giovedì 22 dicembre 2011
[...]Le persone omosessuali contribuiscono al pagamento dei contributi economici utilizzati per la gestione dell'apparato statale, esattamente al pari del resto della cittadinanza. I soldi versati, però, non torneranno a loro sottoforma di benefici. Infatti, le coppie gay non hanno accesso ai bandi di concorso per l'assegnazione degli alloggi popolari, non hanno diritto all'adozione di minori, sul luogo di lavoro non è loro concesso il permesso matrimoniale retribuito, poiché né il matrimonio né la convivenza sono riconosciute. Paradossalmente, in caso di morte delpartner, non è riconosciuto loro il permesso di assentarsi dal luogo di lavoro.
L'elenco delle disuguaglianze è lungo ma, per riassumerlo, possiamo
sostenere che non solo i soldi versati nelle casse dello stato non ritornano sotto forma di contributi, ma saranno utilizzati per alimentare un sistema discriminatorio che si ripercuote sull'omosessuale stesso.Con questi soldi, versati dai gay, lo stato paga il funzionamento dell'istituzione scolastica, finanzia la televisione e la radio pubblica, la comunità religiosa cattolica e tutte quelle istituzioni che pubblicizzano un modello di coppia e di vita eterosessuale, mentre, invece, presentano l'omosessualità come bestiale, perversa e contro-natura.
Gli omosessuali pagano le istituzioni di governo ed i loro funzionari, che
si renderanno attivi per fare in modo che questo sistema omofobo continui a replicarsi, contribuendo alla creazione di leggi che perpetuano e legittimano lo stato delle cose esistente.Alla luce di ciò, è possibile sostenere che in Italia vige un regime di aparthaid nei confronti della comunità gay e lesbica (la stessa discriminazione è valida anche per altre minoranze e per le coppie eterosessuali non sposate). Le persone omofile sono quotidianamente vittime di anatemi religiosi e secolari.
[...]In Italia il paradigma di riferimento è quello maschile, abbinato al mito
della virilità. Esso c'impregna fin dall'infanzia: nei fumetti troviamo Superman e Super Pippo, per incentivare l'acquisto dei settimanali
d'opinione si espongono in copertina donne svestite. In televisione
i personaggi di contorno sono donne semi-nude ed un po' stupidine. Finora nessun gioco a premi televisivo ha utilizzato come soubrette un uomo in tanga, nonostante i censimenti nazionali ci rivelano che la popolazione italiana è a predominanza femminile.Tutto ciò serve per alimentare un modello culturale e sociale dove l'uomo è il magister ludi, colui che svolge i giochi. E' il maschio eterossessuale (bianco) che detiene il potere e che deve essere soddisfatto. Questo modello lo ritroviamo nel concetto di famiglia nucleare imposto dalla società italiana. Esso è inteso come unità fondamentale della vita sociale
e della sua riproduzione, materiale ed ideologica, intorno al quale ruota
da secoli l'inquisizione verso quei soggetti che non ne condividono
i valori e che attuano comportamenti diversi dalle norme generali.
[...]Psicologi, criminologi, psichiatri, rappresentanti della chiesa cattolica
hanno cercato di interpretare l'omosessualità, ottenendo come risultato
un ulteriore accanimento contro i gay, spingendone alcuni fino al suicidio.
Nessuno di questi luminari era dichiaratamente omosessuale: esprimendo giudizi dalle conseguenze nefaste tentavano, e tentano, di interpretare una realtà che non gli appartiene.Non sto sostenendo che non è possibile studiare l'omosessualità se non si è gay, ma penso che studiare ed interpretare una cultura diversa da quella di appartenenza significa attuare uno sforzo di comprensione, che può portare a riflettere sulla propria cultura di provenienza.
[...]I comportamenti discriminatori e il trattamento di subalternità non sono
riservati esclusivamente agli omosessuali. Come sostenevo in precedenza, esso interessa anche le donne. Le battaglie condotte per il riconoscimento dei diritti delle donne sono, per molti tratti, simili alle lotte del movimento gay.
[...]La condizione di precarietà in cui si trovano costrette le coppie omosessuali, determinata dalla mancanza di un'adeguata legislazione a loro tutela, spinge i partner a vivere quotidianamente un rapporto di rispetto e di comprensione l'uno per l'altro. Se non esistesse un modello
maschilista predominante, questo comportamento dovrebbe riguardare anche la totalità delle coppie eterosessuali. E le donne vivrebbero affrancate dal ruolo subalterno che rivestono nella società italiana.
[...]Le persone gay incontrate per tradimento intendono il rapporto al di fuori della coppia cercato con premeditazione. Non rientra in questa categoria il sesso praticato con altri che nasce dalla casualità, che non coinvolge i sentimenti, o che è stato concordato all'interno della coppia stessa. Non è considerato tradimento perché la relazione con l'altro coinvolge solo il corpo, dissociato dalla mente. Il sesso è rappresentato come scambio di emozioni corporali temporanee. E' de-sacralizzato, depurato dai valori aggiunti dei significati sociali, culturali, religiosi. Il sesso assume la dimensione di attività fisica.
Tratto da "Le molteplici declinazioni dei comportamenti sessuali: La coppia gay nel panorama socio-culturale italiano" di Paolo Arienti perBrianza Popolare, 04 aprile 2004, link
Scientifico
Quindi chiudo il blog e mi sposterò da qualche altra parte.
