giovedì 13 maggio 2010

La vera storia

Ieri ho fatto gran festone. Degli eventi accaduti vi sono tre versioni. Alla famiglia che mi ospita dirò che ho incontrato un gruppo mentre facevo la coda per entrare in discoteca e che  sono stato con loro per tutta la notte e la mattina seguente. Ai miei colleghi italiani dell'ellepi ho raccontato di aver incontrato un tizio in discoteca e che alle cinque siamo andati a casa sua a dormire.
Partiamo dall'inizio. Qui in Germania il 13 è festa nazionale per l'ascensione del Cristo quindi mi son subito detto di approfittare della giornata e fare festone. Di malavoglia chiamo alcuni degli altri italiani per sapere se avevano intenzione di muoversi o meno. Dico di malavoglia perché, come ho scritto nel post sotto, mi hanno fatto girare un po' le balle con i loro discorsi e sinceramente pensare di andare in giro con gentaglia del genere m'indispone non poco. Al solito quando cerco di chiamarli, questi non rispondono e anche lasciargli qualche sms si rischia di riceve la risposta il giorno dopo. È una cosa che proprio mal sopporto, sopratutto perché da tempo lascio agli altri l'onere di cercarmi, dato che comunque in un modo o nell'altro io sono quello che cascasse il mondo c'è sempre. E sopratutto nelle risposte sono ben chiaro, non tergiverso e non sto lì a farmi pregare tanto(che io di star lì a pregar la gente non mi ci vedo proprio, manco mi facessero un favore personale a me ad uscire!). Fatto sta che mi contattano mentre sto in stazione per prendere il treno, mi dicono che non fanno nulla, che s'incontrano a casa della tizia per organizzare gli ostelli per quando andranno a Berlino(io non ci vado 4 giorni con quelli in giro per musei, proprio no!), che ci vuole una scienza intera e la riunione delle menti di tutti per farlo, eh. Io intanto mi ero già organizzato la sera con giretto di bar a tema(frocia) e discoteche(sempre frocie, più di una perché volevo lasciarmi un ampio spazio d'azione, metti caso che la prima faccia schifo, passo alla seconda) .
Sceso dal treno prendo il primo autobus che mi porat a Rudolfplatz, il centro ufficiale della comunità GLBT(so che ultimamente l'acronimo si è aggiunto di qualche lettera, ma io sono un coservatore). Qui passo per il bar MuMu, l'unico che non era troppo pieno e con i prezzi abbordabili(anche se, a parte le birre, nei locali frociaroli i cocktail costano molto più che da altre parti). Ordino i miei coktail e finisco con qualche shottino della casa, ma non sono sufficienti a rendermi più agevole alla compagnia... in realtà ho ripetutamente osservato e sorriso un tizio al bancone accompagnato da alcuni amici, ma la cosa non ha sortito effetto. Il resto della clientela mi sembrava o troppo giovane o troppo vecchia(e dopo ci chiediamo perchè "qualcuno" associa l'omosessualità alla pedofilia...). Arrivata la mezzanotte è giunto il momento della discoteca.
Nella mia mappa dei luoghi ce ne sono due, il primo è un po' lontanuccio ma è esclusivamente a clientela gay, l'altro invece è un club che ogni mercoledì(o così mi è parso di capire) ospita una serata frocia. Parto da quello più lontano e dopo quaranta minuti di peregrinaggio vedo sto buco bluastro al cui esterno ci sono due tipici tedeschi con la panza, sigaretta in mano e birra a tracolla. Se non era bondage, molto probabilmente più che ballare qui ci si va per fare altro. Manco morto.
