Io c'ero...
mercoledì 28 gennaio 2009
domenica 25 gennaio 2009
All in One
Devo scrivere, è terapeutico e sopratutto utile alla mia salute mentale. Già, perchè ieri a Verona, mentre io e Alessandra aspettavamo il treno del ritorno, ho avuto un crollo emotivo. Così, inspiegabilmente ho cominciato ad avere il respiro affannoso, le palpitazioni, un attacco di panico vero e proprio con l'aggiunta di pianto incontrollabile. In mezzo alla stazione sono scoppiato in lacrime tremante. Certo non sto passando un periodo molto felice in effetti, si aggiunga poi che il mio carattere tende a reprimere i problemi e a prendere in scarsa considerazione le cose brutte che mi capitano (perchè c'è sempre di peggio e chi sta peggio di me), ad evitare di lasciarmi andare alla disperazione e ad un pianto liberatorio. Mettiamo conto poi che il mio ragazzo ha un tumore ai polmoni, che ho "mollato" il mio migliore amico storico e che manca poco meno di due mesi alla mia laurea e il quadro è completo. Ora vediamo, da cosa comincio a spiegare?
Eravamo rimasti che io e Simone ci siamo lasciati: nel fine settimana viene a farmi visita a casa mia... abbiamo parlato e sopratutto era palpabile il sentimento che per entrambi non si era affatto esaurito. Così siamo rimasti a chiamarci ancora amore, ad abbracciarci e a baciarci, anche se ormai sono consapevole che con lui un futuro non c'è. E così già da ora mi vedo guardare intorno per scorgere un nuovo "lui", che stavolta deve essere senza troppe complicazioni come invece è stato finora. Simone non è più mio, non è più nei miei progetti e questo dovrebbe liberarmi da ansie e sofferenze. Razionalmente mi dico che è così.
L'ultima volta che ho sentito Davide era la fine di Ottobre, in una mail in cui si diceva che eravamo cambiati e che lui era stufo di uscire con il rischio ogni volta di finire in una discussione. Da quella mail non ci si è più visti. Poi uno sterile messaggio al primo dell'anno "Oh comunque buon anno eh..." a cui è seguito un "A buon anno anche a te". Infine un messaggio lasciato su Facebook "Ehi, sei ancora vivo? Confermata la alurea in Marzo?", non me la sono sentita di fare finta di niente, di passare sopra al fatto che "gli amici si vedono nel bisogno" e loro non c'erano stati affatto, anzi mi hanno allontanato e quando era possibile pure ferito. No, io non posso, non credo fosse il caso di parlare ancora della mia laurea con lui o con loro. No. E ricevere di ritorno ancora delle minacce di non convocazione al matrimonio, alla sua laurea, alla nascita del figlio e all'inaugurazione della prima casa. Quale assurdità poi dare colpa alla natura umana, quando le cose potevano andare diversamente e cercare ancora di far sentire l'altro nel torto, perchè non si ha avuto il coraggio prima... Davide è convinto che siccome reputa la sua vita puerile e insignificante, anche le vite degli altri lo siano. Forse non riuscirà mai a vivere e rimarrà intrappolato nella mediocrità che si è costruito da solo, eppure gli basterebbe così poco per sfondare quel muricciolo di convenzioni e quant'altro.
Venerdì sono stato proprio male, ma che qualcosa non andasse se n'era visto l'avvisaglia già quando la sera prima, al karaoke e con in mano l'ennesimo cuba, sentendo una stupida canzone d'amore ho cominciato a piangere in mezzo al locale: se ne sono accorti tutti. E mentre Valentina, la coinquilina di Alessandra, mi abbracciava, io le dicevo che l'amore è una merda.
No, a Carlo le cose non vanno bene, è ora di dirselo che le cose così non vanno affatto bene.
Eravamo rimasti che io e Simone ci siamo lasciati: nel fine settimana viene a farmi visita a casa mia... abbiamo parlato e sopratutto era palpabile il sentimento che per entrambi non si era affatto esaurito. Così siamo rimasti a chiamarci ancora amore, ad abbracciarci e a baciarci, anche se ormai sono consapevole che con lui un futuro non c'è. E così già da ora mi vedo guardare intorno per scorgere un nuovo "lui", che stavolta deve essere senza troppe complicazioni come invece è stato finora. Simone non è più mio, non è più nei miei progetti e questo dovrebbe liberarmi da ansie e sofferenze. Razionalmente mi dico che è così.
L'ultima volta che ho sentito Davide era la fine di Ottobre, in una mail in cui si diceva che eravamo cambiati e che lui era stufo di uscire con il rischio ogni volta di finire in una discussione. Da quella mail non ci si è più visti. Poi uno sterile messaggio al primo dell'anno "Oh comunque buon anno eh..." a cui è seguito un "A buon anno anche a te". Infine un messaggio lasciato su Facebook "Ehi, sei ancora vivo? Confermata la alurea in Marzo?", non me la sono sentita di fare finta di niente, di passare sopra al fatto che "gli amici si vedono nel bisogno" e loro non c'erano stati affatto, anzi mi hanno allontanato e quando era possibile pure ferito. No, io non posso, non credo fosse il caso di parlare ancora della mia laurea con lui o con loro. No. E ricevere di ritorno ancora delle minacce di non convocazione al matrimonio, alla sua laurea, alla nascita del figlio e all'inaugurazione della prima casa. Quale assurdità poi dare colpa alla natura umana, quando le cose potevano andare diversamente e cercare ancora di far sentire l'altro nel torto, perchè non si ha avuto il coraggio prima... Davide è convinto che siccome reputa la sua vita puerile e insignificante, anche le vite degli altri lo siano. Forse non riuscirà mai a vivere e rimarrà intrappolato nella mediocrità che si è costruito da solo, eppure gli basterebbe così poco per sfondare quel muricciolo di convenzioni e quant'altro.