Corazon en espana
Due giorni fa ho salutato Daimon, partito per lavorare in CorridOlè, il ritorno è a data da destinarsi, potrebbe essere fra due settimane come fra due mesi, ma spero di mancargli così tanto da accorciare la sua permanenza in quella bruttissima terra straniera. Ma porc! Perchè non mi può mettere in borsa con lui? Voglio andare anch'io in CorridOlè, chemmefrega se ci ha da suonare l'house tribale e non avrebbe tempo per darmi attenzioni! Io voglio il sole, la spiaggia, i cocktail'z, i corridolèani in costume, la Sangria(possibile che sia dovuta alla fusione di "Santa" "Allegria"? ecco nuovi spunti per Dan Brown: che la Sangria fosse la bevanda preferita di Gesù? certo si spiegherebbero tanti miracoli, tutti in preda all'ebrezza alcolica, sai quanti pesci e pani puoi moltiplicare?)! Mi ha detto che si è pure fatto la ricarica da venti euro per poterci sentire: qualcuno ha idea di quanto mi verrà a costare ricevere una sua chiamata? Meglio che vada a farmi una ricarica, prima di rimanere troppo a secco.
Adesso spero che se dico di esserne innamorato non mi cada una tragedia da capo a collo, perchè in questo blog succede solitamente così. Prima sbandiero ai quattro venti di aver trovato uno pseudo principe azzurro, di non essere mai stato così felice e bla bla, poi il giorno dopo mi ritrovo a smentire tutto ed avere i cocci della solita storia con uno stronzo... E se in Corridolè mi tradisse? e se calasse qualcosa di troppo e mi torna più bruciato di prima?
E se invece mi rimettessi a studiare?
Ce n'era bisogno
In realtà le mie considerazioni viaggiono più sui rapporti interpersonali e sul generale egoismo che permea ogni esistenza. Di come le persone facilmente riescano a sfuggire a se stesse, ma chiedono sempre una giustificazione all'altro, eppure è tanto facile pensare, e pure abbastanza ovvio, che ognuno se si comporta in una certa maniera deve avere i suoi "buoni" motivi. E d'altronde il "buono" è del tutto relativo, giusto? Mi interrogo su quanti di quelli attorno vedano innanzitutto il fatto che io sia omosessuale e non guardino con imparzialità il mio modo d'essere. Mi accorgo che con l'avanzare dell'asse temporale, il mio odio verso la Chiesa aumenta in maniera ad essa proporzionale. Passa il tempo, aumenta l'odio per la Chiesa.
Comincio pure a pensare seriamente di attentare alla vita del mio cane, il quale mi è stato "affidato" dai miei da venerdì, perchè loro, come di consueto, se ne sono andati a BardoVino a farsi le vacanze, mentre io mi vedo costretto a passare interamente da solo questi giorni. Quindi anche avessi voluto farmi una trasferta da Daimon non avrei potuto. E lui spesso e volentieri nei fine e nelle festività lo chiamano a lavorare, quindi non ci siamo potuti godere neppure un filino l'assenza dei miei. Gli amici, naturalmente son andati a farsi i cazzi loro, ma d'altronde come biasimarli? Non sono mica l'unico ad essere arrivato a 26 anni(ormai non aspetto neppure più il mio compleanno per assegnarmeli) rendendosi conto di avere un parchimetro al posto di una vita.
Per non parlare di quando comincio a comparare quello che uno fa e l'altro no, credo sia l'apoteosi della mediocrità, dell'essere patetico diventare un anima in pena che si auto compatisce: non lo sopporto! Deve essere colpa di mia madre, devo aver preso da lei. Ma quekl che è peggio è che non riesco a stare male, semmai m'incazzo come una iena e questo è dovuto all'orgoglio opassatomi da mio padre. Vorrei compatirmi, stare male e soffrire, ma sono talmente orgoglioso che non me lo permetto, così m'incazzo con me stesso e divento isterico perchè nonostante la mia autocoscienza super-sviluppata, anzi a causa di essa, ho un tale controllo che non riesco a sfogarmi spontaneamente. Così mi guardo Desperate Housewife, mi metto a lacrimare per una stronzata, mi accorgo della cosa, allora mi sforzo di sfruttare il momento per liberarmi in un pianto, ma trovando la cosa ridicola, mi viene mezzo da ridere, mezzo cerco di continuare a sfogarmi e per il resto torna la mia nevrosi per il punto primo, cioè che non riesco ad essere spontaneo e m'incazzo. Sono isterico, ed è strano che non abbia ancora sviluppato delle personalità multiple.
E guardate bene, che la mia non spontaneità e il mio controllo non mi rendono una persona falsa, poichè la mia avanzata dissimulazione di me stesso è tale da rendermi empatico: quel che è peggio, rifletto le cose che mi arrivano. Non sempre, sia ben chiaro, ma spesso son impossessato da emozioni e di conseguenza pensieri che non sono miei. Saranno cose appartenenti all'adolescenza, ma spesso mi comporto come ci si aspetta che io faccia e la cosa peggiore è che in questi casi me ne rendo conto solo dopo essermi allontanato dalla situazione(e quindi non vale più e non posso ritrattare senza incorrere nell'incongruente immagine che gli altri hanno del sottoscritto).
