giovedì 22 dicembre 2011

lunedì, 02 giugno 2008

Ce n'era bisogno

Sono entrato nella fase esami; da un mese e più mi son buttato a lavorare sulla tesi, ciò determina un potenziamento della mia isteria, impazienza, frustrazione e stress generale. In questi giorni ho fatto molte considerazioni, molto ciniche e per nulla divertenti. Ad esempio di come più passa il tempo e più comprendo come qualche pazzo possa farsi prendere da un raptus e compiere un massacro famigliare, o tra gli amici, o il partner... No, non leggerete mai di un giovane frocio che ha sterminato i conoscenti perchè in preda ad un forte scossone emotivo, tranquilli.

In realtà le mie considerazioni viaggiono più sui rapporti interpersonali e sul generale egoismo che permea ogni esistenza. Di come le persone facilmente riescano a sfuggire a se stesse, ma chiedono sempre una giustificazione all'altro, eppure è tanto facile pensare, e pure abbastanza ovvio, che ognuno se si comporta in una certa maniera deve avere i suoi "buoni" motivi. E d'altronde il "buono" è del tutto relativo, giusto? Mi interrogo su quanti di quelli attorno vedano innanzitutto il fatto che io sia omosessuale e non guardino con imparzialità il mio modo d'essere. Mi accorgo che con l'avanzare dell'asse temporale, il mio odio verso la Chiesa aumenta in maniera ad essa proporzionale. Passa il tempo, aumenta l'odio per la Chiesa. 

Comincio pure a pensare seriamente di attentare alla vita del mio cane, il quale mi è stato "affidato" dai miei da venerdì, perchè loro, come di consueto, se ne sono andati a BardoVino a farsi le vacanze, mentre io mi vedo costretto a passare interamente da solo questi giorni. Quindi anche avessi voluto farmi una trasferta da Daimon non avrei potuto. E lui spesso e volentieri nei fine e nelle festività lo chiamano a lavorare, quindi non ci siamo potuti godere neppure un filino l'assenza dei miei. Gli amici, naturalmente son andati a farsi i cazzi loro, ma d'altronde come biasimarli? Non sono mica l'unico ad essere arrivato a 26 anni(ormai non aspetto neppure più il mio compleanno per assegnarmeli) rendendosi conto di avere un parchimetro al posto di una vita
.

Per non parlare di quando comincio a comparare quello che uno fa e l'altro no, credo sia l'apoteosi della mediocrità, dell'essere patetico diventare un anima in pena che si auto compatisce: non lo sopporto! Deve essere colpa di mia madre, devo aver preso da lei. Ma quekl che è peggio è che non riesco a stare male, semmai m'incazzo come una iena e questo è dovuto all'orgoglio opassatomi da mio padre. Vorrei compatirmi, stare male e soffrire, ma sono talmente orgoglioso che non me lo permetto, così m'incazzo con me stesso e divento isterico perchè nonostante la mia autocoscienza super-sviluppata, anzi a causa di essa, ho un tale controllo che non riesco a sfogarmi spontaneamente. Così mi guardo Desperate Housewife, mi metto a lacrimare per una stronzata, mi accorgo della cosa, allora mi sforzo di sfruttare il momento per liberarmi in un pianto, ma trovando la cosa ridicola, mi viene mezzo da ridere, mezzo cerco di continuare a sfogarmi e per il resto torna la mia nevrosi per il punto primo, cioè che non riesco ad essere spontaneo e m'incazzo. Sono isterico, ed è strano che non abbia ancora sviluppato delle personalità multiple.

E guardate bene, che la mia non spontaneità e il mio controllo non mi rendono una persona falsa, poichè la mia avanzata dissimulazione di me stesso è tale da rendermi empatico: quel che è peggio, rifletto le cose che mi arrivano. Non sempre, sia ben chiaro, ma spesso son impossessato da emozioni e di conseguenza pensieri che non sono miei. Saranno cose appartenenti all'adolescenza, ma spesso mi comporto come ci si aspetta che io faccia e la cosa peggiore è che in questi casi me ne rendo conto solo dopo essermi allontanato dalla situazione(e quindi non vale più e non posso ritrattare senza incorrere nell'incongruente immagine che gli altri hanno del sottoscritto).

In molti però mi reputano una bella persona, e non riesco proprio a capirle, oltretutto pensano sempre che io sia preso per i fondellli dagli altri, sfruttato in qualche modo da qualcuno. La cosa divertente è che ognuno di loro impersonifica nell'altro questo qualcuno. Se dovessi prendere in considerazione quello che ognuno dice io dovrei starmene per i cazzi miei e smetterla di fare il pirla, che forse poi è quello che mi rende una bella persona...

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