sabato 29 agosto 2009

Partiano da lontano, partiamo dall'8 agosto

8 Agosto

Ho sempre l'impressione di non scrivere da secoli. Mi ero ripromesso di scrivere di più perché faceva bene alla mia salute, ai miei nervi. Promesse da marinaio. Dopo la prima settimana ho di nuovo evitato di avvicinarmi alla mia pagina del blog. Sarà anche perché non voglio più sbattermi in faccia il problema di Simone, ricordarmi a come erano i miei passati blog, pieni di cazzate e di momenti in cui poteva scapparti un sorriso. Ma ultimamente la mia vita non è più così divertente. Ho mollato i miei vecchi amici (e con grande liberazione), ma non faccio granché per trovarne di nuovi. Sto bene con Alessandra ad esempio e pure con Mara (che dovrei chiamare prossimamente), ma sta bene così forse anche perché sono relazioni che non m'impegnano ogni giorno o ogni fine settimana. Oppure no. Probabilmente sono pure io maldisposto a trovare nuova gente e in fondo non uscendo di casa granché difficilmente posso fare nuove conoscenze. Se avessi più soldi sarei meglio disposto alle uscite. Ora invece tutto gira su come far fruttare al massimo quel poco che ho e ovviamente per me il massimo lo ottengo se coinvolgo nei miei progetti di spesa qualcosa da fare con Simone. A parte alcuni acquisti... come questo eeepc costato la bellezza di 320€. Tutto sommato la cosa è semplice: mi piace passare il mio tempo libero con Simone ed economicamente tutti gli altri sono un po' in secondo piano. Sì, mi consolo con l'idea che se avessi un lavoro e quindi più soldi, probabilmente dedicherei maggior tempo anche alle amicizie e alle uscite in compagnia.

9 Agosto

Altra pagina bianca. Devo concentrarmi sulla scrittura e non posso partire in quarta. Devo innanzitutto riprenderci la mano, comincio da queste sottospecie di pagine da diario che andranno irrimediabilmente ad occupare quel vuoto che ho lasciato in questi mesi sul blog. Voglio tornare a scrivere sul romanzo, metterci di nuovo mano, scuotere i miei burattini e donargli di nuovo vita. Allo stesso sono paralizzato dal panico, dal blocco dello scrittore. La mente completamente vuota o per meglio dire ferma ad un fotogramma dell'ultima scena girata. I personaggi bloccati, messi in pause da ormai quasi sei anni. Son sei anni lì ad aspettare che li scuota un attimino. Il momento, mi prometto, sta per arrivare, ma voglio farlo nel modo migliore. Ho già raccontato a me che incontreranno degli elementalisti corrotti, cacciati dalla società perché sorpresi nella loro naturale predisposizione alla magia, senza nessuno e alcun posto dove andare, hanno dovuto arrangiarsi, alcuni forse sono impazziti, ma di certo per sopravvivere avranno dovuto un po' forzare la mano sui loro poteri. E questo ha causato nel loro corpo degli effetti collaterali. Facendo ricorso agli spiriti elementali e assoggettandoli con la forza al loro volere, questi si sono ribellati, alcuni scottandoli, altri con reazioni più serie: ustioni, paralisi, deformazioni, morte. Dovrebbe servire anche per mettere un po' di pepe al culo a Ruby, non voglio che pensi che una volta ottenuta la fiducia in sé stessa possa farci un po' quel cazzo che gli pare con i suoi poteri. Dopo un centinaio di pagine non vorrei che già siano in grado di sconfiggere facilmente il drago che gli spetta fuori dalla caverna. Devo ricordarmi che ora con loro c'è anche Felicia, mi sa che nelle ultime righe l'ho del tutto cancellata. E poi devo decidere come sarà la conformazione della caverna ora usciti dalla Terre Sotterranee. Se decido per una serie di cunicoli, mi pongo la domanda di come facciano a trovare la strada giusta per uscire. Semplificandomi la vita potrei fare ricorso alla magia, agli spiritelli dell'aria. Potrei fare un primo scontro con i corrotti, poi la visita da lontano di un accampamento degli stessi e lì vedere che fare: cambiare strada? Affrontarli? Bene mi si sono formulate delle idee chiare per almeno le prime scene, domani potrei cominciare a buttare giù qualcosa...

