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tramite Diario Scapestrato di Alucard82 il 17/04/06
Sono convinto che se non avessi incontrato Gemini i miei rapporti sarebbero stati sempre più squallidi e inconcludenti, voglio dire: la mia vita sentimental-sessuale era del tutto spiegata solo dall'apporto carnale che avevo con l'altro. L'amore come bisogno di sesso, molto spesso mi spiegavo così, e non che adesso mi rimangerei ciò che fino ad un passato recente andavo a sbandierare. Tutt'ora sono convinto che in buona parte dei nostri rapporti sentimentali ha gran spazio il fattore "carne"(uso una terminologia da macellaio, ma è voluto), e non ci vedo niente di negativo, finchè se ne è consapevole. La maggior parte della gente ha avuto da ridirmi su questo punto perchè "riduttivo" , certo ricondurre ogni rapporto sentimentale al sesso lo è di certo. E infatti non sono di questo parere. Dico soltanto che nella gran parte dei casi parlare di rapporto sentimentale è una vera e propria offesa a chi invece prova un sentimento sincero. E poi sembra che "provare amore" sia qualcosa di immediato e accessibile a tutti, come se non ci fosse neppure bisogno di capire che significa 'sta parola; l'esperienza di tutti i giorni invece dimostra proprio il contrario! Di amore, perchè sia giusto e sincero, perchè sia insomma davvero amore, c'è bisogno farne esperienza(cosa che avviene più difficilmente rispetto ad altri sentimenti) e svilupparne il senso critico(che altro non significa capire o meno se davvero vogliamo quella persona accanto oppure no, tipo quando si decide di lasciare una persona si sviluppa un senso critico del proprio sentimento nei confronti dell'altro e viceversa). Quello che è accaduto nella settimana passata, cioè le mie frustrazioni/incazzature contro Gemini, sono il risultato di un modo sbagliato di "amare". Da debole ho cominciato a pretendere che fosse l'altro a decidere il mio umore, cosa ero e cosa facevo, nullificando ogni mio senso di valore, abbasandomi a non esser giudice di me stesso, ad aspettare passivamente che il mondo si facesse intorno a me, che mi cadesse in testa e mi desse ciò che mi aspettavo di dover avere. Non trovereste sciocco se mi lamentassi di non aver ottenuto nulla di ciò che volevo? A rovinare un rapporto non è la persona forte, che fa ciò che vuole in una coppia, ma quello debole, quella metà della mela che senza l'altro non è nulla, che si vede bugnata e marcia. Quel che dico insomma è questo, che una coppia deve essere fatta da persone che stanno bene anche da sole, che hanno comunque altro da fare, se lo volessero, oltre che stare dietro al proprio partner. Sono due individui, completi già di per sè, che per una strana alchimia si trovano vicini e si sentono legati. Legati e non disperati. Per una settimana io sono stato disperato e mi sono sentito male come in passato, ciò che accadeva o non accadeva diveniva solo una pretesa personale per l'insorgere dell'insofferenza. Poi ho avuto modo di parlare con chi era nelle mie stesse condizioni e pure peggio, con chi irremediabilmente è insicuro di fondo, e lì mi son detto: cazzo! Questo non sono io! Io valgo, io posso!
E così ora mi ritrovo ad aver passato una mezza notte con Gemini, abbracciati e accarezzati, nel suo letto, in intimità... forse il sesso non dovrebbe essere una pratica così gratuita; con Gemini mi sembra assuma valenza diversa, più amoroso e meno carnoso(come suona male questa parola, ma è l'effetto che volevo avere). Chissà, forse questa storia mi ricondurrà all'Aristotele che è in me(spiegazione in brevis: controllo delle pulsioni).
A proposito di Gemini: finalmente il mio intelletto ha realizzato il regalo che gli farò a Natale, quello per il suo compleanno ancora non l'ho ben chiaro.. potrei anche tenermi per un fantomatico anniversario....
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