mercoledì 7 dicembre 2011

Una nuova categoria?

11.07.06

 
 

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via Diario Scapestrato by Alucard82 on 7/11/06

Ed è appena passata un'altra domenica, in cui l'Italia ha vinto, in cui ho lavorato, in cui mi sono incontrato con Blogger... credo sia ora di spendere molte più parole su quest'ultima cosa, finora ho taciuto forse un pò per paura di ledere la privacy, però... scrivo un blog per qualcosa, no? e se non mi sfogo qui, dove potrei farlo? Ho più bisogno di parlare e confrontarmi con me stesso che di confidarmi con qualcuno. Scrivo per questo: distendere la mia realtà, per fissarla e impedire all'evanescente di spronfondare nel triste inconsistente che genera forze ed emozioni negative al mio equilibrio. Scrivere mi è necessario e non m'importa molto se lo faccio bene o male.
Con questa premessa spero di essere scusato da quel che andrò a narrare.
Dopo l'incontro al GayPride non ci siamo più visti, ogni tanto qualche suo messaggio, a cui rispondevo frettolosamente, ma il periodo esami su di me si ripercuote con effetti negativi sui miei rapporti inter-personali: divento scontroso e per nulla tollerante. Devo essere lasciato in pace, o il rischio è qualche brutta risposta e azioni risolutive molto sbrigative. Blogger è stato delicato in questo: mi ha lasciato stare e se m'inviava degli sms, lo faceva con delicatezza, per nulla invadente. Un comportamento impeccabile, cose che assai raramente, se non proprio mai, mi era capitato di assistere. L'ho apprezzato molto. Poi, la fine degli esami era giunta, finalmente ero libero dalla preoccupazione e dalla tensione, potevo rivedere con occhi pacati il mondo e le persone. Naturalmente ci siamo fissati un incontro subito e in attesa del giorno io ho continuato a pensare. A ragionare su cosa stava accadendo, su cosa avremmo fatto, come "catalogare" il tutto e se il sentimento lo avrebbe permesso, se il mio cuore, l'istinto, l'anima e il corpo mi avrebbero concesso di stare alla larga dal coinvolgimento. Ma senza coinvolgimento allo stesso, io sapevo, non ci sarebbe stato niente, non ci sarebbero più stati altri incontri, altri dialoghi, altri pomeriggi passati assieme con una persona il cui comportamento è per me il più rispettoso e gentile di cui io sia stato oggetto. Mi piace il suo prendersi cura senza essere invadente e pretenzioso. E mi piace andare a letto con lui... Per ora l'abbiamo fatto solo due volte, ed ad ogni incontro c'è un'impercettibile dubbio che aleggia nell'aria: fa pensare che quella precedente sia stata l'ultima. Mi ha detto che non credeva si sarebbe tanto avvicinato a me, pensava forse che l'avrei lasciato semplicemente accanto a me, a guardarmi come fossi una qualche statua o l'immagine sublimata di uno di quei ragazzi di cui a volte scrive nel suo blog... ingenuo^^
Crede di non essere attraente, ma si sbaglia di grosso. Mentre passeggiavamo per le vie di BellaVista o ci fermavamo in qualche bar, complice un momentaneo contatto tra le nostra ginocchia o una fugace carezza della sua mano sul mio braccio, ma ancora più, l'incontro del suo volto nei miei occhi, m'incendiavo di desiderio a tal punto da provocare un vero e proprio eccitamento alla mia testa bassa. E quando mi chiedeva cosa volevo fare, e nella testa apparivano scritte al neon stile Las Vegas con diciture inequivocabili sulle mie pulsioni, cercavo di glissare il discorso, per una mia insana incapacità di non dire la verità. E lui in quei momenti non capiva, come se un tale evento(il mio eccitamenteo per lui) fosse cosa assurda e quasi sconcertante.
Abbiamo camminato e camminato, parlato e discusso, constatando il piacere di vedersi e l'impossibilità allo stesso di vivere in qualche maniera libera un possibile nostro rapporto. Per ora siamo fermi ad avere "una cosa", destinata a rimanere tale e a non evolversi in altro. I nostri incontri non sono d'intrattenimento, non sono di sesso, ma non sono neache tutto il resto. E non accetto l'idea di stare a letto con lui solo per affetto amicale!
Delle cose da lui dette mi fanno ancora riflettere, una su tutte è che se lui non avesse una storia con il suo tipo, non ci avrebbe neanche provato con me..... non ho voluto indagare molto sulla questione, ma non mi è piaciuta come affermazione... mi dava l'impressione di essere lì con lui solo per una specie di perversione del grande che si fa il più piccolo... sospetto intendesse dire che non ci avrebbe provato per rispetto nei miei riguardi, che devo andare con gente della mia età e dintorni... sì, però ho il dubbio di dover aspettare che i miei coetanei e d'intorni compino 40anni prima di trovare quello giusto per me.
Chissà io come sarò a quarant'anni... bhà!

 
 

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