martedì 20 dicembre 2011

Terza ed ultima parte

18.07.07

 
 

Inviato da Aluchino tramite Google Reader:

 
 

tramite Diario Scapestrato di Alucard82 il 18/07/07

Con questo si conclude il viaggio nel mio percorso verso la consapevolezza della mia omosessualità. Il finale non è un discorso o una frase simil dichiarazione d'indipendenza, perchè se avviene un cambiamento non vi è in una chiara e specifica frase, semplicemente esiste, senza una affermazione, esiste e basta. Come ogni essere umano, il quale si presenta semplicemente come un essere, come esistente, una realtà di fatto a cui non si accompagna un cartellinoche ne specifica la categoria, il genere e l'appartenenza come se fosse un bagaglio o un animale catalogato. Esserci nati o esserlo diventati, lavorare su queste due strade ha poco senso, perchè la risposta vera non sta nè nell'una nè nell'altra affermazione, il fatto è che sono omosesuale, sono gay!




01/02/04


 


CCCLV° giorno nella casa. Ultimamente sto vivendo un periodo incui non riesco a capire quasi per niente la vera origine di ciò che sento, tanto da essere confuso anche da come nominare questi sentimenti. Devo raccogliere/abbracciare la mia vita in questo momento, cosa sto vivendo che mi provoca emozioni, che mi appartengono, che sto conducendo. C'è il lavoro. E nel lavoro ci sono persone che probabilmente in altri ambiti eviterei o con cui non ho interesse a fare conoscenza, o per meglio dire, a farmi conoscere. C'è l'università. Un sacco di esami da superare e poco interesse a darti, perché non riescono in così poco tempo a "formarmi", a farmi giungere ad una concreta conoscenza che invece è pressappochista. Ma oltre a ciò, l'università è anche un impegno che ho preso con i miei genitori, i quali stanno spendendo soldi per permettermi di frequentare qui a BellaVsta; mi sento quasi, è brutto dirlo, in obbligo a sostenere la scelta che ho compiuto. Poi "collegata" all'università c'è CapelliRossi, e inconsciamente(ma giunto a consapevolezza) l'ho messa in secondo piano, e credo che questo sia dovuto al mio incessante mettermi in secondo piano… EUREKA!!! Ho trovato ciò che mi dava tanti crucci(e mi dà)! Io stesso probabilmente non mi ascolto. È incredibile come sia possibile parlare di sé stessi come di un altro, come un oggetto, che è un errore perchè sono soggetto.quali prodezze può compiere l'essere umano!


Dovrei dire al Ramingo che gli voglio bene e che non voglio che si rovini in cottura quando fuma, che mi dà fastidio, che non mi piacciono e trovo deboli le persone senza controllo con apatia e annebbiamento del cervello giornaliero!


Dovrei dire a CapelliRossi che voglio stare con lei, che voglio stare assieme a lei, essere il suo ragazzo, o perlomeno provarci, e che lasci perdere Bauz e quell'altro semi-intellettual-idealista da strapazzo(neanche da quattro soldi!).


Dovrei dire a tutti i "più grandi" di me che la loro età se la possono ficcare profondamente in culo, perché l'unica cosa certa è che non sono in grado di parlare, di discutere, di mettersi in gioco, ma solo di fare i saggi, senza sapere che è l'ignorante consapevole ad essere il vero saggio.


Ho il cuore che mi batte per la foga della scrittura, amo navigare(quasi un naufragare) tra le parole e i pensieri che prendono così esistenza concreta e stabile.


 


10/02/04


 


CCCLXIV° giorno nella casa. […] Da molto non sento più quell'angoscia della solitudine, e quelle pare per avere la ragazza sono sparite, ma forse è solo un periodo. O forse perché sento amico il Ramingo, di poter costruire una nuova amicizia. L'amicizia con Fievel dov'è finita? Sto bene anche lontano da lui, senza di lui, e lui lo stesso credo, e forse si voleva così, giusto così. "La vita è un po' così, una certezza che scivola", non ci sono rimpianti. Dopo un anno di lotte siamo giunti ad una quiete e questo perché non solchiamo più la stessa terra, si è interrotto il rapporto, il continuo influenzarci, anche per crescere. Mi chiedo se saremmo mai stati amici io e il Ramingo se ci fossimo incontrati in un ambito diverso da quello di condividere lo steso appartamento. Ogni tanto mi dico a me stesso(e non so se a ragion di causa) di non cercare o fare paragoni tra quello che è stato(?) con Fievel e quello che è con il Ramingo, ma il bello è che me lo chiedo solo quando vedo delle analogie dopo che si sono compiute. Intendo che non mi faccio delle aspettative che debba riaccadere ciò che ho già vissuto, ma che vedo/sento accadere cose già vissute eppure nuove perché diversa è la persona. È qualcosa che mi rincuora e allo stesso tempo mi mette il sospetto perché so che c'è da aspettare, che ancora molte cose sono da collaudare per giungere ad una armonia, comprensione, empatia, sopportazione, accettazione… insomma quel rapporto che insisto a chiamare Migliore Amicizia, chissà, forse perché non riesco, per quello che sono, ad ottenere altro. Intendo che o è così, o per me non è amicizia.


