colazioni e i pernottamenti! Ecchecaspio! Fantastico! Certo la mia formazione è un valore aggiunto all'Associazione, è vero anche che non mi risparmio con gli orari, soprattutto quando siamo in progettazione. Sì, divento abbastanza isterico e praticamente inizio la mattina e me ne vado via non prima delle sette e nell'ultima settimana arrivavo a casa che erano già le nove e mezza. Va bene purché non sia la norma. Quello che mi piace di questo lavoro è la parte in cui studio il sistema con cui vengono valutate le proposte presentate, la raccolta e la ricerca dei dati che possono essere utili e le riunioni dove si cerca di capire cosa può andare e cosa no e sono io a deciderlo! O meglio, cerco il modo di tradurre le idee degli altri in maniera che più si avvicinino alle richiesta fatte dal committente, o meglio da chi elargisce il finanziamento. Una specie di mediatore, un traduttore, anzi, ancor meglio, un sistemista delle idee e dei concetti. Almeno giustifico l'aver fatto l'università di Filosofia, anzi probabilmente sono io a giustificare l'università di Filosofia.
Ad ogni modo, tornando all'inizio del discorso, il fatto che il receptionist della foresteria abbia pensato che fossi l'oratore del corso sull'europrogettazione forse vuol dire che sono un po' invecchiato. Eppure mi chiedo, ma in fondo cosa è cambiato da quando frequentavo l'università? Ho ben chiaro di essere cambiato da quanto ero un bambino, da quando frequentavo le medie, da quando ero in piena adolescenza e fino al mio primo anno universitario son cambiato ancora, ma da un po' di tempo non vedo altri pezzi evolutivi. Sì, sono cresciuto, ho ottenuto cose nuove, ci sono delle tappe ben chiare nel mio percorso lavorativo, eppure non mi sento cambiato. Vorrà forse dire che sono maturo? che ho raggiunto il livello di coscienza di un adulto. Ad esempio, alcune mie manie, con gli anni, credo si siano accentuate, quasi a definire un tipo. Non credo sia una cosa di cui andare fieri, son passato dall'essere un personaggio ad avere invece dei tratti da tipo. Prediligo programmare le cose in anticipo, per le vacanze mi studio tutta la mappa della città, cerco di farmi una scaletta giornaliera delle cose da fare, a cena cerco di scegliere già il dolce. Per alcuni posso sembrare un uomo che sa cosa esattamente cosa vuole, un uomo deciso, per me invece è sintomo di voler per forza avere tutto sotto controllo. Questo è il mio problema psicologico: voglio tenere tutto sotto controllo e allo stesso tempo desidero riuscire ad essere un po' più senza controllo. Addirittura quando bevo, quando sono ubriaco, la mia mente vuole essere lucida. Magari dico e faccio cose che normalmente non farei, eppure il giorno dopo rifarei esattamente lo stesso, anzi ciò che ho detto o fatto diventano esattamente ciò che volevo dire o fare. Fare ciò che si vuole, o meglio, fare ciò che voglio forse non è perdere il controllo. Ma chissà perché nella mia testa le due cose sono collegate, ciò che voglio fare è ciò che farei senza controllo. Strana questa cosa.