venerdì 27 agosto 2010

Navigare stando fermi

Fantastico, sto provando l'ebrezza di non avere internet per una
intera settimana e speriamo non per molto di più! Da quando sono
tornato dalle vacanze la mia linea ha deciso di fare una drastica
dieta e ciucciarsi poco più di 2 Kb/s. Per lo meno posso sapere quali
dei miei siti è veramente leggero. Innanzitutto la mia posta
elettronica in versione Html(grazie google!), il mio blog(anche se per
scriverci devo mandargli una mail) e forse il Reader(no, il reader non
va). Ad ogni modo vediamo di raccontare la seconda metà di Mykonos.
Dopo i soliti pomeriggi passati in spiaggia, una visita al più grande
sito archeologico d'Europa(l'isola di Delos, dove ho potuto provare
l'ebrezza di scalare le gradinate che m'accompagnavano ai diversi
templi fino a giungere a quello di Zeus gridando "Fulmine di Pegasus")
e maledire quel bastardo che m'ha fottuto la fotocamera(privandomi
oltretutto delle foto ricordo di tutti i figaccioni che avrei
gentilmente condiviso con il mondo intero), dopo una nottata
trasformata in mattinata passata al Cavo Paradiso(bella discoteca dove
tutt'ora le mie orecchie cercano invano di riprendersi) e le decine di
shots a poco prezzo(come dice Bridget Jones, "almeno arrivati ai
trenta sopporto bene l'alcool"), saltando le varie scampagnate per le
terre brulle, lo stupendo territorio avido del verde ma ricco di
asperità, passerei a parlare del mercoledì zoccoleggiante.
Innanzitutto menzione speciale a Gigi che alla notizia della serata
non ha mosso ciglio e ha voluto accompagnarmi, appoggiando in pieno i
miei intenti. Insomma come avrebbe fatto con un qualsiasi altro
ragazzo. Sì, sinceramente mi aspettavo qualche resistenza,
considerando qualche episodio della nostra vita in comune a Verona.
Arriviamo al Pierro's dopo aver bevuto otto Corona al Minimarket
appoggiati al muretto di fronte ai nostri appartamenti che mi fa molto
vittoriano, ma in realtà parliamo di una stanza di 4 metri per 3, due
letti e due finestrelle simili a fughe del bagno che danno diretti
alla strada. Sullo sfondo parte l'intero album remixato di Lady Gaga e
capisco che le probabilità di trovare davvero qualcuno d'interessante
o che m'ispiri sia a livello del mare. Confido nella mia grande
voglia, oppure negli aumenti di gradi alcolici nel mio sangue per
farmi andare qualche impersonificazione piuttosto stereotipata del
gay.
A parte trovare la solita amica che mi butta addosso il suo pupillo
frocetto nell'intento di vincere la sua(falsa) timidezza, da cui
guadagno solo uno sguardo di timore(la mia barba per nulla curata non
è quella del bear e quindi non ricopro alcuno specifico ruolo
nell'immaginaria scala sociale delle fate), intorno non scorgo alcuno
sguardo che possa rivelare un solo lontanissimo interesse. Esco dal
locale, guardo da fuori l'intera situazione, Gigi mi saluta perché si
è fatto tardi e lui è stanco. Il Pierro's si svuota, mi ritrovo con
qualche decina di euro in meno e mille interrogativi e ancora tanta,
tanta voglia. Da qualche parte avevo letto di una chiesetta con
funzione cruising sull'isoletta. Mi dirigo verso quella più probabile
e la trovo piuttosto affollata. Tutti sono seduti ad aspettare, ma
nessuno sembra avvicinarsi l'uno all'altro. Mi ricorda la classica
fermata dell'autobus vicina al parco, dove le vecchine stanno a
braccia conserte dandosi qualche pacchettina al cappotto grigio mentre
sparlottano dei passanti. Mi metto seduto sul bordo e aspetto. La
gente siede più in là o passa avanti. Ho la pazienza di un toro, dopo
cinque minuti mi alzo, vado nel primo bar e ordino un blowjob. Il
