giovedì 17 novembre 2011

Documenti di viaggio

Visto che l'ho comprato tanto vale che lo usi anche per questo. Parlo del mio cellulare di cui sono esageratamente orgoglioso, d'altronde come appassionato di tecnologia e comunicazione come non potrei godere di tutto ciò che ti può offrire uno smartphone e una connessione Internet senza limiti? Con questo piccolo gingillo(Omnia 7 della Samsung) ho già organizzato una lezione, scoperto un ristorantino niente male e ci tengo pure la contabilità della casa. Dieci anni fa era un sogno, adesso è realtà. Ma cambiando discorso... Io e w stiamo insieme da un anno e due mesi. Non è che me ne stupisco, anzi oserei dire che è normale che sia cosi, non potrebbe essere altrimenti. Siamo una coppia equilibrata, lui mi rispetta ed io lo rispetto. A letto va benone, lui guadagna più di me. Materialmente siamo decisamente a posto, psicologicamente ci siamo, certo lui è un po' possessivo, ma neanche troppo, quando comincia con delle domande assumono un tono da interrogatorio e guai se dormo fuori casa, anche se per questo mi tocca fare un'ora e mezza di viaggio la sera e il mattino seguente, ma rispetto ai compromessi che mi sono sorbito in tutte le storie passate queste sono tutte cose all'acqua di rose! Eppure una piccola parte di me del tutto ancorata alla fase adolescenziale della vita si domanda dove sia tutta la pena e la sofferenza, lo struggimento e la follia che pervadeva il mio atto amoroso. Me lo domando, ma allo stesso mi dico che mai vorrei tornare a quello stato. Quello strano sentimento è mutato con le ultime botte che ho ricevuto. Quando mi avvicino a w e lo abbraccio, non provo sofferenza come invece mi capitava con altri. Non parlo naturalmente di sofferenza dolorosa, ma più di tristezza nel sentire che quell'abbraccio non arriva davvero all'altro, come se in quel tentativo in realtà riuscissi soltanto ad abbracciare il vuoto, mentre lui se ne sta distante, e tu allora vorresti entrargli ancora più dentro, fonderlo, costringerlo a sentire ciò che tu provi, con un moto dell'animo disperato. Ecco, per fortuna con w questo non c'è. Con lui l'abbraccio è dolce, riesco esattamente a sentire che lui lo vuole anche più di quanto lo voglia io e prendermi cura anche solo di questo, riuscire davvero con queste piccole cose a prendermi cura di lui, per la mia anima, è la pace...devo riprendere questo discorso un'altra volta, ancora lo spirito e la testa non sono pronti a descriverla...

Nessun commento: