mercoledì 7 dicembre 2011

16 Dicembre 2005

 
 

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via Diario Scapestrato by Alucard82 on 12/24/05

Da due giorni mi hanno tolto internet, così è da due giorni che il mio cervello è tornato a elaborare pensieri. Chissà come mai ero sempre indaffarato a spappolarmi i neuroni e gli occhi a giocare a World of Warcraft(a proposito, su Maelstrom sto cercando disperatamente di aggregare il maggior numero di PG italiani e di alto livello, per ora siamo una quindicina più uno sfacelo di charachter a livello di mezzo, quindi se mai vi dovesse interessare, o conoscete persone che giocano sullo stesso server, contattate Samael, o Clandestino, o Jabberwock, o Niko, o Yunas e joinate la nostra gilda^^). Non sto dicendo che i giochi del computer sono un danno, semplicemente che quando se ne fa un abuso, allora possono diventare "un po'" alienanti. Di certo il gioco non mi ha deviato a tal punto da non farmi uscire in queste sere a bermi qualche "gotto" e più. Però tutti i pomeriggi davanti allo schermo del portatile non devono aver prodotto molti risultati sotto il punto del profitto del tempo sprecato. Infatti ora che non ho più la linea(ADSL) mi ritrovo a farmi domande idiote e insignificanti, del tutto deprimenti e auto annullanti, tanto per stare male e occupare il senso di vuoto perenne che ci pervade. Eppure una volta ricordo di averlo accettato 'sto senso di niente, si vede proprio che la vita è una pratica continuativa, che i momenti esistenziali, anche gli stessi, non si risolvono con una risposta. Vabbè, mi ascolto un po' di musica, scrivo un po', e mi posso sentire nuovamente occupato da qualcosa, che mi riempie, mi distrae, lascia qualche traccia nella neve del mio corpo(peccato che qui dentro ci sia sempre un vento erosivo…).
È impressionante quanto quello che leggo, o meglio, faccio finta di studiare, mi influenzi nel pensare certi concetti, chissà se poi li elaboro pure. Sto facendo un lavoretto per Margot, il libro tratta delle età nella vita di ognuno, di adultità e maturità, adultescenza e maturescenza(non chiedetemi spiegazioni, word me lo segna pure come errore di battitura, quindi…) dal quale ho capito che uno può morire molto prima di raggiungere la senilità(cioè prima di diventare un "vecio"), può abbandonare sogni e speranze, capire i propri limiti e frantumare le illusioni anche quando ancora se ne deve trovare. Bhè, il libro non dice esattamente questo, anche perché lo negherei io stesso e non sto nemmeno dicendo che essere vecchi o giovani non abbia alcuna differenza in senso generale e/o assoluto(per carità), semplicemente, come ho già espresso prima, i nodi esistenziali, anche gli stessi, si propongono e tornano. La vita va vissuta in una continua pratica, non c'è modo di escludere quello che generalmente chiamo io "vuoto"(ma anche "nulla" mi piace come parola^^).
In un commento sul blog dicevo di star frequentando un bar(lo chiamerò OsTB, sto sempre più rinunciando ad inventarmi nomi che chi mi conosce, o meglio, conosce il posto in cui vivo, non possa identificare abbastanza facilmente), dopo due settimane di assidua frequentazione e quindi essermi fatto oltremodo notare la mia presenza ossessiva lì dentro, credo(forse) di aver rinunciato alla preda(un ragazzo carino, lo classificherei nella classe media, ma si sa che la pelle non sta a guardare quanto a sentire), tanto più che è sempre stra-impegnato a servire al banco i clienti(è un posto esageratamente affollato, oltre ad essere piccolo) e quindi non ho avuto molte chance di avvicinarlo e attirarlo in un attimo "d'intimità"(non fuma neppure e quindi il momento "pausa-cicca" non era sfruttabile). Finora non si era fatto che lanciarsi sguardi, mentre io mostravo sempre più un grande imbarazzo alla sua presenza, se poi mi rivolgeva parola quasi cominciavo a balbettare(lo so, non è proprio da me); poi l'altro ieri sono stato con Claud, ragazza conosciuta tramite uno dei miei capi(è la sua amante), fino alla chiusura. Ho notato che non ci hanno fatto sloggiare, ma ci hanno aspettato, il personale ormai mi saluta amichevolmente anche se finora non credo sappiano il mio nome. Tutte cose di cui non m'importa granchè. Anche perché io volevo vedere se lui si fosse deciso ad avanzare qualcosa. Purtroppo delle ragazzine si sono intromesse(due rutti mal partoriti con l'aspirazione massima di diventare veline, ma solo dopo essere passate sotto un camion "carico speciale" per essere più belle), una in particolare, con pantaloni larghi, maglietta gialla da ginnastica a maniche lunghe e delle