lunedì 28 dicembre 2009
Dopo la notte
domenica 13 dicembre 2009
Altro hotel, Altro corso
lunedì 7 dicembre 2009
Inconscio rivelato
Ultima notte a Condino e mi sono permesso di ordinare del vino invece della solita birra media... ma non credevo che me ne portassero mezzo litro: alla faccia! Certo non ho fatto tanti complimenti e lasciarne dentro la brocca era un peccato. Se fosse una serata normale probabilmente sarebbe un buon inizio di festone, siccome invece è un'altra serata solitaria prima di andare a letto, è solo il preludio di un giro di pensieri alquanto divertenti. E per uno che gli si legge tutto in faccia (quando è troppo stanco per fingere o non ve ne è motivo), i pensieri possono diventare momenti imbarazzanti in pubblico. Il primo round era concentrato su Simone, quindi sorrisi da ebete e qualche risatina maliziosa, accompagnati un secondo dopo da faccia di contegno serioso, di "sono una persona che passa inosservata". Secondo round sull'immaginaria serata di commiato di domani assieme ai partecipanti al corso, mentre ricordo i momenti salienti e abbino ad ogni volto una virtù umana di quelle più alte, con momento clou il discorsetto su quanto sia stato interessante e importante il tempo passato assieme e la convinzione che davvero ognuno di loro è un ricco tesoro, del tipo "anche voi che fate una vita da schifo e il cui valore può essere tranquillamente massificato a quella di tutti gli altri, riuscite nonostante ciò ad avere dei connotati umani e ad ispirarmi pietà". Mancava poco che mi alzassi dalla sedia e sbattendo le ciglia salutassi i sudditi come una regina: fortuna che impugnavo una forchetta con una crocchetta e la gola ha avuto il sopravvento. Terzo round l'ha vinto il pensiero del ritorno in macchina con Gabriele e possibile discorso con connotazioni psicologiche sui pensieri sadici di Simone, ma sopratutto sul fatto che quando ascolto le persone, tutte inspiegabilmente desiderose di raccontarmi i più reconditi cazzacci loro e forse per questo pronte ad osannarmi come "brava persona", ho una vociona nel cervello che grida "ma sai che non me ne sbatte una benemerita mazza di ciò che mi racconti?". Il mio sadismo e leggermente un po' fine, ma godo all'idea di ficcarla in culo inaspettatamente alle persone. E mi trovo assolutamente a mio agio nel pensare queste cose e ciò nonostante essere buono, come una specie di micro-sfogo legittimo e innocuo.
Lavoro e Simone
domenica 22 novembre 2009
6come6
Serata da ripetere comunque, sadicamente ho provato piacere a portare le mie amiche in un locale dove il 90% e più delle persone che ti stanno intorno non presterebbero minimamente attenzione se ti calassi le braghe. Anche se la Michi ha trovato una tizia da farsi, ma vabbhè...
giovedì 19 novembre 2009
Neeed!!
Essere una brava persona, una buona persona, valida e quanti altri appellativi mi sono stati dati, sinceramente di questi tempi non mi danno alcun valore aggiunto in ambito lavorativo e neppure, a quanto pare, in ambito affettivo. A volte ho l'impressione di essere simile a quel cucciolo abbandonato per strada, con gli occhi dolci e che a tutti fa tenerezza, ma che nessuno in fondo se lo porta a casa. E poi sono forte, ho una grande personalità, sono intelligente e un'altra carrettata di parole che mi aggiungono valore. Tante belle cose, ma poi? Comincio ad odiare far le cose bene, mi ritrovo a desiderare di essere più sbagliato e meno giusto. Ne ho due palle piene di questa immagine di me che non mi sta dando affatto grandi frutti. Considerazione e simpatia da parte delle persone, gran bell'affare! Posso pure essere una bella e brava persona, ma se non ho il bravo e bel lavoro, il bravo e bel compagno affianco, di sto gran valore personale me ne infischio!