In molti però mi reputano una bella persona, e non riesco proprio a capirle, oltretutto pensano sempre che io sia preso per i fondellli dagli altri, sfruttato in qualche modo da qualcuno. La cosa divertente è che ognuno di loro impersonifica nell'altro questo qualcuno. Se dovessi prendere in considerazione quello che ognuno dice io dovrei starmene per i cazzi miei e smetterla di fare il pirla, che forse poi è quello che mi rende una bella persona...
Classe
Frasi Random dal Diario del 2001
"Che sia che sia diciamo così che sia, come possiamo dire, non vorrei essere retorico..." -Insegnante d'Italiano-
"Diaciamo così, diciamo diremo..." -Insegnante d'Italiano 2-
"Il DOLORE psicologico non esiste, esiste solo la PAURA"
"[...] - Perchè? - ripete Naoko guardando fisso la terra ai suoi piedi. -A capire che se uno si rilassa si sente più leggero ci arrivo anch'io. Ma non capisci quanto è assurdo dirmi una cosa del genere? E sai perchè? Se io provassi a rilassarmi, andrei a pezzi. Ho sempre vissuto così, da tanto tanto tempo, e anche adesso è l'unico modo in cui posso vivere. Se una sola volta mi lasciassi andare, non potrei più tornare indietro. E se andassi a pezzi, il vento mi spazzerebbe via. Perchè non lo capisci? Come pensi di potermi aiutare se non riesci a capire questo?- " -Haruki Murakami, Tokio Blues-
Saint Seya part II
"Un Cavaliere della Speranza deve essere innanzitutto un essere umano che ha degli ideali, le prime su tutte la giustizia e la vita. I Cavalieri della Speranza non si arrendono alle difficoltà e impossibilità, continuano a rialzarsi e combattere, è come se le loro vite fossero poesie di gioia e luci di speranza.
Ma il punto focale del Cavaliere della Speranza è l'amore - e per amore un uomo può diventare infinitamente tenero o infinitamente forte. Questo è l'amore, il magnifico potere che possiede l'uomo! La forza dell'amore che nasce dalla vita e che è invincibile! -
Un Cavaliere della Speranza dovrebbe dire queste parole quando paragona la propria vita con quella dei normali ragazzi: - Passare le giornate a sfilare per strada o nelle discoteche solo per mostrare la pettinatura alla moda... far tutto alla leggera perchè questa è la moda... e deridere o chiamare fesso chi invece si impegna... sarebbe questo il modo migliore di trascorrere la giovinezza? A me sembra che questo continuo correre da una moda all'altra, senza nulla che ti resti in mano, significhi consumare la gioventù. Ma noi siamo diversi... Noi viviamo con l'eternità, non con le mode passeggere! Voglio vivere dando fondo a tutte le mie energie! E' vero che spesso sono ferito... ma ogni ferita guarisce! E ogni ferita è un esperienza nuova che s'accumula sul mio cuore! -"
Saint Seya
In realtà il motivo per cui scrivo un post oggi è il fatto di aver visto il nuovo film animato dei Cavalieri dello Zodiaco. Avete presente quel cartone? Sembra abbiano intenzione di fare una nuova serie (oltre già a quella recente dei capitoli di Ades) e questo film ne è l'introduzione. Per spiegare il mio interesse nei confronti di questa serie vi dico che se mai vi interrogaste da dove attinge il mio pensiero le idee di etica e morale, da dove nasce la mia propensione a certi sentimentalismi, la mia cocciutaggine, lo strano modo di vivere le amicizie e le emozioni, il mio strano individualismo e "altruismo", la mia "bontà" e la mia "cattiveria", insomma da cosa sono stato profondamente influenzato nella mia educazione, la risposta è tutta riposta nei Cavalieri dello Zodiaco. E per cortesia, cercate di andare oltre le lucine colorate prodotte dai vari fulmini di Pegasus. No, questo cartone non parla di combattimenti e di una dea da salvare, e neppure di massacrarsi a vicenda per decidere chi è il più forte(infatti i cinque tizi protagonisti finiscono sempre per prenderle e solo per miracolo riescono a vincere); invece parla dell'essere umano, del suo senso esistenziale, del concetto di polis esteso all'umanità intera. Ah! Vorrei tanto stare a spiegare tutto quello che sta sotto ai Cavalieri dello Zodiaco e un giorno, me lo son promesso da anni, voglio farci un saggio, una tesi, insomma qualunque cosa ne esca, per spiegare tutta la ricchezza di questo cartone/fumetto, chè in realtà spiegherebbe moltissimo del sottoscritto, comunicherebbe fondamentalmente molto del mio spirito(o coscienza, o anima, chiamatela come vi pare). D'altronde è proprio per questo che scrivo, comunicare me stesso: parafrasando quello che disse Seya(akaPegasus) "anche se il mio destino è quello di scomparire, anche se fosse solo con una piccola traccia, io imprimerò la mia presenza in questo mondo. Quella sarà stata la prova della mia volontà di vivere in questo universo, la prova della mia esisteza".(ripeto che questa è una parafrasi, lui la dice molto meglio e con, appunto, altre parole... questo inoltre dimostra quanto ancora io non sia pronto per fare una disamina esaustiva di ciò che sono i Cavalieri delo Zodiaco... )
Lo ammetto, adoro i Cavalieri dello Zodiaco!