barista mi fa: "Il blowjob lo faccio io a te o tu a me?", non capisco
e dico WHAT?, mi ripete la battuta, mi faccio due risate e gli chiedo
dov'è il bagno. Pago, torno alla chiesette, cambio posto, scegliendomi
un piccolo spiazzo dove mi sdraio. Mi addormento. Ripensandoci, non
capisco perché non ho insistito con il barista.
Passa del tempo e il mio sonno, attento ad ogni suono o movimento
diverso dal normale, mi sveglia alla presenza di un ragazzo che si
avvicina nella mia direzione. Mi sorride, io mi tiro su, lui mi tende
la mano e io l'accolgo. Sono mezzo addormentato, vedo il suo viso, mi
sembra carino, la chiesetta si deve essere svuotata. Non indago
ulteriormente sulla bellezza del ragazzo, vince lo spirito della
zoccola.
Parliamo un po' in inglese(che mi gasa un sacco, perché è una lingua
che non ho mai fatto alle scuole, ma l'ho imparato a forza di
videogiochi, musica, programmi per il computer e internet), lui è
greco, è arrivato a Mykonos da un giorno ed è in albergo con un amico.
Mi chiede se mi disturba la cosa, gli rispondo di no e mi raccomando
solo di non fare troppo baccano perché probabilmente l'altro sta
dormendo. Gli faccio ok. Arriviamo al suo albergo. E che albergo!
Piscina interna, lettini matrimoniali tutt'intorno, i faretti che
fanno tanto film americano e finalmente raggiungiamo l'appartamento.
Sì, perché altro che stanza d'albergo! Aperta la porta veniamo accolti
dal condizionatore e da un balcone con vista sul Mar Egeo. Do' uno
sguardo al letto, un matrimoniale occupato già da due persone. Una
addormentata, l'altra invece si avvicina a noi. Il ragazzo che mi
accompagna si chiama Babi e parla con il secondo in greco. Non ci
capisco nulla, ma mi ritrovo prima sui lettini esterni a fare del
sesso, poi in piscina(un freddo assurdo) e infine a fare un pompino
sul balcone vista mare a Ghiorgos(è la pronuncia del nome, come si
scriva lo dovrete chiedere a chi conosce il greco). Infine ci mettiamo
nel lettone che tiene tranquillamente tutti i nostri corpi. Il terzo
finalmente si sveglia e inizia un battibecco con Babi, io mi
raggomitolo su Ghiorgios facendo il tenerone e l'innocente chiedendo
se c'è qualche problema e che non vorrei creare casini. Il ragazzo mi
dice di non preoccuparmi e mi accarezza la testa dicendo di dormire.
Io mi stringo a lui e completo la scenetta da paraculo.
Il terzo deve chiamarsi Mikael e deve essere il ragazzo di Babi,
credo. Ad ogni modo, in una decina di minuti il tizio si è
tranquillizzato e si rimette a letto. E ricomincia il giochetto.
Ghiorgos va a dormire fuori mentre io mi occupo nuovamente di Babi con
Mikael. Soddisfatto Babi che va a farsi una doccia rimango solo con
Mikael e via di nuovo. Instancabile Carletto! E poi di nuovo Babi
fuori dalla doccia e infine vengo pure io.
Ora si può dormire, con le luci del sole che ricamano il giorno dietro le tende.
Dopo qualche ora mi sveglio, ricordo di avere con Gigi l'ultimo
appuntamento in spiaggia. I ragazzi cercano in tutti i modi di
rallentare la mia andata, mi portano brioche calde salate e dolci, mi
portano al buffet dell'albergo(gli inservienti salutano senza colpo
ferire), dove nonostante le mille leccornie mi limito ad un succo
preso a caso(naturalmente prendo l'unico che mi fa schifo: il
pompelmo) e Babi tenta in tutti i modi di avere il mio numero di
telefono. Naturalmente gli propongo di darmi il suo convincendolo che
lo richiamerò io, ma non subito perché così è più divertente.
Alle 11 e mezza riesco a raggiungere la pensione. Fuori ad aspettarmi
c'è Gigi con la sigaretta in bocca "Giusto in tempo!".

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