Sarà anche che mentalmente non sto passando un gran periodo. Innanzitutto lo schifo di stage e il successivo confronto con gli altri miei colleghi del corso mi hanno fortemente buttato giù. Pensavo di aver trovato una collocazione alle mie peculiarità relazionali, credevo che con la Ogp mi venisse data una gran bella opportunità: e alla fine mi ritrovo con il culo per terra, ad infastidirmi appena mi nominano lo stage e a trovarmi più disperato di prima nell'inquadrare un lavoro adatto a me. La differenza è che ora so per certo che trovare il lavoro giusto è cruciale per la mia vita. Fantastico!
E che palle sti sentimenti che provo nei confronti di Simone! Anch'essi possono essere frutto della grande insoddisfazione che permea questo periodo, generati solo per crearmi un circolo vizioso e schifosissimo! Lo tocco, vorrei saltargli addosso, ma lui si ritrae con mille scuse, eppure si lascia baciare, abbracciare e quant'altro. Poi le scuse non sono mai categoriche, ma “perché mi fa male qui o là”, “venire mi sfiacca troppo” e altre cazzate. Poi torna a casa, gli arriva quella ragazza in casa e lì, in quel caso, non può tirarsi indietro, deve venire, con grande fatica e contro voglia con lei scopa, ma se ne lamenta e si auto commisera e si vuol quasi far commiserare da me. E io mentre lo ascolto e mi ripeto mentalmente la frase “Simone ha scopato con quella” e un po' me lo raffiguro mentre la penetra dal davanti per un lunghissimo tempo(ore perché con lei fa fatica a venire), sto male e mi sento uno schifo, mi chiedo perché cazzo con me non ha voluto scopare e chi cazzo è questa che invece può pigliarsi quel bendiddio! Così mi piglio la convinzione di fare schifo, anche se il problema non sono io, ma lui. E allora perché non la smetto con sti sentimenti nei suoi confronti, perché non mi devo sentire a posto? E questi sentimenti non mi sono d'ostacolo nel cercare qualcun altro, o perlomeno non credo. Che poi, adesso che mi son messo le lenti a contatto e mi son rasato il capello, mi sento dire, oltre all'essere una brava persona, pure l'essere un bel ragazzo, E nonostante ciò non portare alcun risultato a casa! E questo aumenta ulteriormente la mia insoddisfazione!!! Ecchecazzo! La cosa peggiore poi è il continuo riferirsi a me come ad un gay diverso, perché “non si nota mica, eh!” e ancor più fastidioso è ricevere apprezzamenti e lusinghe dalle donne “ma perché non sei etero?”, e dover combattere strenuamente per capire se uno lo è o non lo è, se fa lo schivo perché non è interessato o perché se ne vergogna o perché non vuole essere scoperto! Porca troia, sento in me un immenso grado d'insoddisfazione! L'insoddisfazione poi porta insicurezza e io odio l'essere insicuro e debole, sopratutto ora che ho bisogno di grandi energie per lanciarmi in sto merda di mondo del lavoro!
mercoledì 11 novembre 2009
underwear
Per capire con che razza di agenzia ho a che fare, nonostante la grande mole di lavoro che ha (campa sul fatto di avere 30 anni di esperienza... peccato che il mondo non si sia fermato a trent'anni fa...) al suo interno dispone di una decina di dipendenti(più della metà con contratto a progetto) e di almeno 5-6 stagisti. Moriranno da qui a qualche anno, è solo una discesa resa un pò meno ripida dalla regione. Sono rimasti alla mentalità del risparmio, la qualità è sporadica e poi si lamentano dei clienti insoddisfatti! E il mio stage si sarebbe limitato a un continuo inserimento dati, per nulla seguito da un cazzo di progetto inerenti ai miei studi (ricordo che sto facendo un corso post-laurea sul Management di Piccola e Media impresa, insomma gestione delle risorse umane e non). Sticazzi! Fortuna che il mio temperamento mi ha protato sul palco dei miei colleghi, perchè avendo gli strumenti per analizzare e capire i movimenti aziendali, sono un punto di riferimento per chiunque voglia capire che cosa sta accadendo; per avere un senso a ciò che stanno compilando giorno dopo giorno, collego informazioni, arricchendo il lavoro di ogni fottuto giorno; organizzo, sistemo, metto in collegamento le persone che altrimenti avrebbero la motivazione sotto i piedi, risponderebbero al cliente con una serie di "boh, non so" "aspetti che chiedo" infinito; che altrimenti per una qualunque stronzata aspetterebbero di avere la conferma del superiore; che non si azzarderebbero di andae un pochettino oltre quello che gli è stato chiesto per risolvere una situazione "critica".
