mercoledì 30 novembre 2011

New Frontier

18.07.05

 
 

Inviato da Aluchino tramite Google Reader:

 
 

tramite Diario Scapestrato di Alucard82 il 17/04/06

Domani parto per Nordica e mi son deciso a dire ai miei genitori delle mie tendenze. Ho sempre voluto farlo in realtà, solo delle vocine(dei miei amici) mi inducevano ad aspettare ancora. Ora devo dirglielo. Da quando ho cominciato ad abitare fuori dalla casa-nido i rapporti tra me e i miei è notevolmente migliorato, e non tanto da parte loro, quanto più da parte mia, cioè parlo di più, mi sbottono più facilmente, riesco a parlare delle mie cose, cosa che prima non mi mettevo mai a fare. Credo che loro ne siano contenti.
Devo dirglielo perchè mi scoccia non poter dire a loro sinceramente cosa mi accade, dover trasformare i miei lui con mie lei; è per me insopportabile tenermi dentro qualcosa che mi appartiene e che accetto profondamente, se nascondo mi sembra di tradire me stesso e di dimostrare paure e insicurezze. Oltretutto c'è Gemini, in parte deve essere il suo incontro ad aver provocato la scintilla di questa scelta. Non posso chiedere a lui di vivere chiaramente la sua condizione se prima non lo faccio io, altrimenti ci sarebbe un pò d'ipocrisia da parte mia. E poi voglio mostrargli quanto dipenda da noi stessi(e non dai gusti sessuali) poter condurre una vita "normale"... certo che parlare della mia vita come qualcosa di normale... vabbè, sono punti di vista^^ Poi penso a quando anche lui verrà a Nordica e voglio che si trovi completamente a suo agio e soprattutto libero, dal non dover ripetere come una macchinetta le solite tre bestemmie e il ritornello "tette culo figa" o le tipiche frasette da uomo macho "sa casso vutu? Vos bote? Te spaco el cul!"... err... però sta già cambiando. Ieri è venuto a trovarmi al lavoro(quante volte avrò ripetuto 'sta frase?), nel locale era deserto totale, e lui è arrivato. Mi ha dato una impressione completamente diversa, mi guardava con occhi diversi, mi ha fatto compagnia al banco, parlavamo e lui mi guardava. Era qualcosa nei suoi occhi, mi sembrava quasi contento e se penso al suo viso e a quello che mi comunicava invisibilmente in quei momenti, mi comincia a battere il cuore irregolarmente. Mi ritorna in mente la sensazione del suo sguardo, dell'impressione intima che mi dava. Era da innamorato, e non dico che fino a ieri non lo era, ma tendeva a nasconderlo, poi al locale non ne parliamo! Qualcosa è cambiato e sempre in meglio. Si è pure mostrato dispiaciuto che partissi per Nordica("e io cosa faccio senza di te?") e quando se ne è andato(presto perchè oggi lavorava e quindi sveglia alle sette) mi ha detto di chiamarlo, e poco prima mi aveva rimproverato di non avergli telefonato nel pomeriggio. Cosa più impressionante è che ha detto queste parole senza guardarsi attorno con sospetto e nella voce non c'era paura di mostrarsi interessato a me, in un luogo in cui di solito per orgoglio mi canzonava o limitava i suoi sguardi solo per ordinare una bibita. Forse stiamo riuscendo a costruire un nuovo mondo per noi due...

 
 

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