15 Agosto

Questa notte ho fatto sogni strani. All'inizio avevo sognato di avere fra le braccia un nuovo Black, come quando era giovane, e da una parte ero contento e dall'altra mi sentivo stupido di aver ripreso un cane. Poi l'altra parte del sogno si svolgeva durante la sagra del paese, la Lazzera dove incontravo fuori dalla sala giochi Francesca e Davide, e solo assieme a Francesca sono andato dentro alla sala e le ho pure offerto un gettone (che costava uno sproposito, tipo un euro o addirittura due), perché mi dicevo, che quello che era successo non era colpa sua e che lei non c'entrava, che non era giusto avere rancore nei suoi confronti. Come se cercando un colpevole dello stato attuale delle mie amicizie, questo fosse Davide. Uscito dalla sala, Davide era ancora lì ad aspettarci, con la faccia torva e pronto a rimproverarmi. Io lo ignoravo completamente, stavo salutando lei e preparandomi ad andare via, quando lui mi rimprovera dicendomi “grazie di avermi chiesto come stavo, eh?”, insomma lamentandosi del fatto che non m'interessassi a lui. Io allora sbotto incazzato -per un attimo in testa penso che è uno stronzo, che anche lui come molti altri è capacissimo di prendersela per chi non si cura dei suoi riguardi, ma è il primo a non farsi riguardi nei confronti degli altri- «ma perché mi ami?». Fine sogno. Cazzo proprio nel momento più interessante. Chissà che cosa avrebbe risposto Davide nella mia testa? E poi che assurdità. Non sarebbe forse più ovvio che questa domanda me la rivolgesse lui a me? O forse è più corretto così come l'ho sognato. E poi oggi, durante la mia corsa, in un tratto di strada mi è sembrato di vederlo in bici con Francesca, lui a petto nudo (per niente un bello spettacolo considerata la panza), io non ho guardato meglio se davvero fosse così, faccia fissa in avanti, occhi puntati verso il fuoco dell'orizzonte. O nella mia psiche avevo bisogno di riaffermare il mio menefreghismo nei suoi confronti. Il mio cervello in fondo non funziona in maniera tanto complicata.

19 Agosto

Bel periodo... credo di essere assalito da ansie, frustrazioni e quant'altro. Anche un po' di panico. Devono ancora chiamarmi per lo stage e io non mi sto affatto informando sulle possibilità. Da una parte credo sia perché l'ambiente trentino mi reprime e l'idea di passare molti anni a venire in questo territorio un po' mi fa urlare: nooooooo!!!! Potrebbe essere quel famoso genio di cui Fabio mi parlava tanto tempo fa. Sento la certezza di non dover rimanere a Trento, o forse è perché sto ancora fuggendo da qualcosa? Di certo non sarebbe tanto difficile pensare che io associo a questa regione il nido famigliare, ovvero quella condizione di dipendenza che non sopporto affatto. Io a stare a casa alle dipendenze economiche e quant'altro di qualcuno proprio... per me è davvero una sofferenza. E qualcuno dirà: perché allora non ti trovi un lavoro? Non so se questo qualcuno ha idea di cosa comporti avere una indipendenza economica e quanto bisogna guadagnare al mese: innanzitutto voglio ricordare che sto facendo ancora un master, secondo con l primo lavoro dovrei guadagnare almeno 1200 eurozzi, e son tanti. Con 'sti soldi poi non è che farei una vita da pascià: per indipendenza voglio dire avere un appartamento(e forse ormai son troppo grande per vivere assieme a degli sconosciuti o degli studentelli), fare la spesa e pagare le bollette(internet inclusa): milleduecento sono pochi. Mette in conto anche il fatto che dopo mesi che Simone si fosse convinto che andare a vivere insieme era una cosa da fare, adesso non lo è più. Tornerò a martellare anche su quel punto. Come cazzo fa a pensare che mi vada bene così? E poi a dirla tutta, mi sta in culo che lui associ il suo lavoro all'assunzione di droghe e io non dovrei preoccuparmene? Ma porca troia, quando ci penso e mi guardo allo specchio mi dico solo che sono uno stupido deficiente, che mi faccio pigliare per il culo con troppa leggerezza. Non sono cresciuto affatto. Oh, poi magari mi sbaglio e domani mi riconsidererò un uomo felice. In effetti mi salgono queste paturnie su di lui nel momento in cui non lo vedo per un periodo lungo di tempo e mò sono passate due settimane. Già, sono innamorato e quando sto male, m'incazzo...