mutandine blu che spuntavano dal culo con disegnini bianchi, simil costume da bagno da bambina dell'asilo, ci ha provato con aria falsamente da ingenuotta con il MIO tipo!!! Non l'ho visto molto interessato, ma un po' accondiscendente… La cosa mi ha dato un po' di disgusto, la tipa era toppo stupida per destare una qualsiasi attenzione, anche da un etero! La scenetta era tipo con lei sul portapacchi e lui che la trasportava… squallido metodo per attirare la sua attenzione… Comunque dopo questa ho deciso di non farmi vedere per un po' (tipo fino a lunedì, o "addirittura" a mercoledì), d'altronde mi sta pur venendo il dubbio di aver preso un granchio, nonostante i suoi sguardi interessati. Eppoi mi devono ancora passare i canonici 4 mesi, che sia una mia convinzione o meno, credo avrò difficoltà finchè non sarà completato il solito ciclo. Devo dire che sono già alla fase in cui il sesso non mi manca e non è oggetto di mie discussioni o argomentazioni, se non addirittura speculazioni. Una domanda però rimane sempre: come sarà il prossimo? Voglio dire, dopo questi continui tentativi andati a male(notare: evito accuratamente di chiamarli fallimenti, definirli così me li farebbe pensare come ad un mio fallimento, cosa che, oltre a darmi un aria di supponenza e da presuntuoso, non è affatto così!), e le personalità disturbate finora incontrate, cosa cavolo mi capiterà ancora? Magari vado a finire come la sorella di Mulder che prima di mettersi con qualcuno lo vuole conoscere a fondo e uscirci assieme per un luuungo periodo(che poi è un concetto del tutto relativo, per me stare dietro ad uno per una settimana mi sembra già un luuungo periodo).
Oggi ho dato un esame per niente serio, una specie di corso informatico sul cercare argomenti, testi e autori filosofici. L'unica cosa faticosa è stata doversi alzare alle 8 e mezza del mattino, e mi toccherà farlo un'altra volta per andare a registrarlo; tanto meglio che non ce l'abbia registrato lì sul posto, perché mi ero scordato il libretto universitario, del quale non ho ancora accertato la presenza in appartamento… l'ho usato talmente spesso ultimamente…
Con Margot sembra sia nato un rapporto del tutto formale e quasi impersonale, lei fa finta che non ci sia nessun problema, più che altro che non abbia alcun problema con me, ma a me sembra talmente evidente che abbia qualcosa da ridirmi sulla mia condotta con lei. Cosa ho fatto? Come sempre nulla, probabilmente avrebbe voluto che la chiamassi più spesso per sentirmi dire che stava bene e/o aveva litigato con il suo ragazzo; o che programmassi qualche uscita assieme a lei per poi sentirmi dire che non poteva o che alle nove di sera sarebbe dovuta tornare a casa perché veniva il boy e/o che doveva rientrare presto perché ha da studiare per la tesi. Semplicemente non mi son fatto più sentire dopo che avevo mollato Gemini e lei deve averla vista come una mia mancanza d'attenzioni nei suoi confronti. La cosa non mi urta, anche perché dopo 3 anni che ci conosciamo dovrebbe saperlo benissimo che non sono il tipo che va a cercare le persone, e se ancora non l'ha capito sono cavoli suoi. Di certo ad essere cattivo potrei dire che ultimamente non avevo alcun interesse ad uscire con Margot, data la sua attuale condizione statica e noiosa: tipo che non vuole più andare in discoteca perché ci sono i ragazzini(cioè quelli che girano attorno alla mia età), anche se probabilmente il vero motivo è che l'ultima volta che ci siamo stati e avevamo bevuto "un po'" non è stata in grado di controllarsi. Mah, magari mi vede come un minatore di rapporti stabili, quando in realtà quando esco voglio solo che le persone si divertano e si sentano libere di seguire quello che hanno dentro. Ormai ho pure imparato a censurare la maggior parte dei miei giudizi, soprattutto quando ingenuamente mi vengono richiesti.
Ho voglia di tornare a Nordica, di fare la patente, di vivere in appartamento in compagnia di amici(ancora grazie per la disponibilità Mulder!), di tornare nella mia città natia con tutti i doni personali che ho ricevuto vivendo a BellaVista, con gli enormi cambiamenti che sono fioriti e sbocciati in questi quasi quattro anni di vita universitaria e lavorativa. Se mi guardo indietro e arrivo fino a questi giorni, sorrido, un sorriso di quelli semplici, non troppo compiaciuto, ma sereno, lieto(e quest'ultima parola va letta lentamente "lieto", così per capire veramente cosa intendo). Questo è un pensiero positivo che voglio portarmi sotto l'Albero di Natale.

Buon Natale!

 
 

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