Venerdì sono stato proprio male, ma che qualcosa non andasse se n'era visto l'avvisaglia già quando la sera prima, al karaoke e con in mano l'ennesimo cuba, sentendo una stupida canzone d'amore ho cominciato a piangere in mezzo al locale: se ne sono accorti tutti. E mentre Valentina, la coinquilina di Alessandra, mi abbracciava, io le dicevo che l'amore è una merda.
No, a Carlo le cose non vanno bene, è ora di dirselo che le cose così non vanno affatto bene.
lunedì 12 gennaio 2009

sabato 10 gennaio 2009
Mollato
Già, e io che mi aspettavo il finale tragico. E invece no. E proprio il giorno dopo avermi detto che il tumore al pancreas era uno sbaglio. Certo, quello ai polmoni rimane, non è detto che etc. etc. ormai però sono autorizzato a fregarmene. Mi ha detto che da un paio di mesi si era accorto di non provare il sentimento d'amore di prima, di non essere più innamorato, insomma. Ovviamente, come suo solito, mi ha detto che ci tiene moltissimo comunque a me e che mi vorrebbe tenere come amico. Che sciocco! Tutto ciò che ho fatto con lui e per lui l'ho fatto esclusivamente perchè era il mio ragazzo, crede che come amico io sia lo stesso? Non ho alcun interesse ad averlo come amico. Non lo disprezzo, è ovvio, amo tutto ciò che è, la sua semplicità, il suo scherzare, il suo essere un pò bimbo, pratico e allo stesso tempo fra le nuvole, amo il suo sottiso e i suoi occhi furbi. Amo il suo essere principesso, il suo essere gatto. ed è perchè ancora amerei di lui tutto questo che non posso essergli amico, non è per cattiveria, ma solo per difendermi da sofferenze inimmaginabili per il mio carattere così stupidamente sensibile. Comincerà ora il periodo di silenzio, ma quanto durerà? L'ultima volta che è successo non è davvero finita, anzi è ricominciata più seriamente. Questa volta invece? Non sto male come dovrei, forse, cioè mi dispiace, eppure non riesco a fare a meno di pensare che in fondo io non ci perdo. Ma questa mia tattica di auto conservazione l'ho già raccontata, non è vero? "Non sei tu, sono io! Carlo, tu sei un ragazzo d'oro...", ma quante volte dovrò sentirmelo dire? Che me ne faccio di essere quello che sono, se non riesco a trovare infine la persona con cui essere felice? Lo so, l'amore non è tutto nella vita, ma stiamo parlando di me, un padre di famiglia mancato, perchè ancora involontariamente penso ai discorsi e alle cose che farei con mio figlio. Ma sarò ridicolo? Metabolizzerò fra qualche giorno, so anche questo, al mio cuore non è ancora arrivata per bene la notizia che Simone mi ha lasciato, chissà quando se ne accorgerà. E ho da finire sta cazzo di tesi, mi manca quella maledetta introduzione, ma è così complicato trovare le parole per un lavoro che non ha un vero spessore per il sottoscritto. Ragione e religione, non son argomenti che mi coinvolgono appasionatamente, come invece i veri problemi, i veri sentimenti delle persone.
Dopo questa caduta, come sarà la mia vita sentimentale? Ogni volta che ci ho pensato mentre stavo con Simone, "nel maugurato caso in cui dovesse finire", mi dicevo che sarebbe stato l'ultimo, che non mi sarei più buttao in una qualsiasi storia, che avrei smesso di amare qualcuno, se davvero ho tutte grandi qualità, se davvero sono un "ragazzo d'oro" non vi è alcun motivo per cui io debba andare a "caccia", toccherà a qualcuno dimostrarmi di meritarmi. Io non voglio più fare niente. E so cosa ciò significa, perchè non siamo in un telefilm o in un libro dove deve accadere per forza qualcosa, nella vita se non sei tu a muoverti non succede proprio nulla. Così sarà per me in amore: nulla. Per quanto mi riguarda ho già amato e sprecato abbastanza.
Dopo questa caduta, come sarà la mia vita sentimentale? Ogni volta che ci ho pensato mentre stavo con Simone, "nel maugurato caso in cui dovesse finire", mi dicevo che sarebbe stato l'ultimo, che non mi sarei più buttao in una qualsiasi storia, che avrei smesso di amare qualcuno, se davvero ho tutte grandi qualità, se davvero sono un "ragazzo d'oro" non vi è alcun motivo per cui io debba andare a "caccia", toccherà a qualcuno dimostrarmi di meritarmi. Io non voglio più fare niente. E so cosa ciò significa, perchè non siamo in un telefilm o in un libro dove deve accadere per forza qualcosa, nella vita se non sei tu a muoverti non succede proprio nulla. Così sarà per me in amore: nulla. Per quanto mi riguarda ho già amato e sprecato abbastanza.
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