Faccio il loro lavoro per metà giornata, per il resto ho concordato con la tutor aziendale (figura completamente assente) di fare i cazzi miei, ovvero scrivo il mio "famoso" romanzo fantasy di cui posso orgogliosamente dire di essere arrivato a metà! Evviva!
In contemporanea sono arrivato quasi al secondo mese di rottura con Simone, dove tentiamo tra alti e bassi (miei) di rimanere amici. Le prime settimane andava anche bene. Al secondo incontro siamo finiti a letto insieme. Bene. No, davvero, andarci a letto insieme non è controproducente per il mio coinvolgimento, non ha disastrose ripercussioni drammatici, ripensamenti o cazzate del genere. Sono semplicemente attratto da lui, poi certo gli voglio anche bene (mica si cancellano così i setnimentoi coltivati in due anni e passa!) e questo aggiunge piacere quando mi trovo a contatto con lui. Sì, mi piace decisamente. Ciò non toglie affatto che NON ci voglio tornare insieme. Lo esplicito, perchè voglio che sia chiaro: non sono quel genere di ragazzo patetico che magari si concede all'ex con la speranza di riconquistarlo! Anche perchè se fosse per lui credo che ne farebbe a meno, e infatti a parte quell'unica volta non l'abbiamo più rifatto. E questo credo sia il vero motivo dei miei "alti e bassi". L'ormone o lo spirito della zoccola che dir si voglia con lui si scatena. Non è che appena lo vedo gli salto addosso, anzi, devo dire che mi tengo parecchio. Magari lo abbraccio solamente , gli faccio un pò di coccole e lo bacio sulla schiena, nulla più, ma ammetto che me lo sbatterei più che volentieri. Mi cade la mascella anche a pensare di farci un pò di fallatio.... che cosa dicevo poco fa? Lo spirito della zoccola? Eccolo. Btw ammetto che nonostante ciò, nel mio profondo(che disterà dalla superficie qualche centimentro) provo un certo rancore nei suoi confronti. M'infastidisce e non so bene se abbia tanto a che fare con la nostra storia finita o con il suo attuale modo di vivere(di cui non farò menzione poichè voglio tenere l'attenzione sulle mie cose e non su quelle degli altri). Pendo naturalmente più per quest'ultima possibilità. Magari per esemplificarmi il tutto avrei solo bisogno di trovarmi un qualche intrattenimento più o meno sertio con un altro ragazzo. E giuro che mi guardo intorno, anzi diciamo che è la cosa per cui sono stra contentoto di essere single. Poter di nuovo mandare occhiate assassine, provarci, lanciare segnali ambigui, scegliere, decidere, sentirmi impossessato da quell'energia crepitante nell'aria quando ti avvicini ad un ragazzo e sai, dai movimenti, dallo sguardo, dal labbro inferiore mezzo aperto che lo hai trovato. Il tuo prossimo. E poi è bellissimo uscire con le amiche/amici nella tua stessa condizione e creare questi divertenti teatrini zoccoleggianti, far chiasso con discorsi inappropriati e spesso sconci, attirare l'attenzione del pubblico con delle risate esagerate: ah, quanto mi mancavano!
