venerdì 24 settembre 2010

Express

Passata una settimana dall'incontro e ho lo stomaco in subbuglio.
Sabato alle cinque del pomeriggio prendo la mia fida panda, metto in moto e prendo la direzione per Bolzano. Piccola fermata al distributore e già qui cominciano le figure di merda. Arrivo dentro alla piazzola e mi metto alla destra della pompa. Un signore esce dal negozietto e mi fa strani gesti circolari, abbasso la finestra(a manovella) e capisco un "giri... pompa... di là". Intuisco di dover girare e mettermi dall'altro lato, così vado avanti e faccio il giro. Il tizio dai baffi tedeschi mi guarda scuotendo la testa. Ancora i movimenti circolari con la mano, il segno della pompa e indica la macchina. Forse intendeva che girassi in maniera tale che il serbatoio fosse dalla stessa parte della pompa. La cosa ha senso, in effetti. Vado di retromarcia e infine accontento il benzinaio. Seconda volta che lo faccio in vita mia. La prima volta era andata peggio, non riuscivo a fare entrare la pompa e un po' di liquido l'avevo fatto uscire fuori, intanto un gruppetto di benzinai mi guardava bofonchiando. Il massimo poi è stato partire in terza che ancora mi chiedo come ho fatto.
Ad ogni modo, raggiunta la città di Bolzano, sotto uno scrosciare continuo d'acqua, mi perdo per una buona mezz'ora a girare per la stessa rotonda intento a leggere i cartelli per capire in che caspio di direzione dovevo andare. In mezzo al nulla, non trovando il paese "Comerano d'Isera o qualcosa del genere", mi viene il dubbio di non aver capito dove cazzo sta il tipo. A proposito il tipo ha un nome ed è Walter. Lo chiamo e mi dice che il paese è Comedo d'Isarco, ma che in realtà devo arrivare a "Pratisarco o qualcosa del genere". E 'sticazzi! A questo punto, vagando a zonzo per una strada mi metto a chiedere al Signore se per piacere mi fa trovare la strada. Così, preso dall'ispirazione, torno sul Brennero e proseguo dritto. Passo il lattificio della Mila, quindi entro in un paesino e lì mi infilo in una stradina che porta a Briè. Strada bloccata e intanto l'acqua scroscia.
Richiamo Walter e scopro che lui è in un parcheggio a poche decine di metri da me. Gloria ai Cieli. Parcheggio, scendo dalla macchina e per un attimo sono indeciso se portarmi dietro la borsa con lo spazzolino e il ricambio. Sì, perché anche se era il nostro primo incontro e nonostante non avessi ancora visto il suo viso e non fosse chiaro che ci facevo lì, per me ogni lasciata è persa. All'ultimo mi decido di fare il prudente e lascio tutto in macchina. Lui mi aspetta all'entrata di un condominio nuovo e chiaro. Sta tenendo aperta la porta, ci sorridiamo timidamente, la mano e due bacetti sulla guancia. Mi fa strada fino al quarto piano. Entro.
La casa è tenuta bene, pavimento lucido, tutto in ordine, non posso credere che ci abiti da solo e che s'arrangi con le pulizie. Pensavo che certe cose fossero prerogativa delle case dei genitori. Piccolo giro turistico dell'appartamento e poi in salotto. Siamo entrambi fortemente imbarazzati, provo a rizzare tutti i miei sensori per capire cosa si aspetta, cosa vuole e cosa prova, ma sento solo l'imbarazzo e il silenzio. Il cellulare mi suona più volte per i messaggi degli amici che mi chiedono come sta andando, questo mi permette di perdere un po' di tempo e non far pesare la mancanza di argomenti con cui intrattenersi.
Il suo viso non sembra affatto interessante, ha colori chiari, pelle pallida e capelli biondo-rossicci. Un dente davanti storto. Mi chiedo se non ho fatto l'ennesima cazzata. Vedo una pila di Dvd, mentre lui prepara la cena. Comincio a scartabellare i titoli e a fargli domande se ha visto questo o quello. Praticamente non ha nessuna base di filmografia frociarola e non. Degli horror ha visto solo final destination, dei romantici/commedie ha solo quelli di serie B, mi dice che praticamente non guarda mai al tv. Eppure appeso alla parete ha un 40" della Samsung che appena gli chiedo quanto l'ha pagato me ne sono innamorato subito: 2200€! E ha pure l'I-Phone quarta versione. E 'sti cazzi! Diamogli qualche chance in più, se lo merita!
Ceniamo e grazie ai film abbiamo trovato un argomento, anche se un po' fragile. Parliamo quindi di piante e del suo vizio di fumare. Finita la cena, passiamo a guardare un film. Tra i tanti ha pure Twilight che è uno schifo pazzesco ma uno se lo deve vedere almeno una volta per farsi quattro risate. Ci mettiamo sul divano e lo guardiamo. E lui riesce ad agitarsi e mettersi in ansia per la paura che Edward si mangi Bella. Simpatico. Se un film come quello lo ha fatto saltare un paio di volte, perché non mettere Final Destination 3 e così sperare che tra i salti e gli assalti al cuscino non finisca per aggrapparsi al sottoscritto e quindi far scattare qualcosina in più? Nelle ultime scene di questo film ci sono all'incirca 5 tentativi di morte di fila di cui solo 2 vanno a buon esito. Le scene veloci finalmente lo portano a tenermi il braccio. Peccato che il film non duri di più... lo convinco a riguardarci gli ultimi venti minuti di film, mi dice che sono un pazzo, ma lo fa lo stesso. E così si aggrappa molto di più. E a quel punto io avevo il mio braccio attorno alle sue spalle. Un primo bacio vicino agli occhi, uno tenero sulla bocca e poi l'altra mano sulla sua gamba, la sua su di me a sbottonarmi... svegli fino alle 4 del mattino. Gli chiedo se non gli dispiace rimanere un po' abbracciati e lui ne è anzi felice. In questo modo spero che mi chieda di restare a dormire e invece dopo qualche minuto mi fa che forse è meglio se ci rivestiamo e mi prepari per tornare a casa. Insisto un poco che ho un attimo di sonno, allora lui mi mette ancora più fretta e che in caso durante il tragitto di fermarmi da qualche parte. Infine fa il premuroso e mi chiede di mandargli un sms per avvertirlo che sono arrivato sano e salvo a casa. Rimango un po' allibito, ma alle 5 e qualche minuto sono infilato nel letto. Nel mio letto.