martedì 20 dicembre 2011

sabato, 24 novembre 2007

Povere mucche

Di nuovo in viaggio per BellaVista e al solito le mie orecchie sono più invasive delle antenne di Telepace.

Sul tram ho assistito a una conversazione tra una ragazza ben oltre i trenta, ma ancora piacente, e un controllore provolone. Inizialmente sembrava un inutile scambio di "come stai?" "tutto bene", poi si è aggiunta la questione "catena del latte". Quali particolari e interessanti risvolti può avere una disamina della "catena del latte"? Incredibilmente molti, pure giungere a una denuncia sociale!

La ragazza ha esposto, a mò di discussione di laurea, il complicato lavoro di recupero del latte: prendono una mucca, la inseminano, quando partorisce gli portano via immediatamente il piccolo e il latte della madre viene estratto e rubato all'animale. Appena finito il periodo di allattamento(o poco prima), la mucca viene messa incinta di nuovo per continuare la produzione di latte, poi le verrà tolto nuovamente il vitellino appena nato e così via finchè non muore. Con questo processo, la mucca, riduce il suo ciclo vitale da 20 anni a soli 5 anni.

Pensate a quanto latte viene usato ogni giorno e in quanti prodotti esso viene utilizzato; ora pensate a quante mucche vengono sottoposte allo stesso trattamento e a quanti vitelli vengono strappati dalle cure delle proprie madri... pensate allo sfruttamento delle mucche...

Io non mi tenevo più dalle risate.

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