26 Agosto

Un'altra pagina di diario che non è finita sul blog, ma metterò presto tutto on-line, d'altronde non c'è fretta: l'anima separata è chiusa agli spettatori, tranne a Fabio, ma è un lettore silente e non me ne vorrà. Simone dalla scorsa settimana ha avuto una ricaduta, anzi si tratta della leucemia che è esplosa in un momento. Globuli bianchi che mangiano globuli rossi. Un altro tumore. Non riusciva neanche a giocare a Wow, a prendere la tastiera del suo portatile e giocare. Per chi non lo conosce sarà una stronzata, ma per me vuol dire che sta malissimo. Lui è un cocciuto, orgoglioso, che spinge il suo corpo a fare l'impossibile solo perché vuole qualcosa. Anche se non ce la fa lui continua a provare. Ma questa volta no. Oggi è finalmente riuscito ad andare in ospedale, gli hanno dato delle nuove pillole. Sta sempre male, ma quando oggi l'ho risentito mi sembrava messo un po' meglio. Dice che continua a grondare dal sudore e che lo sente gelido. Non posso fare nient'altro che dirgli di bere molto e di parlare di videogiochi o di altre stronzate. Distrarlo, mi sembra l'unica cosa possibile da fare per me. Comunque me lo sentivo dall'altro ieri che stava cominciando qualcosa di brutto, sotto la doccia e poi per tutto il giorno, non so chi invocavo, probabilmente implorava Simone stesso di non abbandonarmi, di non lasciarmi qui da solo in questo mondo, in questa città, in questo Stato che davvero è sbagliato. E non è la politica, sono proprio le persone. Berlusconi, Ratzinger, sono solo due, un numero piccolo, il problema è la gente, quelli sono molti. A Dio ho chiesto una sera di darmi un aiuto, non commiserazione o comprensione, ma un aiuto, un fottutissimo aiuto e solo quello gli chiedo, e credo che davvero nella religione che mi porto appresso ogni giorno(non quella cristiana o cattolica, parlo della Religione che ognuno ha) stia cambiando qualcosa, se nella disperazione ho invocato Simone che non se ne andasse e non a qualche divinità...

27 Agosto

Altro giro, altro regalo. Cazzo, sono distrutto, ieri ho voluto fare il coglione bevendo all'inverosimile, io ed Ale siamo pure andati a fare la spesa: preso 6 bottiglie di birra e due bottiglie di vino, una a testa che a me piace rosso, a lei bianco. Vediamo se riesco a non rintanarmi nei cessi del treno come le altre volte: che schifo. E ogni volta non mi vuole entrare in testa che se bevo troppo il giorno dopo sto troppo da culo. Sento il cuore rimbalzarmi dentro contro lo stomaco e questo che a sua volta sembra essere indeciso se staccarsi dal mio corpo e andare a gettarsi direttamente nella differenziata dell'umido. Meglio fermarmi qua, passo e chiudo.


Son riuscito a semi addormentarmi e ad auto convincermi che quel che sentivo era solo una leggera sensazione, una lieve nausea.... col cazzo, stavo scoppiando! Ma ce l'ho fatta, ora sono a Trento e verifico che di reti senza fili ce ne sono ma tutte ovviamente protette, magari un giorno sfrutterò alla fine sto trecento euro di netbook. Devo avere un alito da schifo, ieri ho talmente vomitato con sforzo continuo che mi si son bruciate le corde vocali e l'addome mi si era indurito da star male. Continuavo a ripetere all'Ale di tenermi la mano sulla pancia: chissà perché le mani degli altri hanno effetti più tranquillizzanti e rilassanti (oltre che lenitivi) che le proprie. Comunque mi stavo proprio impanicando e mentre stavo costringendo la mia ex coinquilina a farmi da infermiera, ad un certo punto, boom, il cervello ha spento i segnali e non ricordo più nulla. Pensavo di essermi semplicemente addormentato, invece Ale mi ha detto che stavo delirando, dicendo che dovevamo partire e dovevamo andare via, non ricorda molto neanche lei che d'altronde aveva bevuto quanto me. Chissà dove volevo andare. Certo è che sono un po' ridicolo. Faccio le cose sempre in maniera strana, di normale ho davvero poco.

Ecco ce ricomincia un po' di nausea... presto sarò a casa e finalmente potrò sdraiarmi comatoso nel letto.

Btw: che figo scrivere sul netbook dove mi pare!


sabato 8 agosto 2009

Nuova piadina

Mi son fatto una piadina con pancetta e uovo: ottima scoperta!
1 uovo e delle fette di pancetta scaldate in padella, alla pancetta basta poco per essere pronta, è sufficiente che il grasso diventi trasparente e sfrigoli un pò. La piadina scaldiamola da ambo le parti, come al solito mettiamoci 1 goccia d'olio sulla padella! Buona è davvero buona!