Peccato, porcocazzo, che mio fratello abbia rotto la sua macchina e da un mese a questa parte io sia senza il mio cazzutissimo pandino e quindi sono limtato nelle uscite! Proprio ora che ne ho più bisogno, di uscire, frequentare etc., mio fratello deve mettermi il bastone fra le ruote! Vabbhè, questo sabato non so che farò, il 21 c'è festa al 6come6, giusto per dare una sbirciatina al panorama frocio di queste parti. Voglio la macchinaaaa!!!
venerdì 11 settembre 2009
Suck it!
Oggi ho staccato prima dal lavoro, non so se per il pranzo indigesto, per la storia con Simone che è finita o per le braghe troppo strette. Ho la nausea e la testa che mi dice di essere disperato. E ovviamente la mia coscienza prende tutto questo in maniera distaccata, come una specie di evento che sconvolge il corpo, i sensi, il sentimentale che ha poco a che fare con lei. Già vivo una mia spaccatura, tra ciò che provo come fosse un oggetto di analisi e il pensiero, la capacità logica di ordinare parole per mettere senso a ciò che avviene. Come farò a sfogarmi? Il mio grande problema è questo: lo sfogo. Devo farmi prendere da momenti di insana follia, si fa per dire, ché ogni volta in realtà mi creo un piccolo contenitore, un lasso di tempo dove la pantomima del dramma mi è completamente concessa. Come ieri: mi son spogliato rimanendo in mutande, accomodato la coperta similmente ad un fagotto, mi ci sono adagiato vicino e ho cominciato a piangere, a tirare deboli pugni alla coperta, rimescolandola con le mani disperse a simulare la confusione, il non-senso, lasciandomi andare a mezze frasi, mezze parole per poi culminare con delle frasi mai dette, “al buio sospirate”, ma mai dette, pensate e per l'orrido cancellate o violentemente allontanate. Hai rovinato la mia vita, l'hai resa un inferno, ti odio, ti odio, ti odio! Tantissimo rancore e meravigliarsi ancora di darsi un'ennesima scelta. Per assurdo credere di poter, anzi no, la cosa più assurda è credere di voler ancora aggiustare le cose, di vedere un futuro insieme. E ancora cercare di imparare da questa esperienza, ma ho il dubbio che certe esperienze siano semplicemente sbagliate, invalide. Dovrei forse capire che il sentimento non basta e che anzi spesso è secondo alle cose più pratiche? Dando per scontato che il sentimento ci sia in questa storia. 3 anni, posso pensare di aver fatto tutto quanto per motivi ben diversi dall'amore? Per alimentare una qualche idea di me o altro? Che nulla a che fare con l'amore, ma con la psicologia o la psicosi di un ragazzino perennemente adolescente (parlo di me, non di lui).
Non potevo continuare a lavorare oggi disapprovando o approvando come inutile per me tutte le cose che stavo facendo. Sarò un ingrato forse, ma l'attività commerciale a me non interessa e non riesco ad apprezzarla a sufficienza per farci qualcosa.
Troppe poche cose hanno senso.
Coming out
Non si faceva sentire da due giorni, ieri apposta mi son collegato al giochino per vedere se c'era, "non ti fai più sentire" ho iniziato "è successo qualcosa?" e lì mi ha mollato. Dopo tre anni in cui si è stati assieme non è proprio ciò che mi aspetto di meritare. L'ho mandato 'affanculo, dicendogli che non gli è mai importato nulla di me e ho spento il gioco. Una frase che avrò sentito mille volte nei film e io idiota continuo a perseguire sto modello del cespo. Allontanato dal picci ho cominciato a disperarmi, a insultarlo, infine a trasformare il "ti amo" in "ti odio" "hai rovinato la mia vita" "distrutto la mia sicurezza, sono un coglione, un ritardato, uno sfigato, un personaggio da compatire o verso cui muovere la propria pietà". Naturalmente vorrei parlarci e chissà quando succederà. Con le parole lui non è bravo, spiegare si trasforma in giustificare e fa fatica a capire che a me delle giustificazioni non me ne importa nulla. Voglio sapere il perchè, ma come per tutti gli altri riceverò delle parole dal nessun significato. In dieci giorni si farà sentire di nuovo, credo e spero.
