martedì 20 dicembre 2011

Il punto?

14.07.07

 
 

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tramite Diario Scapestrato di Alucard82 il 14/07/07

Con il dieci ho concluso la sessione d'esami estiva. Interazione uomo macchina, provato per ben tre volte, mai passato senza studiare, finalmente è stato cestinato tra i ricordi.  Mi porto nel libretto un misero venti, ma con una letta complessiva di(anche meno) due ore degli appunti approssimativi trovati su internet, di certo non potevo raggiungere molto di più. Ancora quattro esami, a cui credo di dover aggiungere una qualche attività da tirocinio o simile, la scelta del professore a cui chiedere la misericordia di essere accettato come proprio esaminatore(ma si dice così?) e a cui presentare una ricerca(in realtà scroccata da Jack) sullo scetticismo induttivo di Hume e una sua confutazione(probabile richiamo ad Husserl?), e sarò un dottore. In pochi credono che possa raggiungere l'obiettivo di laurearmi in febbraio e solo ora comincio a capire il perchè.



In questo periodo sono preso da un generale sconforto, sarà che il mio picci l'ho dovuto buttare in un angolo in attesa di una revisione e di un possibile scontro con il negoziante per far valere la garanzia(mi è partito il connettore PCI-e 16x), sarà che dei tre esami in programma ne ho passato uno solo, sarà che i soldi sembrano sempre mancare e il mio orgoglio mi crea difficoltà a chiedere i soldi ai miei, sarà che vorrei poter dare di più a Daimon, ma mi sento senza le risorse necessarie per raggiungere i miei obiettivi. Deve essere una concatenata sequenza di eventi negativi che mi fa sentire così perduto a me stesso... un me stesso senza forze e appigli. E pure pesante! Dato che sto cazzo di kilo e mezzo non riesco a perderlo!



Tre giorni fa sono andato con mio papà a fare una guida nella zona industriale del paese, il solito giro a vuoto in cui il mio livello di sopportazione si è abbassato nel momento in cui, perchè non parcheggiato esattamente dove mi era stato ordinato, sono stato travolto da una fiumana di parole nervose e accusatorie dal mio insegnante di guida paterno. Tutti possono avere una giornata no, lo capisco benissimo, ma non mi va di sentirmi urlare nelle orecchie che sono il solito presuntuoso e che faccio ridere i polli per aver voluto fare la patente il 18 del mese corrente etc. etc. Questo perchè non ho parcheggiato nel posto da lui segnato, ma poco più avanti.



Ho lasciato correre ed ho spento la macchina perchè concludesse la paternale ingiustificatamente accesa. Cerco di partire, ma il nervosismo accumulato non mi permette un sufficiente coordinamento dei piedi per far partire la macchina, e per tre volte di seguito ottengo l'effetto singhiozzo del motore. Sembrava fatto apposta per far saltare i nervi ulteriormente a mio padre che ha proseguito nell'ingiuriarmi contro le dodici divinità celesti. Con glaciale freddezza ho aperto lo sportello e intimato di tornarcene a casa 'che evidentemente non si era dell'umore adatto e che non avevo alcuna intenzione di starmene a sentire ulteriormente degli insulti inconsulti di tal genere.



Arrivati a casa voleva farmi guidare la sua di macchina, invece che il pandino della mamma: col cavolo che accetto! Quel che più mi scazza è il fatto che a causa proprio di questi eventi, in cui reprimo le urla e degli appropriatissimi insulti contro i miei genitori, che mi trasformo in una bestia isterica nei confronti di amici e amanti. Chissà perchè finiamo a fare del male proprio a loro, che sono gli innocenti, a cui vogliamo bene e che ci fanno sentire meno pesante tutta la vita; proprio verso loro infine scarichiamo le nostre frustrazioni scatenando un ulteriore peggioramento all'intera personale situazione. Noi esseri umani siamo così sciocchi e irrazionali!



E Daimon? Con il tempo e le situazioni scopro nuove sfacettature del suo carattere, o meglio la storia della sua crescita e le sue paure. Così ho scoperto molte delle sue paranoie e il fatto di non accettare la sua omosessualità, o perlomeno di non avere ancora in sè ciò che più arricchisce e rende duri a morire ogni rispettabile frocio: il Pride. L'orgoglio di essere gay. Gli manca e lo nasconde bene. Voglio dire, ha frequentato le saune gay, frequentiamo i locali gay, si è presentato ai miei genitori come il mio ragazzo e non mi è mai sembrato imbarazzato a proporsi ai miei amici come il compagno del sottoscritto, e poi? Non m'inoltro nel discorso, però è scazzante constatare quanto ancora certe idee siano tutt'oggi  così opprimenti e coercitive! 'fanculo a chi non ci permette neppure da soli di essere felici!

 
 

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