Tanto è uguale...
Per la politica, non è che contavo vincesse qualcuno in particolare, che come dici tu è appunto uguale, ma il fatto che ad esempio qui in Nordica una grossa fetta abbia votato la lega mi raggela il sangue, perchè vuol pure dire che molta gente è "un pò" chiusa di mente, e tu dirai "chissenefrega" e infatti anch'io sono del tuo stesso avviso(mai fregato nulla di cosa gli altri pensassero, basta che non mi rompessero i cojons), però con il fatto che sono "dell'altra sponda" e pure orgoglioso a prescindere(di me stesso e di ciò che sono, quindi aldilà della tendenza sessuale), il fatto che esistano persone che mi potrebbero discriminare e che magari vengano pure legittimate a fare ciò, mi fa incazzare come una iena! Perchè, se almeno prima potevo "sognare" o "sperare" in un futuro nel quale io, da persona innamorata, potessi andarmene in giro anche semplicemente, per dire una stronzata, mano a mano con il mio partner, oppure scambiarmi anche un bacetto con lo stesso in un bar o in un qualsivoglia luogo pubblico, ora ho chiaro che non si farà manco dei piccoli passi in quella direzione e che anzi si sta tornando(esagero?^^) indietro ai tempi del fascismo!(cioè... voglio dire... con il nano malefico, oltre a Bossi, c'è Fini e la Mussolini... non è che sia proprio una bellissima compagnia...)
Searching for a Nation
martedì 20 dicembre 2011
In... degenza
3 palle!
Alle tre del mattino mi sveglio con dolori lancinanti nel basso ventre. Constato un gonfiore sul pube, se alzo leggermente lo scroto mi compare una palla grande quasi quato i miei due testicoli! Paranoia! Cazzo succede?
Rimango seduto nel letto,aspetto speranzoso che tutto si sistemi da solo. Dormire è impossibile per il fastidio, poi i pensieri volano sulla possibile diagnosi: tumore non controllato per anni, esploso in poche ore, destinato a crepare perchè son stato un ingenuo irresponsabile. Dopo un ora e mezza, mi faccio il bidè, sveglio i miei e mi faccio portare in ospedale.
Mentre mi sognavo chemio e visite sul letto dell'infermo da parte di amici e parenti, constato di essere un "verde", cioè, neanche un "giallo", ma un miserrimo "verde". Ti dico che ci ho un palloncino con 5cm di diametro vicino ai testicoli e tu mi metti tra i "verdi"? Mi vedo passare davanti mille persone, che evidentemente, più furbescamente, son riusciti a raccontarla meglio del sottoscritto.
Dopo due ore entro.
Dopo 5 minuti esco.
Un ernia inguinale, la medica mi ha fatto abbassare le braghe(no, guardi... è che fa freddo...) e con un dito mi ha ributtato dentro la pallina nelle viscere. Vi evito di andare a guardare cosa sia un ernia inguinale(ci sono immagini aberranti) dicendovi che è l'intenstino che trova un buco tra i vari organi per uscirsene a zonzo sotto di lui.
Martedì vado a farmi una visita chirurgica e poi l'operazione.
Giorni fa...
"Nei pochi momenti di lontananza, dove il mondo in cui vivo quotidianamente mi sembra il terzo mondo per l'Occidente(un mito, uno spettro del purgatorio, l'uomo nero dei bambini), riesco a trovare lo spazio necessario alla testa per mettermi a scrivere. Questa mattina, messo piede fuori di casa, ho realizzato di essere preda facile di sentimenti quali la paura, il panico e l'oppressione. Devo vedermela con il tempo che passa, non mi è possibile stare fermo poichè non vi è pausa in esso.
Sono immerso nel dovrei fare senza direttive, una barca impazzita che ha perso la buissola e non sa se si sta allontanando o avvicinando al porto, anch'esso ignoto e sconosciuto. E il tempo son le onde, sirene incantatrici, mi portano verso gli scogli rocciosi, ineluttabili, sempre più dannosi e perfidi."
Pieno risultato di mancanza di letture decenti negli ultimi cinque anni, mi ritrovo ad esprimermi con un lessico d'accattone. Avrei dovuto fermarmi al dire che sto male, ma ho voluto strafare, straforando l'indecenza.
