martedì 15 novembre 2011

29 anni, e ancora non ho ben capito se mi sono trovato una professione. Sto in ufficio, a volte, in aula, a volte, molto poco a zonzo. Mi divido tra Trento e Bolzano, sono ancora un pulcino in entrambi i sistemi. Sono imprenditore di me stesso, mi devo creare il lavoro lanciando improbabili progetti dove poi ritagliarmi una particina. Per ora si sta bene, ma tutte le mie competenze trasversali, quanto ancora varranno in questo mercato del lavoro? Cerco di consolidare le mie posizioni in "azienda", ma ogni tanto mi capita ancora di chiedermi: ma io, che lavoro faccio? Ricopro un po' tutti quei ruoli di cui non esiste un addestramento specifico. Ho fatto il progettista, mi occupo di segreteria, di loghi e siti internet, di chiamare la Vodafone nel caso in cui vi sia il bisogno di un passaggio di numero ad una nuova sim-card, faccio il docente di informatica e web2.0 nei corsi per adulti sovvenzionati dalla Provincia, il tutor e il coordinatore per altri corsi ancora. Quel che produco è difficile tirarlo fuori. Certo alla fine abbiamo presentato dei progetti e altrettanto veri sono le misurazioni e i loghi che presto (si spera) verranno messi sulle vetture e sulle segnaletiche interne ed esterne alla struttura, ma che nome prende questo lavoro? Non posso sapere affatto con certezza che lavoro ci sarà fra un mese, so solo che domani devo fare una prima pre-iscrizione ad una signora, che devo sentire Daniela per vedere di raccogliere nuove possibili allieve e soprattutto devo ricordarmi di chiamare Catia per riuscire finalmente a inserire il nostro ente di formazione nella lista per i Voucher. Forse sono un moderno segretario tutto fare, con laurea e qualche master: 'sti cazzi!

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