Ad ogni modo, io devo concentrarmi su me stesso, non ribaltare il mio mondo su qualcun altro, le spalle sono le mie, io porto il nome Carlo e non può essere sostituito da quello di nessun altro: un giorno lo imparerò.
domenica 6 settembre 2009
Mail to Friend
A parte questi aspetti positivi, vivo sempre con un pò di ansia e di paura di non riuscire più a vedere Simone e purtroppo non solo per gli impegni lavorativi. Non so se te ne avevo già parlato, come forse ti ho avvertito su questo argomento cerco di tenermi le idee confuse oltre ad avere una certa difficoltà a parlarne, ma oltre al tumore Simone deve tenere sotto controllo i suoi globuli bianchi e l'altra settimana la cosa si era aggravata, stavano andando fuori controllo riducendo drasticamente la quantità di globuli rossi. Non stava affatto bene e si stava pensando al peggio... Adesso gli hanno dato delle nuove pillole e sembra che la situazione sia migliorata, ma bisogna vedere poi nel tempo. Non mi ci devo fermare troppo a pensare altrimenti poi degenero o passo ad essere assente con la testa e catatonico... E dire che una volta la vita mi sembrava lontana da queste cose, adesso invece mi rendo conto che al più ignoriamo tante cose.
Ok, cambio drastico di argomento: pure Simo ha deciso di allontanarsi mometnaneamente da WoW! PIù che altro perchè prossimo al trasferimento, infatti si piazzerà un pò più vicino ai locali in cui è solito lavorare. La città inizia con la R e dovrebbe essere nei dintorni di Brescia.... tipo Rovignano, Rognano... qualcosa del genere.... cioè, me lo sarò fatto dire mille volte, ma, sai com'è con i nomi, poi con la geografia: figurati! Ovviamente dopo che l'ho saputo la mia mente ha cominciato a imparanoiarsi e a fare i discorsi odiosissimi che fanno tutte le fidanzatine. Io odio farmi certe menate, ma cazzo la mia mente non riesce a farne a meno. Hai in mente quando cominciano ad assillarti con le domande "ma hai pensato a noi, a come sarà, come faremo?" e ovviamente l'uomo risponde "ma sì, chenneso, vedremo" e allora la donna impazzisce e comincia a tirar fuori menate assurde, congetture apocalittiche e quant'altro? Ecco, uguale! Ovviamente io faccio la donnina sciatta di turno: che fastidioooo!! Vabbhè, almeno passato quel momento torno in me, mi rendo conto delle boiate immani che gli vado a dire e mi ricomporto da comune essere razionale, cioè da uomo, spiegandogli mooolto semplicemente che ho paura di vederlo troppo poco.
Tornando al discorso WoW: sinceramente son pure felice io di staccarmi un pò, così mi metto d'impegno con il romanzo e ho pure il tempo per fare un pò di sport. Da un mese infatti mi son messo a fare corsa(sono arrivato tipo a fare 6Km di fila!), peccato che poi mi son reso conto di non avere le scarpe adatte e che quello stronzo di un asfalto mi ha "distrutto" i tendini, così ora mi devo limitare a un'ora di bici. A me la bici non piace molto, anche perchè mi sembra di fare mooolta meno fatica rispetto che con la corsa, inoltre il vento non lo sopporto proprio.....
Ecc... credo di aver scritto "un pò"... meglio che chiuda qua la mail^^
Ci sentiamooooooooo!!!!!!