Oggi è Pasqua, pranzo con parenti tutti e abbuffata in grande stile con due antipasti, quattro primi, quattro secondi, e due dolci. Iniziato a mezzogiorno, abbiamo finito alle tre e mezza, manco fosse il pasto matrimoniale. L'unica cosa mancante era l'alcool, ridotto a due misere bottiglie di vino, disputate con lo zio aquisito prete(sì, ho uno zio aquisito prete, non è un vero zio, ma c'è pressochè ad ogni domenica, vessillo incrollabile, viene solitamente deriso e canzonato in simpatia... e a mia nonna non gli piace il Papa e in generale è anti-clericale, alle elezioni voterà l'arcobaleno...). A differenza di molti, queste riunioni famigliari a me son sempre piaciute. Solo da qualche anno hanno cominciato ad innescare in me una certa tristezza. Il motivo è subito detto: tutti a tavola sono accompagnati dal rispettivo partner. Tranne ovviamente il sottoscritto. Il partner ce l'avrei(è Daimon per chi se lo fosse dimenticato), ma non è mai stato invitato. Forse dovrei sentirla più una questione di tempo e non qualcosa legato alla mia condizione di omosessuale. In molti, cioè a chi si può permettere di vivere l'amore in maniera spensierata, senza il sentore di infrangere qualche tabù, libero di tenere la mano a qualcuno in pubblico senza attirare particolare attenzione, questi pranzi, questi avvenimenti famigliari sono visti quasi con stizza. Io invece li invidio, e non tanto per le famiglie o per ciò che può voler dire portare il proprio partner a queste reunion, ma perchè hanno la possibilità di andarci con o senza, di lamentrsi della pressione da sopportare andando a farsi osservare dalla famiglia di lui/lei. Io ci devo andare senza, come se il rapporto con il mio ragazzo fosse di serie B, come se il mio amore lo fosse. E a me sta cosa mi rattrista.
Lo dice uno che si commuove ancora quando vede La Bella Addormentata Nel Bosco, e gli vien da piangere quando lei parla del Principe Azzuro. Forse perchè in fondo, nonostante tutto il mondo qua da me, credo ancora nelle favole e nei lieti fine. So di crederci e probabilmente, allo stesso, so di essi essere una sciocca, fanciulla e immatura illusione.
Omosessuali ipocriti
Chiuso il preambolo sulla mia vita privata, andrei a parlare di qualcosa di completamente inutile, ma che mi ha solleticato il diniego. Tale Tatangelo. No, non è l'ennesimo post critico nei confronti della cantante, al solito mi è più facile fare lo stoico e dire il contrario degli altri. Anche perchè quando in tanti pensano la stessa cosa, ho la sensazione, quasi la certezza, che dicano qualcosa di sbagliato.
Molti omosessuali nella blogosfera si sono indignati per l'opulenza spropositata di luoghi comuni sugli omosessuali di tale canzone sanremese(simile alla diarrea di immondizie presenti nel napoletano), fermandosi a parafrasare, analizzare e a contarne la metratura pur di dimostrare la loro "intolleranza zero", il loro orgoglio ferito di checche sfrante e incomprese, dalla società e dai media che li vuole esattamente come loro non vogliono ammettere di ricalcare in molti frangenti. Pensano sia una congiuria personale e architettata apposta contro di loro, questa canzone della Tatangelo, che faccia perdurare la credenza dei vari chlichè messi in testa nella società da qualche diavolo. O che sia la dimostrazione dell'arretratezza della cultura italiana.
Ho ascoltato la canzone, ma a parti il farmi cacare di per sè(d'altronde non mi aspettavo il contrario, la cantante mi faceva schifo prima quanto ora), il messaggio che ne ricevo, molto semplicemente, non è che i froci sono animali da proteggere perchè più deboli, ma il desiderio da parte dell'amico frocio(e se volete, per il "potere universale della musica di massa" del genere omosessuale) di vivere il proprio amore senza la carogna dei pregiudizi, della paura e dell'odio della gente(anche omosessuale, che crede che i rapporti non sono fatti per durare e che le dark room e le orgette siano un naturale bisogno dell'uomo da soddisfare) sulle spalle. Che altro? Ci siamo scandalizzati per l'aver menzionato che molti uomini si truccano? Io per primo credevo la cosa "impossibile", poi sono andato a NataleSpritz e ho fatto un giretto all'Anima... non tutti, ma certamente qualcuno si truccava, come non tutti, ma sicuramente qualcuno, aveva la voce stridula e le movenze da "donnina". E son questi comportamenti da condannare? Riguardo a ciò: io penso proprio di no. Come il vestirsi, l'accento e quant'altro, anche gli atteggiamenti e il modulare della nostra voce, sono canali di comunicazione, di espressione, e non capisco chi cazzo sono io per dire a qualcuno "no, guarda, così non vai bene", che poi voglio proprio vedere quanti omosessuali ci sono che non si son messi a ballare o a canticchiare nella testa esaltati le canzoni della Carrà, della Aretha o della Britney! Magari lo facciamo perchè manovrati da un modello sociale che ci porta a riconoscerci in cose superficiali, stupide e sciocche, ma voglio dire: chissenefrega! Sono in bagno con la radio accesa e quando mi parte l'ultima della Rihanna mi parte in simultanea la mossetta? E allora!? La mia individualità ne rimane profondamente segnata e ciò che sono davvero è perso per sempre? Ma per cortesia!
Invece di soffermarci a criticare le quattro cazzate dette da una cantante italiana(che poi, quante canzoni sono del tutto fuorvianti nel descrivere cos'è quel bel sentimento che è l'amore e il rapporto di coppia? quanti film? vogliamo parlare di Battisti? Zero? Mina? Bertè? hanno fatto solo canzoni serie loro... ma và, và!) apriamo gli occhi e facciamo qualcosa contro(sì, ho detto contro) un'associazione che si arroga il diritto di rappresentarci e vuole legare la mia omosessualità ad ambienti come saune a scopo sessuale orgiastico e disco dalla morfologia più simile, anche dal punto di vista dell'enterteinment, ad un night frequentato da puttanoni, maniaci e vecchiacci repressi!