Torno indietro, questa volta più rapidamente perchè conosco la strada. Ritorno a Rudolfplatz: gran genialata non scendere alla piazza sucessiva e molto più vicina al mio luogo obiettivo. Ho pensato giustamente che camminare non mi avrebbe fatto male, certo che farlo alle temperature boreali di qui non è che sia stata proprio un ottima idea.  Direzione Frisenplatz e dopo qualche tentennamento orientativo, mi ritrovo davanti al Loom Club. Sono l'una di notte e fuori dai locali c'è gente che ancora fa la fila. La mia fa solo 5 metri, quindi mi metto dietro e aspetto. Mi dico che al massimo passerò dieci minuti all'agghiaccio(oltre a quelli passati a camminare) e che comunque non ho molte altre alternative(entrare in un bar o tornare a casa). Non faccio i conti con il fatto che la discoteca è piena e fanno entrare solo per osmosi. Passo quindi un'ora, sufficiente a farmi cominciare a ripassar il mio vocabolario italiano di parolacce e bestemmi censurate, con relativi sinonimi e varianti. Alle 2 e un quarto finalmente entro. E l'attesa non delude.
Bella la musica e bella la gente, nonstante quache infiltrato, tra coppie e femmine. Ogni venti minuti parte in automatico Lady Gaga. Dopo un'altro cocktail(vodka-redbull), parto con le sambuca. La pista è piena, c'è gente sulle ringhiere e sopra ogni piano rialzato esistente, nonostante questo riesco a trovare sempre spazi sufficienti per esibirmi nei miei balli. Punto un tizio, biondo, occhi azzurri, ma non sono molto convinto. Poi lo raggiunge un'amico con un capellino. Quello mi convince di più. Come ogni stupido uomo, mi dirigo verso il bancone e ordino due Sambuca. Arrivo dal tizio e gli faccio segno di bere, ma lui mi risponde che è pieno di alcool fino all'orlo e non ce la fa più. Il che può significare che non ha bevuto abbastanza e quindi non mi trova interessante. Poco male, uno shoot in più per me. Torno al bancone per riportare i vuoti, quindi di nuovo in pista. Ballo e intanto mi guardo intorno, faccio un giro su me stesso per controllare la zona a 360 gradi, finchè non m'imbatto nelle spalle e nel sedere di un ragazzo capello rasato, vita fine, alto quasi quanto me(no, non era un nano!). Di faccia non lo vedo e non m'interessa, ho solo voglia di ballare e divertirmi. Sì... come no...
Il tipo si muove bene e come coppia non siamo affatto scordinati, evita perentoriamente però di girarsi. Ad un certo punto ci ritroviamo ulteriormente vicini, praticamente ci tocchiamo ad altezza cazzo(mio, sedere suo). Devo dire, posizione confortevole. Al che mi permetto di aggiungere al ballo anche il tocco con le mani. Sfioro e tasto i suoi fianchi e il suo stomaco. Niente grassi aggiunti. A questo punto lo strusciamento diventa ancora più masochistico, finchè lui non si esibisce nella tipica lap-dance con il palo umano. Discesa con le gambe piegate e rialzata di culo, con strusciamento vorticoso sulla mia patta. Mamma, mamma. Ricambio con lento strusciamento dal basso verso l'alto con azione di "presa salda sulle natiche a mò di sfondamento". Piccolo appunto, non mi lascia mettergli le mani nella vicina zona linguinare, credo perchè abbia paura che frughi nelle sue tasche e gli freghi qualcosa. Io ho lasciato tutto nel camerino. Piccolo appunto 2: per ballare a mio agio ho chiuso gli occhiali e appesi alla scollatura della camicia. Non lo farò mai più, due stanghette delle quattro si sono polverizzate(una per lato, ma fortunatamente non fa alcuna differenza)
Scoccano le cinque passate e la festa non dà segni di voler scemare, prendo un momento di pausa e gli chiedo se possiamo andare a dormire. La musica è troppo alta e non mi dà segni di aver capito, così gli faccio segno con le mani(il gioca Juel mi ha insegnato tante cose). Ci prepariamo e andiamo a prendere le nostre cose.