C'è ancora molto da lavorare, troppa poca confidenza.


 


25/02/04


 


CCCLXXIX° giorno nella casa. Tardissimo e domani ho un esame! In più mi sa che ho fatto una cazzata perché tornando a casa(in appartamento) mi sono preso entrambi i due libri per l'esame, quindi CapelliRossi non ha presumibilmente ripassato stasera… ups…


L'undici ho rivisto il Bardo, un ragazzo(29 anni, ne compie 30 il 9/3) conosciuto al CogliAttimo mentre sedeva con la sua ex-ragazza(CocaGirl). Il letto quella notte l'ho diviso con lui; la mattina dopo io stavo un po' in subbuglio con lo stomaco, ma nonostante ciò sono riuscito a dargli il numero(lui me l'aveva già dato).


Che serata assurda è stata! Io e il Bardo, Margot e Chishotte, entrambe le strane coppie nella stanza di lei, e mentre lei si faceva fare, noi restavamo abbracciati.


Lunedì ci siamo incontrati ai Preti, un'altra notte passata insieme, ma io stavo male(vomitato per tutta la notte). Rivisti ancora mercoledì e poi domenica, solo oggi mattina ci siamo lasciati, ma per incontrarci domani sera.


Mi sarò innamorato? Certo provo delle sensazioni alquanto struggenti/passionali. Assurdità, io che ho controllo e l'occhio del cervello razionale, mi sento così istupidito. E aspetto che questo passi perché non voglio avere un tale velo variopinto da oscurarmi il reale… insomma, sto troppo bene con lui.


Devo ben capire, cambiando discorso, come ho raggiunto la "maturità"… intendo che ora:


1.   mi voglio bene


2.   mi sento completo anche da solo


3.   mi accetto la bisessualità


Spero anche che il fare la cosa giusta coincida con lo stare bene dentro sé e con gli altri.


 


05/03/04


 


CCCLXXXVII° giornata nella casa. Avrei 100 cose da dire, ma ne avrò l'ordine? Ancora non so se sto assieme a il Bardo e non per i sentimenti. Il fatto è che lui ha qualcosa in sospeso con un altro uomo: Piela. È il suo migliore amico, che lo ha aiutato in una fase della sua vita molto brutta, è colui per il quale ha sentito un profondo sentimento.


E in più sono stati a letto insieme, ma a Piela piacciono le donne… mah! Per questo non mi sento completamente di dire che stiamo assieme. Per fortuna tutto tra poco si chiarirà.


Da due settimane sono iniziate le lezioni… lunedì è il caso che vada a guardarmi gli orari.


L'altro giorno sono tornato a Nordica e ho incontrato Joey, e ho incontrato Fievel. Gli ho detto tutto ed è rimasto normale. Sembra che vada tutto bene, i nostri rapporti ossessivi e maniacali sono finiti ed entrambi abbiamo guadagnato una migliore completezza, ora siamo liberi, però chissà se entrambi riusciremo ad ottenere la felicità.


Il Bardo verrà qui domani. Ha un passato da ex-alcolista(e Margot ha dei dubbi che invece sia stato un ex-tossico dipendente da cocaina) e due giorni fa ha avuto una specie di ricaduta e si è fatto del male a casa da solo. Si è obbligato a diventare astemio e io, nel mio piccolo, voglio aiutarlo. Ho quasi paura di non essere alla sua altezza, di poterlo annoiare, di non generare in lui dell'interesse. Ha anche dei problemi ad accettare l'età e il suo corpo che invecchia, o almeno è quello che ho capito in uno dei suoi momenti paranoici. Vorrei passare un'intera giornata con lui, andare a farci un giro sulle torricelle, avere dei momenti da soli al di fuori dell'intimità del letto. Mi accorgo che nel sesso non do quanto potrei dare, credo sia anche perché mi sento un po' bloccato per un suo problemino: in pratica ha un eccesso di pelle e dovrebbe farselo togliere. Inoltre il suo "coso" non risponde esattamente come dovrebbe fare a certi stimoli. Ma che cosa sto scrivendo?! Forse devo solo un po' abituarmi ad una diversa "maneggiabilità"… cambiamo discorso?