P.S.= mi sa che con 'sto post ho dimostrato di avere un pò di acidità arretrata da sfogare
Brulicante
Nelle settimane lontano dal blog ho vissuto un pieno periodo di stress, tra litigate senza senso con mia madre, ad atti isterici con Daimon(poverino, fortunatamente riesce a prendermi dal verso giusto, ed è una dote assai particolare, poichè giusto quattro amici e dopo anni di frequentazione assidua e per alcuni dovuta a giacenza sotto lo stesso tetto, hanno imparato a nullificare la mia voce riducendola a un basso ronzio... o almeno spero per loro...), a visioni mistiche e apocalittiche, sbalzi d'umore, d'amore e d'odio.
Ricapitolando: scriverò un curriculum super-potenziato per trovare un lavoro, quindi scappare di casa e ritrovarmi l'indipendenza perduta; d'altro canto ora mi aspetta visite mirate a BellaVista per discutere il mio piano di studi e la tesi, per cui, fortunatamente, ho trovato già il professore, anche se il tale non lo sospetta ancora. A proposito di piano di studi mi sono accorto che non mi manca un ultimo esame ma, porca troia, due esami, quello di italiano e uno farsa, ovvero a mia scelta, facile per il quale posso fare a meno di studiare seriamente. E finalmente otterò la libertà d'incagionarmi in una vita qualunque, ripetitiva, fatta di lavoro e una posizione sociale normale di massa! Non vedo l'ora!
Boccioli Primaverili
Con Daimon fila abbastanza liscio, siamo in un periodo un pò incerto per entrambi e quindi non siamo propriamente propensi a cinguettare e a soffermarci sulla nostra relazione. Da poco ha chiuso con la banca alcuni problemi di gestione finanziaria e si trova con il conto prosciugato e il culo a terra. Nella pratica, non ha più un becco di quattrino e per uno che non ha un lavoro fisso è qualcosa di problematico, sopratutto se devi pagare regolarmente un affitto e magari ti arrivano pure dei conguagli e la bolletta della Telecom. Il suo problema è che si fa prendere dal panico e da lì è una continua discesa vorticosa nel pessimismo e io, in periodo esami, non sono affatto in grado di tenermi calmo, ma sopratutto di accollarmi(moralmente) i problemi dell'altro e quindi solitamente tendo a girargli le spalle: non si dovrebbe, ma porca zozza devo concludere sta cavolo di università e se non ho l'animo predisposto allo studio, non riuscirò a passare alcun esame (e me ne mancano solo 3 fottuttissimi!). Da metà Febbraio è comunque deciso che riprendo a lavorare, qui in famiglia non si può proprio. Avevo sperato che il mio ritorno al nido, mi desse quell'ambiente calmo e rilassato che tutti i giovani "mammoni" vanno tanto a sbandierare, ma sinceramente qui da noi non è esattamente così. Alla fine il mio impegno universitario da quando stavo a BellaVista non è cambiato: sia ben chiaro che non mi pento della scelta fatta! Stare ancora in quella città era deteriorante per il mio animo e la mia persona, rimanerci sarebbe stato un suicidio!
E intanto che io ho fatto questa scelta, Daimon sta pensando di andarsene dall'Italy per farsi una stagione in TuttaBirra... non è lontanissimo, ma nenanche qui a due passi. D'altronde lo capisco e io ho deciso che se sta primavera si va a votare e esce vincitore quel nano schifoso col cerone sulla faccia, io faggio i bagagli e mi trasferisco a TuttaBirra. Inizialmente farò il gelataio, giusto per masticare nuovamente la lingua, poi il grande passo verso altri ruoli lavorativi più gratificanti! Voi che fate? Prenoto un autobus così ci costa meno il biglietto? Oppure tutti in treno per uno sconto comitiva?
Italia.it
Tanto per cominciare
E Buon Natale!!
Clikka per il link alla pagina
Ovviamente per chi non ci ha voglia di leggersi la versione integrale, ripropongo la parte più rappresentativa:
"but you know ke day is today? k is a month we are together! ke beautiful love strategies are happy .. k then the gift I have done is amazing .. simple and wonderful cm .. you .. thanks tato .. now you my greetings anke xkè we super delay and the dylan ahead .."
Risposta-Post
Insomma, riassumendo, crisi superata e io mi rivelo sempre più il maschio della situazione... mi starò riportando sfiga da solo?
Nei tuoi occhi
Sabato, una settimana prima di Natale e senza prenotazione: trovare posto sembra un'azzardo, ma a noi piace anche così, senza progettare troppo, lasciare un pò al caso e adattarci alla situazione. Inizialmente non lo vedo molto convinto, ci fermiamo al bar vicino a casa, mette i soliti cinque euro nelle macchinette e, nonostante lo stato ansioso in cui cade sempre il suo ragazzo quando vede le malefiche slot-machine mangia soldi, riesce a guadagnarcene venti. L'umore è allegro e quando prendo le chiavi della macchina e mi metto alla guida della Panda di mia mamma, lui non è troppo preoccupato e sembra quasi convinto della mia guida "sicura". Allacciamo le cinture e partiamo.
