venerdì 11 settembre 2009

Coming out

"è arrivato il momento ci dobbiamo mollare" "tu sei una persona in gamba, abbiamo caratteri diversi, negli ultimi tempi io sono cambiato"
Non si faceva sentire da due giorni, ieri apposta mi son collegato al giochino per vedere se c'era, "non ti fai più sentire" ho iniziato "è successo qualcosa?" e lì mi ha mollato. Dopo tre anni in cui si è stati assieme non è proprio ciò che mi aspetto di meritare. L'ho mandato 'affanculo, dicendogli che non gli è mai importato nulla di me e ho spento il gioco. Una frase che avrò sentito mille volte nei film e io idiota continuo a  perseguire sto modello del cespo. Allontanato dal picci ho cominciato a disperarmi, a insultarlo, infine a trasformare il "ti amo" in "ti odio" "hai rovinato la mia vita" "distrutto la mia sicurezza, sono un coglione, un ritardato, uno sfigato, un personaggio da compatire o verso cui muovere la propria pietà".  Naturalmente vorrei parlarci e chissà quando succederà. Con le parole lui non è bravo, spiegare si trasforma in giustificare e fa fatica a capire che a me delle giustificazioni non me ne importa nulla. Voglio sapere il perchè, ma come per tutti gli altri riceverò delle parole dal nessun significato. In dieci giorni si farà sentire di nuovo, credo e spero.
Ad ogni modo, io devo concentrarmi su me stesso, non ribaltare il mio mondo su qualcun altro, le spalle sono le mie, io porto il nome Carlo e non può essere sostituito da quello di nessun altro: un giorno lo imparerò.

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