venerdì 9 dicembre 2011

Partenze e Arrivi

06.03.07

 
 

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tramite Diario Scapestrato di Alucard82 il 09/03/07

Vediamo se faccio in tempo a scrivere gli accadimenti di queste settimane abbastanza in fretta da non perdere il tram che mi porterà da Daimon.
Con martedì scorso ho abbandonato definitivamente la mia carriera lavorativa da schiavo frustrato. Me ne sono reso conto solo quando mancavano dieci minuti alla fine di tutto, passati i quali non sarei più stato "costretto" a lavorare con gente di indubbia morale, a salutare dalla porta persone da cui mi sarei tenuto il più lontano dalla sola "impressione a pelle" che mi fanno(per niente falsificata dopo anni di conversazione e osservazione di tali soggetti socialmente negativi)... okkei... sembra che non farò in tempo a scrivere tutto... a presto il resto ;)
(che bello poter postare  e successivamente riprendere in mano il pezzo e ritrattarlo^^)
... Eccomi di ritorno ...
Da BellaVista ho mollato gli ormeggi e me se sono tornato a Nordica. Mi ci son voluti due viaggi per concludere il trasloco, e il più non è stato l'impianto 5.1, o il computer, o il lettore dvd, o i libri e tutti i ninnoli più inutili, bensì il numero esausto di vestiti. Tra quelli messi a lavare(o per meglio dire, che dovevano essere lavati) e quelli in armadio ho occupato ben tre valigie. Giunto a casa dei miei genitori ho dato di matto e cominciato a buttare molta della roba che avevo: mica posso tenere tutte quelle magliette per quando "sto in casa" o "sono ammalato" o "mi devo sporcare"!
L'addio alla città non è stato difficile nè triste, anche se in molti mi parlavano nelle ultime settimane manco stessi per partire in qualche destinazione oscura e lontana. Ho apprezzato i dolci tentativi di clienti e amici per dissuadermi dal lasciare BellaVista("Cosa vai a fare a Nordica? Daiii, rimani!"), alcuni invece hanno capito la mia esigenza e mi hanno augurato ogni bene per il mio futuro.
Qualcuno sentendo le mie motivazioni mi ha dato del pazzo e dello strano. BellaVista non mi stimola più: lavoro, appartamento, amicizie, gente, lo spirito delle situazioni era entrato nell'ordinaria e comoda tranquillità. Noioso. E già sento il coro da dietro fare "Nordica la reputi più divertente?". Sembrerà assurdo, ma trovo fuor di ogni dubbio che ricominciare da zero in quelle che posso consideare solo tra virgolette delle difficoltà, sia molto più stimolante per il mio spirito e(perchè no?) il mio corpo che stramene in panciolle in quel di BellaVista, dove posso appoggiarmi a chi ho conqistato rispetto e amicizia, senza compromessi, ma stando per quello che sono. Qui invece, è tutto da ri-esplorare, le vecchie amicizie sono da rinnovare, perchè in quattro anni son cambiate alcune cose, certe fondamentali, altre solo di cornice(anche se le due cose sono molt intercambiabili per come la vedo io); trovare un nuovo lavoro, con giorni e orari differenti dal mio solito(prima mi facevo dalle sei alle undici ore non stop nei fine settimane giungendo sempre alle quattro del mattino); un nuovo appartamento, magari nuovi coinquilini e quindi nuove regole per la convivenza pacifica; un nuovo ambiente, che seppure sia lo stesso che mi ha cresciuto, diventa inesplorato per il diverso spirito con cui lo affronterò. Vi sembra poco?
Una settimana è già passata, ma mi è servita solo per catapultarmi nella Nordica più mediterranea e aspra, quella della montagna invernale che a mille metri ha solo gli alberi secchi di cenere e morte apparente; quella del paese dove le uniche cose a girare sono i contadini da una vita, anziani e con il becco rosso dal primo pomeriggio alla prima sera; quella non turistica e letargica, che nascosta lavora incessantemente perpetuando i cicli del degrado e del rinnovo, del legno spaccato a terra e macchie di violette sparse come le pause di un rigo musicale immaginario.
Ovviamente non parlo del mio paese, ma di quello sperduto di Daimon...

 
 

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