Non so da cosa sono dovuti, ma mi sono venute delle strane irritazioni sul corpo: tre a livello dell'addome, tre sul linguine sinistro, uno sopra il pube e uno lì vicino… ripeto la domanda: cambiamo discorso?


Mi è venuto una specie di sfebbrino vicino alla bocca, spero che se ne vadano via presto…


 


15/03/04


 


CCCIIIC° giorno nella casa. La fase d'instupidimento credo sia passata. Il bardo ha avuto una ricaduta il giorno del suo compleanno, sei giorni fa, ed io ero presente. Abbiamo lottato, con lui che teneva un coltello in mano per farsi male, io che lo trattenevo(nella stessa notte, verso le quattro e mezza, mi son fatto tagliare i capelli: sono rasato). Sabato lo ho incontrato con Margot al CogliAttimo che stava con CocaGirl, la sua ex-ragazza con cui è stato per molti anni (8?). Era tranquillo e felice, poi la tipa, che gli va ancora dietro, gli tira le noie e lui degenera, fine della sua serata… nel mezzo c'è stato che il Bardo ha ficcato la sua fottuttissima lingua nella bocca della tipa… La cosa mi ha dato e mi dà fastidio, in più ha pippato, cosa che non approvo per niente.


Ieri ci siamo sentiti e mi stava venendo il nervo, ma voglio serbarmi per quando lo vedo domani. Sono come un palloncino d'acqua, se lo riempi troppo esplodo facendo uscire tutto il liquido freddo che ti bagna e poi: hai voglia ad asciugare!


All'inizio pensavo che ne dovessi soffrire infinitamente, o che dovessi essere depresso o alterato, e invece… sono abbastanza tranquillo, non la meno agli altri, etc… il Bardo è fortunato che non senta in lui un problema, perché altrimenti sarebbe già fuori del tutto, mentre adesso sta solo percorrendo il cornicione.


Ieri mi aveva detto che quando finivo lavoro mi avrebbe chiamato: non l'ha fatto. Non sono affatto un idiota e non ho intenzione di fare la parte dell'innamorato che ha l'occhio bieco. Credo sarà meglio per lui mettersi a posto, se non vuole prendere il volo.


 


21/03/04


 


CCCCIII° giorno nella casa. […] Con il Bardo ho parlato l'altro ieri e abbiamo chiarito un po'(tutte) le cose. Io per non soffrire come un idiota ho deciso di congelare i sentimenti e vivere la storia in maniera più "trasandata". Questo perché lui non si sente pronto, nonostante io rappresenti per lui l'ideale, e ciò soprattutto perché ha ancora dentro Piela, il quale è la sua vita e il suo io. La situazione in cui si trova mi ricorda il rapporto che legava me e Fievel, ma meglio non fare parallelismi.


Sto bene e non soffro, nonostante il mio pensiero continui a vagare in strani territori. Ho preso la tattica del "solo mio interesse", non farlo mio, incorporato dentro me, ancora non è pronto e non merita di avere di avere tutto quel potere, quella forza. Non è ancora il momento di farlo volare così in alto.


Questa notte abbiamo "dormito" assieme in soggiorno… stamattina sono arrivati i miei genitori… uhm… Potrebbero aver intuito qualcosa e anche delle sigarette, per una gaffe fatta da il Bardo che mi ha chiesto se avevo sigarette… ups!


 


29/03/04


 


CCCCXI° giorno nella casa. Sabato ho mandato via il Bardo perché non riusciva a stare con me, se ciò comportava che io l'avvicinassi, o cercassi un qualche contatto con lui. E questo perché pensava a Piela. La notte precedente sono scoppiato in lacrime "è difficile restare incrollabile, sempre disponibile alla comprensione, all'ascolto, ad assorbire i problemi di altri, essere sereni, altruisti… non te lo chiedono, ma è ciò che vogliono. Non riesco ad accollarmi tutto il peso di ciò che mi dici, non pretendere che io accetti tutto, non cela faccio, sto male, anch'io ho bisogno…", non riesco bene a spiegare le motivazioni, però circolava sul fatto di fare le cose giuste e comportarsi per il bene degli altri(ciò non vuol dire che faccio le cose che faccio perché costretto o che altro, semplicemente richiede un po' di sforzo, e le energie ogni tanto si scaricano) e che anch'io ho bisogno di appoggiarmi agli altri(purtroppo però per fare ciò, mi devo sentire sicuro degli altri… e qui faccio un po' di difficoltà…).