Carlo
P.S.= ma quanto cazzo ho scritto? T:T
sabato 29 agosto 2009
Partiano da lontano, partiamo dall'8 agosto
Altra pagina bianca. Devo concentrarmi sulla scrittura e non posso partire in quarta. Devo innanzitutto riprenderci la mano, comincio da queste sottospecie di pagine da diario che andranno irrimediabilmente ad occupare quel vuoto che ho lasciato in questi mesi sul blog. Voglio tornare a scrivere sul romanzo, metterci di nuovo mano, scuotere i miei burattini e donargli di nuovo vita. Allo stesso sono paralizzato dal panico, dal blocco dello scrittore. La mente completamente vuota o per meglio dire ferma ad un fotogramma dell'ultima scena girata. I personaggi bloccati, messi in pause da ormai quasi sei anni. Son sei anni lì ad aspettare che li scuota un attimino. Il momento, mi prometto, sta per arrivare, ma voglio farlo nel modo migliore. Ho già raccontato a me che incontreranno degli elementalisti corrotti, cacciati dalla società perché sorpresi nella loro naturale predisposizione alla magia, senza nessuno e alcun posto dove andare, hanno dovuto arrangiarsi, alcuni forse sono impazziti, ma di certo per sopravvivere avranno dovuto un po' forzare la mano sui loro poteri. E questo ha causato nel loro corpo degli effetti collaterali. Facendo ricorso agli spiriti elementali e assoggettandoli con la forza al loro volere, questi si sono ribellati, alcuni scottandoli, altri con reazioni più serie: ustioni, paralisi, deformazioni, morte. Dovrebbe servire anche per mettere un po' di pepe al culo a Ruby, non voglio che pensi che una volta ottenuta la fiducia in sé stessa possa farci un po' quel cazzo che gli pare con i suoi poteri. Dopo un centinaio di pagine non vorrei che già siano in grado di sconfiggere facilmente il drago che gli spetta fuori dalla caverna. Devo ricordarmi che ora con loro c'è anche Felicia, mi sa che nelle ultime righe l'ho del tutto cancellata. E poi devo decidere come sarà la conformazione della caverna ora usciti dalla Terre Sotterranee. Se decido per una serie di cunicoli, mi pongo la domanda di come facciano a trovare la strada giusta per uscire. Semplificandomi la vita potrei fare ricorso alla magia, agli spiritelli dell'aria. Potrei fare un primo scontro con i corrotti, poi la visita da lontano di un accampamento degli stessi e lì vedere che fare: cambiare strada? Affrontarli? Bene mi si sono formulate delle idee chiare per almeno le prime scene, domani potrei cominciare a buttare giù qualcosa...
15 Agosto
Questa notte ho fatto sogni strani. All'inizio avevo sognato di avere fra le braccia un nuovo Black, come quando era giovane, e da una parte ero contento e dall'altra mi sentivo stupido di aver ripreso un cane. Poi l'altra parte del sogno si svolgeva durante la sagra del paese, la Lazzera dove incontravo fuori dalla sala giochi Francesca e Davide, e solo assieme a Francesca sono andato dentro alla sala e le ho pure offerto un gettone (che costava uno sproposito, tipo un euro o addirittura due), perché mi dicevo, che quello che era successo non era colpa sua e che lei non c'entrava, che non era giusto avere rancore nei suoi confronti. Come se cercando un colpevole dello stato attuale delle mie amicizie, questo fosse Davide. Uscito dalla sala, Davide era ancora lì ad aspettarci, con la faccia torva e pronto a rimproverarmi. Io lo ignoravo completamente, stavo salutando lei e preparandomi ad andare via, quando lui mi rimprovera dicendomi “grazie di avermi chiesto come stavo, eh?”, insomma lamentandosi del fatto che non m'interessassi a lui. Io allora sbotto incazzato -per un attimo in testa penso che è uno stronzo, che anche lui come molti altri è capacissimo di prendersela per chi non si cura dei suoi riguardi, ma è il primo a non farsi riguardi nei confronti degli altri- «ma perché mi ami?». Fine sogno. Cazzo proprio nel momento più interessante. Chissà che cosa avrebbe risposto Davide nella mia testa? E poi che assurdità. Non sarebbe forse più ovvio che questa domanda me la rivolgesse lui a me? O forse è più corretto così come l'ho sognato. E poi oggi, durante la mia corsa, in un tratto di strada mi è sembrato di vederlo in bici con Francesca, lui a petto nudo (per niente un bello spettacolo considerata la panza), io non ho guardato meglio se davvero fosse così, faccia fissa in avanti, occhi puntati verso il fuoco dell'orizzonte. O nella mia psiche avevo bisogno di riaffermare il mio menefreghismo nei suoi confronti. Il mio cervello in fondo non funziona in maniera tanto complicata.
