venerdì 8 agosto 2008

Rose

Spero di non perdere tanto presto il vizio(magari la virtù!) di scrivere.
In queste ultime settimane, dopo più di un anno e mezzo di storia con Simone, ruota nella mia testa la domanda paranoica se sia lui l'uomo giusto, la persona che voglio avere accanto da qui in avanti. Lo so, è sicuramente troppo presto per pensare a queste cose, ma per me che mi progetto e programmo le cose, per dare un senso e uno scopo a quello che faccio, una finalità per essere maggiormente spronato a fare quello che faccio, sta domanda ha già la sua importanza. Probabilmente se lui fosse un impiegato e facesse una vita senza grandi spostamenti, se fosse uno qualunque, uno semplice, una tale domanda avrebbe una risposta velocemente, ma probabilmente un tale individuo sarebbe di poco interesse per il sottoscritto. Chissà poi perchè quando penso al mio rapporto con Simone mi immagino nell'ombra a malignare Davide: perchè a contrario della mia volontà la sua opinione deve così tanto condizionarmi? Non lo sopporto! Sì, immaggino la risposta degli altri, "perchè in realtà sei innamorato di Davide": che stronzata! A me dà fastidio e allora vuol dire che ne sono innamorato? Non ha molto senso! La gente ormai o si è letta troppi manga, con adolescenti sfigatissimi e in perenne crisi esistenziale, o si è ormai completamente persa nell'iperrealtà delle fiction. Molto più probabile è che quello che il mio amico(e spesso mi domando se davvero questa parola sia appropriata parlando di Davide) insinua, e di cui è assolutamente certo, sia quello che mi piacerebbe credere, per rendere tutto molto più semplice.
A me le cose facili però non piacciono, devo sempre incasinarle un pò. Basta vedere la mia tesi! Devo spaccarmi la testa per tradurre e riassumere un testo di cui esiste solo una versione in tedesco! Prendere un testo in italiano non sarebbe stato da me. Ecco, forse devo accettare(o devono accettare?) che per il sottoscritto Simone è quello adatto, con tutti i crismi del caso. Forse non sono il tipo che si accontenta di una vita "normale", non sarebbe abbastanza. E questo deve infastidire particolarmente Davide che ci vede tutti condannati ad una vita qualunque, più probabilmente per giustificare la sua vita qualunque o per sentirsi realizzato in quelle cose che fa sopra la norma(e con questo credo proprio non aprirò mai sto diario al pubblico... i fraintendimenti sarebbero disastrosi anche se forse sarebbe proprio ciò che vorrei).
Un futuro stabile con Simone, tornando al discorso principale, sarebbe possibile? Il mio attuale obiettivo è andare a convivere con lui, finire sta dannatissima tesi e laurearmi per cercare appartamento con lui, anche se ancora sembra tanto difficile riuscire ad avere delle conferme da lui. Apparentemente mi dice di volerlo anche lui, ma con quali modalità? Lui farebbe tutto al momento, mentre io vorrei mi si chiarisse che pagheremo l'affitto in due, che stipulassimo una specie di contratto-testamento in caso le cose non andassero del tutto bene. Capisco però che per lui non sopno così facili come per il sottoscritto: se mai dovesse andare storto qualcosa, io potrei sempre contare sulla mia famiglia, mentre lui no. Assurdamente questo rapporto è più impegnativo per lui che per il sottoscritto, ma non posso fermarmi davanti a queste cose, si parla anche della MIA felicità e mi son ripromesso di non voler più sacrificare la mia dignità, la mia persona all'altare di uno stupido altruismo finto cristiano. "Devo riuscire ad amare me stesso per poter amare gli altri", perchè sta frase non mi sembra ancora del tutto interiorizzata? Però mi piace sentirmi sospinto un pò oltre il limite, quasi in una continua crescita, anche se apparentemente(?) rimango sempre qua.
Ok, sì, del doman non vi è certezza e così diamoci la possibilità di vivere questo amore incredibile!

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