Comunque il Bardo dovrà fare chiarezza una volta o l'altra, per ora posso anche accettare che si senta confuso(almeno che ciò non comporti il fatto di non poter esprimere i miei sentimenti!), ma se con l'andare del tempo ciò che provo diventa più "grande", allora non più così permissivo. Quando accadrà? Nel momento in cui io mi sentirò male con lui, due saranno le cose: o la situazione cambia, o lo mollo. Molto semplice.


 


27/03/04


 


CDXXXVII° giorno nella casa. Il mio cuore, in questo mese trascorso, ha provato molte sensazioni. Vorrei poterle scrivere in poche righe chiare e semplici, capibili in un botto, ma la scrittura(o il sentimento) non si accontenta.


Il Bardo ha fatto chiarezza e vuole me. Ok. Però a chiamarlo ci penso io, a farci sentire assieme premo io. Domenica di pasqua doveva farsi sentire lui(così m'aveva detto), ma non l'ha fatto. E intanto le sporadiche sere passate assieme si finiva con lui ubriaco e io che mi prendevo sulla schiena le sue angosce, paure, insulti, etc… a letto invece niente, quasi un cadavere fra le mie braccia.


Martedì della settimana dopo Pasqua dovevamo vederci soprattutto(a parer mio) perché mercoledì partivo per Nordica. Martedì non si fa sentire, e alle 14, in una bar con Margot, lo chiamo per dirgli che mi sono stufato e che era finita: lui si incazza e mi augura una buona giornata.


Passano i giorni e mi arriva un messaggio da parte sua dicendo che deve passare in appartamento per riprendersi il giubbotto e ridarmi i miei libri. Casualmente quel giorno io stavo da culo, soffrivo al suo pensiero. Lo chiamo, mi chiede come sto… " Male" gli rispondo con voce tremante e ci mettiamo d'accordo per vederci sabato. Finita la chiamata mi faccio il mio piantino di 15 secondi.


Arriva sabato e, ovviamente, lui non passa. Si fa sentire martedì e alle otto di sera c'incontriamo. Lui ha già bevuto da un bel po', ma sembra felice e non inparanoiato. Così parliamo per un po' e non passo fare a meno di ascoltare ciò che il mio cuore mi faceva provare. Mi sento disposto a ricominciare.


Molto bello, fino a che…


Arriviamo da Chichotte e lì mi racconta che durante la settimana si è scopato Piela, che poco prima aveva tirato di coca(regalata da Piela) e che aveva chiamato lo spacciatore per comprarsi altra coca… al che il mio cuore rimane un po' fregato, e finalmente si convince a lasciarmi stare e a non farmi più brutti scherzi(d'altronde io ho sempre ragione). Il Bardo lo mando a cagare, pago Chichotte e me ne vado da Margot che aveva da poco finito lavoro. Lì incontro NasoRosso, con lui ci beviamo qualcosa direttamente spesati dal Quo Vadis. Il Bardo chiama Margot per farla venire da Chichotte… intanto io porco contro una fantomatica ragazza per coinvolgere nel mio stato d'animo NasoRosso. La farsa non regge, anche perché ci dirigiamo da Chichotte e quindi…


[le balle del Bardo sono state: che si è scopato Piela e che è stato Piela a regalargli la coca)


Dopo una breve permanenza da Chichotte, Margot e NasoRosso se ne vanno, io rimango con il Bardo, Chichotte e la coca.


Alle tre e mezza sono a casa, in camera con il Bardo che pippa e fuma coca, mentre io ho la vana speranza di farmi, almeno una volta, una scopata seria e via… niente da fare…


Una cosa sono riuscito ad ottenere: il mio cuore si è convinto ad abbandonare il Bardo. Ora devo aspettare che mi riporti i libri(perché ovviamente se li era dimenticati) e poi mandarlo a cagare.