Troviamo parcheggio davanti ad un negozio e sotto il cartello "Passo Carrabile" interrogandoci se sia valido sempre o faccia eccezione l'orario di chiusura serale: io son convinto di no, ma tant'è che l'abbiamo fregato ad un altra coppia e uscire dal finto parcheggio sarebbe stato inopportuno, oltre a costringermi a chissà quale strana manovra per far passare l'altro e permettermi di andarmene.
Data la mia fissa per i bar "decenti", c'incamminiamo per più di un quarto d'ora per passare in rassegna i possibili posti papabili. Dei tre in programma, i primi due li troviamo chiusi, al terzo, oltre all'alcol, ci aspetta la pantomima di un allegro ragazzo ubriaco, con scarse doti canore, intento ad una rassegna quasi completa delle canzoni anni '60-'70 più usate nei film(Aretha Franklin, Beattles e credo l'intera colonna sonora dei Blues Brothers...). Il tipo ci fa pure una serenata e così ci sembra la serata ideale per noi due. Daimon è felice e c'è qualcosa nel suo sorridere e nei suoi sguardi che non riesco bene a spiegare, ma in quelle volte è come se, per qualche attimo, io vedessi con i suoi occhi e con il suo stato d'animo, un mondo nuovo e con delle sorprese. Così, quello che a me nella norma mi parrebbe una presenza molesta e un rumore fastidioso, tramite lui, con rara ingenuità e semplicità, diventa una esternazione festosa di una persona felice. E vedo le cose per come stanno, senza l'etichetta del luogo o della situazione che t'imporrebbe un certo comportamento o un certo ruolo. Perchè lui, indubbiamente, vede le cose in maniera diversa da me, più naturale e istintiva della mia, senza quel groviglio di "ma" e "se". Poi succede che ci guardiamo negli occhi e nel suo perlustrare si ferma per sorriddermi a lungo e mi accorgo di ciò che prova nei miei confronti. E così mi riempio di quel sentimento chiamato amore realizzato.
Cambiamo bar dopo il terzo bicchiere, ma solo al sesto decidiamo sia giunto il momento di cenare. Ci dannno venti minuti per il tavolo e scegliamo di fare una capatina all'unico bar gay di NordicaCity. Entriamo e una voce saluta Daimon. Lui si volta pietrificato. "Ehi, Daimon, che ci fai qui?", ma sopratutto come spiegare ad un tuo compaesano delle valli di essere entrato casualmente in un bar gay-frendly accompagnato da un altro uomo che tieni per mano e che hai appena finito di chiamare "amore" senza per forza sembrare una frocia? Speri al massimo che il tipo in questione sia gay pure lui, oppure rispondi al saluto con un altra domanda e intanto affermi di essere una checca da sempre e mi presenti come il tuo ragazzo. Daimon ha optato per la seconda, e la speranza poi si è trasformata in realtà. Ci siamo fermati così a bere qualcosina assieme al suo vecchio amico ritrovato, e tra una chiacchiera e l'altra Daimon si è mostrato particolarmente tenero e desideroso di baci. A cena, con qualche bicchierino in più, mi ha confidato, anche se non lo vuol dar a vedere, di essere molto geloso del suo Aluchino... e l'ego, s'impenna! A chi non piace sentirsi desiderato dal proprio partner?
Nel nostro piccolo tavolo, stipati vicini ad altre mille coppie, mi sembrava di avere tutto il mondo fuori come ai margini di una palla di vetro, in cui la scena centrale stavamo io e lui, con la luce liquida nei suoi occhi a romantizzare tutto il phatos dei nostri gesti e delle nostre parole. Tiamo, ichliebedich, vuoisposarmi?
Lo farei, davvero.
Mannagg.. er test!
1. Chi o cosa ti ha spinto a creare un blog?
Il mio super-ego se non il fatto di poter risparmiare sul costo dei diari cartacei, scrivevo già da prima e come un pazzo sbandieravo il mio "diario pubblico" a destra e a manca, non vi era nulla di segreto perchè, causa sempre il mio super-ego(super come super-man, la psicologia qui non c'entra una mazza), ero e sono convinto e orgoglioso di tutto ciò che sono e faccio.
2. Il tuo primo post?
Risale al primo giorno di appostamento a BellaVista, avevo appena finito di traslocare e... più che altro si è trattato di una trascrizione da carta a web, poichè internet al tempo lo avevo soltanto a Nordica o all'Università, ciò vuol dire che son passati sei anni da che tengo un blog(ricordo che er i primi anni la piattaforma che usavo era supereva... il link comunque lo trovate qui affianco).
3. Il post di cui ti vergogni di più?
Non conosco la vergogna.
4. Post di cui sei più fiero?
Quelli più vecchi perchè dimenticandomeli e rileggendoli solitamente esclamo "Cavoli! Ma l'ho scritta io sta roba? Sticà!"
5. Per quanto pensi che continuerai a scrivere sul tuo blog?
Finchè ho una tastiera, un monitor e un collegamento ad internet e finchè avrò qualcosa da dire... a tal proposito, ho il sospetto di aver mollato un pò la presa del blog perchè mi va tutto relativamente bene e scrivere post romanticoni dopo un pò mi dà noia e cadrei molto probabilmente nella ripetitività.