Fuori la luce comincia ad avanzare. Il suo viso non è niente male, solo dopo minuti che camminiamo gli chiedo il nome(che non ho capito) e lo informo della mia età. Non chiedo la sua, ma suppongo fosse maggiorenne e probabilmente mio coetaneo. Anche perchè quando ho detto la mia, mi è sembrato che avesse tirato un sospiro di sollievo. Viene da Düsseldorf ed è a Colonia ospite da un amico. Gli dico che se ci sono problemi, possiamo pure prendere un hotel che per me va bene. Mi dice di no e che il posto in cui andiamo(al momento non avevo capito) è più günstiger("a buon prezzo"). Mi ero convinto che saremo andati in una casa e invece malauguratamente entriamo in una sauna. Mi dico che ci saranno i lettini, ma anche lì mi sbaglio. Superiamo alcuni bagni e arriviamo in una sala con delle aperture chiuse da delle reti grosse e ricoperta da tappetini. Ci mettiamo in un angolo e ci sdraiamo là. In pratica dati in pasto alla clientela. Il tizio è decisamente taciturno, non parla, lo vedo pure ancora un pò sfatto. Forse ha bevuto troppo. Ci baciamo a lungo, lui è tranquillo e rilassato. No, rilassato non è la parola adatta, ma la cosa si spiegherà meglio poi. Tiene gli occhi chiusi, non so se perchè stanco o perchè ha paura della mia faccia. Ad ogni modo reagisce assai positivamente alle mie cure. Completamente senza pelo, ha pure il suo bel da dire davanti, ma sembra assolutamente interessato al suo lato B. Evito di parlare del tizio dietro a noi che ha cominciato a leccarmi sulla schiena e dietro il collo facendomi mugolare un bel po'.
Non so se davvero volesse che lo penetrassi, ogni volta che con il corpo ci provavo, come era successo con Michele, mi sono sentito bloccato. Il mio desiderio si smorzava completamente immobilizzandomi e facendomi desistere dall'andare avanti. E lui comunque non mi dava affatto l'impressione di essere spazientito dai miei tentativi. Era del tutto tranquillo, offriva la sua bocca a tutti i baci che volevo, ma non sorrideva. Lo toccavo e lo guardavo, ogni tanto i suoi movimenti più che avvertirmi del piacere, mi dicevano "fai quello che vuoi, non m'importa". Il suo corpo era lì, il suo pisello bello ritto, ogni tanto mi prendeva il braccio per essere avvolto da me, ma in certo qual modo era completamente passivo. Ma il peggio è che non sentivo nulla. Non sentivo l'eccittazione e neppure la sua. Non sentivo per nulla i suoi sentimenti, il suo coinvolgimento. Per quattro ore siamo stati accanto l'uno all'altro, ci siamo baciati e palpati, ma non abbiamo mai concluso(oltretutto senza profi non era assolutamente il caso). Anche nella sua voce, le volte che fuori dalla sauna e dalla disco ha parlato, non traspariva alcunchè. So che non vuol dire nulla, ma mi dava tutta l'impressione di un automa, di uno che fa questo abitualmente e che ormai ha perso tutto il piacere aldilà dello schizzo. Alle nove e mezza, quando si è alzato per andare a mangiare qualcosa nel bar interno della sauna, io ho preso le mie cose e me ne sono andato.
Non me ne sono andato via triste o deluso. Anzi, ben il contrario. La mia autostima si è alzata parecchio(ultimamente mi stavo preoccupando del fatto di non riuscire in alcun modo ad attirare l'attenzione di chi volevo, la scimmia  dopo mesi e mesi da che non lo faccio comincia a farsi sentire), ho ottenuto le "coccole" senza sentirmi di aver tradito Simone. È un po' ipocrita, ma è come mi sento che importa. Tutto sommato son rimasto sempre nel limite(estremamente) del dignitoso.
Devo dire che la dignità è un'altro di quei valori assai soggettivi.
Ad ogni modo sembra che il 23 qualcuno si è convinto a venire a ballare, ma mi devo assicurare che non ci siano camere strane dove la gente fa sesso in piazza. A parte le stanze buie, che se uno ci entra "per caso" è un bel po' ingenuotto, non credo che l'evento pubblicizzi niente del genere.
Uhm... ho paura di essermi ammalato, ho le mani gelide, la gola un po' irritata e la fronte un po' calda...

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