[Oggi è sabato, anzi domenica, e da martedì il Bardo non si è fatto più sentire… la cosa non mi sorprende e mi lascia del tutto indifferente]


 


01/05/04


 


CDXLI° giorno nella casa. […] Nel mio orizzonte c'è la vaga presenza di un altro uomo… Ultimamente faccio sogni strani. Ciò che li accomuna è l'omosessualità. Oggi ad esempio ho sognato che mi sposavo e (CENSURA) con Fievel, ma poi non volevo più perché non mi piaceva la situazione… magari non ho ancora concluso la mia identità sessuale, ma sinceramente non me ne frega molto se non per un discorso(curioso) sulle implicazioni religiose. Vorrei confrontarmi con Frate, ma la vedo dura, soprattutto perché dovrebbe ritagliarsi un bel po' di spazio temporale.


 


13/05/04


 


CDLI° giorno nella casa. […] Margot, mi devi 77 euro! È tornata in SimpatcoAccento questo lunedì e oggi è nuovamente qui. Ovviamente finito lavoro vado da lei e chissà che non si esca… all'Highlander c'è un tipo… argh! Mi sa che sono tornato complessato come una volta, perché mi sento un vuoto dentro, forse un disagio, non lo so! Va be', può capitare… o forse è solo voglia di scrivere? Infatti già adesso mi sento meglio.


Il tipo dell'Highlander è barista e(ovviamente) più vecchio di me(ma non troppo spero), piccolo particolare non so nemmeno il suo nome, questo mi penalizzerà? C'è il dubbio anche che sia già occupato, al massimo trovo un'altra persona. Già, devo esprimermi con il termine persona, mi lascio un più ampio margine di possibilità.


Magari adesso rimarrò single per un sacco di tempo, bhè, mica tutti i giorni può essere Natale! E dire che avevo iniziato bene la mia carriera di amante… era ora di tornare alla vita reale.


Ieri un cliente ci ha provato con me, mi ricordava il prof di socio all'università un po' ingrassato: un obbrobrio. Mi ha messo a disagio per tutta la serata.


In queste sere dopo lavoro sono uscito con NasoRosso, e fortunatamente non mi ha fatto più strani discorsi(tutto è iniziato dicendomi che non provava più attrazione/stimolo verso le donne…)


 


14/06/04


 


CDLXXX° giorno nella casa. Ho combinato un pò di casini tornando a Nordica. Ho rivisto la Merla giovedì e poi ancora sabato e lì è successo il "fattaccio". La serata con gli altri non era decollata, così a mezzanotte tutti di ritorno, io e lei rimaniamo soli per prendere le cicche. Le mani s'intrecciano durante il viaggio, breve scambio di opinioni e poi… a letto. Quando abbiamo finito(quattro e mezza) l'accompagno in macchina e lì mi chiede quando sarà la prossima. Anche se lei ha negato, io credo di aver fatto qualcosa di troppo e voglio dire che ho paura di farla soffrire con il mio comportamento idiota. Non sono più in grado di controllarmi. E allo stesso tempo venerdì ho conosciuto in chat un ragazzo di Lecce con cui ho una fitta corrispondenza di sms più alcune mail. L'ho visto in foto e ci ho parlato più volte al telefono. Mi sento preso e anche lui lo sembra.


So che è una pazzia, che dista forse più di 800km, ma… perché non dovrei andarlo a trovare a metà luglio? Lui stesso per primo mi ha invitato. Vorrei parlarci stando a cinque centimetri dal suo viso, vorrei potergli sussurrare all'orecchio mille e più parole, vorrei stringergli le mani, le braccia, tutto il suo corpo… forse volo sempre troppo in alto, ma perché non dovrei sognare, perché non compiere una pazzia?


 


20/06/04


 


CDLXXXVI° giorno nella casa. Rettifico quasi tutto. Fuori sta piovendo alla grande, ChatBoy mi lascia perplesso. Come era logico "non tutto ciò che luccica è oro". Dopo i primi tre giorni di continui sms, il tutto si è un po' raffreddato. È già tanto se mi manda un sms al giorno, e poi, risentendolo l'altro giorno al telefono, mi ha mostrato una parte di sé che mi ha lasciato un po' deluso. Gli ho chiesto i suoi interessi e mi ha dato risposte un po' superficialotte, d'altronde devo ammettere che non è corretto da parte mia dare così rapidamente dei giudizi negativi. Certo dirmi che lui vuole dal suo ragazzo dei regali tutti i giorni… o che gli piace vestire solo cose griffate… o dirsi da solo di essere molto bello(ma almeno ammette di essere narcisista)… o pormi domande come "sei un tipo molto peloso?"… tutte 'ste cose non mi hanno fatto proprio una bella impressione.

 
 

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