Quindi passiamo a delle brevissime news: ho fatto il test hiv e sono risultato... rullo di tamburi.... negativo; Daimon l'altra sera voleva rompere con il sottoscritto perchè da quando mi conosce ha un pò mollato il lavoro, si sta prendendo male di me e questo lo ha mandato in crisi, perchè gli mette confusione nelle sue priorità..... crisi superata brillantemente dopo due ore in cu gli dicevo "va bene, prenditi una pausa di due mesi, poi mi chiami e mi fai sapere" alla qual proposta lui ha risposto "ma no, basta che ci vediamo un pò meno, tipo una volta a settimana... ti amo e sei importantissimo per me"(in realtà voleva che lo mollassi io perchè lui non ci riesce....); mi son svenato e ho fatto un ulteriore upgrade al mio computer passando a un dual core 5600 dell'AMD; il sito per cui scrivevo recensioni di videogiochi ha misteriosamente chiuso; da marzo mi metto a cercare un lavoro full-time e se tutto va bene andrò a vivere a Nordica, o vicinanze, con Daimon; tra poco festeggio un anno con Daimon!!!
Povere mucche
Sul tram ho assistito a una conversazione tra una ragazza ben oltre i trenta, ma ancora piacente, e un controllore provolone. Inizialmente sembrava un inutile scambio di "come stai?" "tutto bene", poi si è aggiunta la questione "catena del latte". Quali particolari e interessanti risvolti può avere una disamina della "catena del latte"? Incredibilmente molti, pure giungere a una denuncia sociale!
La ragazza ha esposto, a mò di discussione di laurea, il complicato lavoro di recupero del latte: prendono una mucca, la inseminano, quando partorisce gli portano via immediatamente il piccolo e il latte della madre viene estratto e rubato all'animale. Appena finito il periodo di allattamento(o poco prima), la mucca viene messa incinta di nuovo per continuare la produzione di latte, poi le verrà tolto nuovamente il vitellino appena nato e così via finchè non muore. Con questo processo, la mucca, riduce il suo ciclo vitale da 20 anni a soli 5 anni.
Pensate a quanto latte viene usato ogni giorno e in quanti prodotti esso viene utilizzato; ora pensate a quante mucche vengono sottoposte allo stesso trattamento e a quanti vitelli vengono strappati dalle cure delle proprie madri... pensate allo sfruttamento delle mucche...
Io non mi tenevo più dalle risate.
Zuccheroso
Il primo punto l'ho risolto rapidamente: qualche mese fa, nel nostro solito giro a Nordica, si era incollato davanti al videogame dei Transformers e non essendo lui tipo da "rose e boxer" (qualche romanticone potrebbe trovarli regali adatti, ma se succedesse a me tirerei fiori, mutande e pacchetto al donatore), mi sembrava il pensiero più appropriato. Inoltre c'era l'usato versione PS3 a soli X0.00 €! (no, non lo dico il prezzo!)
Per la torta mi sono rifatto alla versione povera del tiramisù: 3 rossi d'uovo, 150gr di burro, 200gr di zucchero, gli Oro Saiwa e del caffè. La preparazione è molto semplice. Si sbattono i rossi d'uovo assieme allo zucchero fino a che non si formano le bollicine (ve ne accorgerete lasciandolo riposare un attimo), poi ci si aggiunge il burro caldo (ma non sciolto completamente) e li si amalgama per bene.
Infine preparare una moka di caffè, lasciarlo raffreddare e inzupparci i biscotti. A quel punto procedere a strati nella pirofila cominciando dagli oro saiwa. All'ultimo strato di crema è possibile spruzzarci sopra un legger strato di cacao amaro. Mettere in frigo e aspettare il consolidamento del tutto.
Mi è riuscito tutto: del regalo è stato contento ed ha apprezzato molto pure il biglietto in cui lo equiparavo ad un principino e gli ricordavo quanto fossi felice di averlo accanto; la torta è venuta un pò troppo zuccherosa, ma non ne è rimasta comunque neanche una fetta.
A detta di lui è il primo anno che si sente felice di festeggiarlo, e per l'intera giornata si è stupito di come questa volta tutti i suoi parenti si siano ricordati del suo compleanno. E a proposito di questi, ho incontrato dal vivo un'altro componente della famiglia, oltre alla sorella lesbica. Parlo della zia, e non di quella aquisita, ma bensì della sorella della sua vera madre. È stato un pò come fare le presentazioni ufficiali, dove Daimon mi ha stretto le spalle con quelle mani enormi e ha esclamato "Ecco questo è Alucard, il mio ragazzo!". Io arrossito totale, la sua semplicità è disarmante per me. "Cos'hai amore? Sei rosso come un pomodorino!" ... "No, è che fa caldo", in motagna a 1100 metri di quota, in autunno inoltrao e con le finestre aperte per cambiare l'aria delle canne della sera prima... Non ho biascicato più parola, tranne qualche monosillabo per confermare di respirare, poi siamo stati pure invitati a mangiare a casa di lei, un giorno. Credo sia stato più un invito di cortesia, ma trovo comunque gentile almeno il pensiero.
Ora voglio chiedergli l'anello di fidanzamento: che dopo anni di fiaschi e fiaschetti abbia finalmente trovato la botte buona?