martedì 20 dicembre 2011

domenica, 02 settembre 2007

Indovina?

Ma che ve lo dico a fare, mi chiedo. Tanto lo sapevamo tutti che alla fine... forse però è bene che parta dall'inizio. Dopo la famosa telefonata della disperazione, daimon ed io, ci siamo visti venerdì. A casa mi ero ben preparato con domande, metafore e quant'altro per battere qualsiasi centimetro del possibile discorso della serata. Ero risoluto a carpire il più possibile cosa lui volesse da me, ad aiutarlo a farsi un pò di chiarezza sulla sua confusione("non so cosa voglio, ma non ti voglio perdere"). Ci son volute due ore di dialogo, in cui mi sono abilmente bloccato dal distruggerlo moralmente e dallo sparare a zero(il mio problema è che se m'incazzo tiro in ballo i massimi sistemi e il "nemico", incarnato nella persona che accidentalmente ho davanti, diventa il "male assoluto della società contemporanea"), per ricevere infine un "ci vediamo sabato, forse, e intanto macino quello che abbiamo detto". Bel risultato, vaccadé! Tsk! 

Mentre ero concentrato sullo schiarire le sue volontà, ho smosso in contemporanea, ma senza dire nulla all'altro, qualche mattoncino che nascondeva il nuovo desiderio della mia anima nascosta. Ho dovuto farmi la strada di ritorno a piedi verso casa(non pensate a chilometri di asfalto, siamo stati al bar del paese: tipo cento metri dall'appartamento dove dormo-alias casa dei miei-), è stato lì che ho avuto la spontanea gemmazione e la realizzazione del "nuovo desiderio", divenuto quindi "volontà".  Non voglio stare con daimon, non è la persona per me; che ci ho da spartire sentimentalmente con uno che suona su barili coperti da un telo simil-pelle, cala perchè glielo chiedono di fare e ha una assurda e pessimistica visione della vita? Il mondo(irreale) dei gay è una merda? e non frequentarlo, cribbio!(quest'ultima affermazione è dovuta al fatto che spesso daimon si "vergognava" di essere omosessuale fino quasi al punto di disprezzarsi e disprezzare tale condizione, a causa di quella falsa comunità che si è auto eletta rappresentante degli omosessuali, che lucra sopra festini e dark-room, senza responsabilizzarsi al ruolo educativo che dovrebbe pure avere, senza tutelare e senza 'manco preoccparsene, di quegli associati più deboli che si ritrovano in balia di pervertiti e persone, non gay, PERSONE dagli scopi più turpi e infidi che l'uomo possa avere, rassomigliando a viscidi serpi attorno  alla gioane vittima,  perchè sono i giovani, sopratutto, a dover essere tutelati in queste associazioni!)

Il giorno dopo mi son svegliato più leggero, ma ancora con qualche scoria alterata per la storia andata male con daimon, ma mi è bastata un'uscita con gli amici e la bevuta di qualche litro di birra e vino per disintossicarmi e domenica ero più arzillo che mai. Sopratutto dopo una missiva di Blogger, a cui avevo chiesto qualche parere a riguardo di Daimon. La sua chiarezza espositiva e la concordia con i miei pensieri non espressi, hanno ulteriormente dipanato alcuni miei dubbi e smantellato anche gli ultimi rimasugli di speranza sul proseguimento di una storia con l'uomo dei tamburi. Nel pomeriggio avrei visto Daimon e dalla teoria sarei dovuto passare alla pratca.

Dopo la prima mezz'ora in cui lui era titubante ancora su cosa volesse, ma allo stesso rimaneva fermo sull'impossibilità di avere una storia seria perchè "non si sente ancora pronto", gli ho messo in chiaro che neppure io ho alcuna intenzione di avere una storia con lui, pronto o no. Non nascondo comunque che avrei voluto saltargli addosso e per un altra mezz'ora ho cercato di pensare a come buttargliela lì(fra le gambe) senza risultare troppo incoerente con l'immagine di Alucard nella versione de "Il Moralista". 

Ho colto la balla al balzo quando lui ha chiesto che avremmo fatto nel pomeriggio; la mia risposta è stata "sesso, poi mangiamo, sesso, andiamo a NordicaCity e infine sesso... ti va?". Inutile dire che sono irresistibile quando faccio di queste proposte. 

Era pure preoccupato che mi facessi strani viaggi dopo che l'avessimo fatto, che poi mi pentissi e ci stessi male... povero illuso. Sarò pure un romanticone che crede ancora all'ideale di coppia "classica" fedele e felice, però non sono a tal punto illuso e recidivo nei confronti di un rapporto che dichiaratamente(da me, e questo è il nodo cruciale di tutto) è fallito. 

Ora è da vedere se riusciremo a rimanere amici. E chissà che non mi conosca per quello che sono veramente. Riuscirà a resistere al mio lato iper critico e isterico che solo una stretta cerchia di persone riesce a tollerare e codificare in dimostrazioni d'affetto(simile a "ti meno perchè ti voglo bene", ma di natura verbale, perchè sono contrario alla violenza fisica)?

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