19 Agosto
Bel periodo... credo di essere assalito da ansie, frustrazioni e quant'altro. Anche un po' di panico. Devono ancora chiamarmi per lo stage e io non mi sto affatto informando sulle possibilità. Da una parte credo sia perché l'ambiente trentino mi reprime e l'idea di passare molti anni a venire in questo territorio un po' mi fa urlare: nooooooo!!!! Potrebbe essere quel famoso genio di cui Fabio mi parlava tanto tempo fa. Sento la certezza di non dover rimanere a Trento, o forse è perché sto ancora fuggendo da qualcosa? Di certo non sarebbe tanto difficile pensare che io associo a questa regione il nido famigliare, ovvero quella condizione di dipendenza che non sopporto affatto. Io a stare a casa alle dipendenze economiche e quant'altro di qualcuno proprio... per me è davvero una sofferenza. E qualcuno dirà: perché allora non ti trovi un lavoro? Non so se questo qualcuno ha idea di cosa comporti avere una indipendenza economica e quanto bisogna guadagnare al mese: innanzitutto voglio ricordare che sto facendo ancora un master, secondo con l primo lavoro dovrei guadagnare almeno 1200 eurozzi, e son tanti. Con 'sti soldi poi non è che farei una vita da pascià: per indipendenza voglio dire avere un appartamento(e forse ormai son troppo grande per vivere assieme a degli sconosciuti o degli studentelli), fare la spesa e pagare le bollette(internet inclusa): milleduecento sono pochi. Mette in conto anche il fatto che dopo mesi che Simone si fosse convinto che andare a vivere insieme era una cosa da fare, adesso non lo è più. Tornerò a martellare anche su quel punto. Come cazzo fa a pensare che mi vada bene così? E poi a dirla tutta, mi sta in culo che lui associ il suo lavoro all'assunzione di droghe e io non dovrei preoccuparmene? Ma porca troia, quando ci penso e mi guardo allo specchio mi dico solo che sono uno stupido deficiente, che mi faccio pigliare per il culo con troppa leggerezza. Non sono cresciuto affatto. Oh, poi magari mi sbaglio e domani mi riconsidererò un uomo felice. In effetti mi salgono queste paturnie su di lui nel momento in cui non lo vedo per un periodo lungo di tempo e mò sono passate due settimane. Già, sono innamorato e quando sto male, m'incazzo...
Un'altra pagina di diario che non è finita sul blog, ma metterò presto tutto on-line, d'altronde non c'è fretta: l'anima separata è chiusa agli spettatori, tranne a Fabio, ma è un lettore silente e non me ne vorrà. Simone dalla scorsa settimana ha avuto una ricaduta, anzi si tratta della leucemia che è esplosa in un momento. Globuli bianchi che mangiano globuli rossi. Un altro tumore. Non riusciva neanche a giocare a Wow, a prendere la tastiera del suo portatile e giocare. Per chi non lo conosce sarà una stronzata, ma per me vuol dire che sta malissimo. Lui è un cocciuto, orgoglioso, che spinge il suo corpo a fare l'impossibile solo perché vuole qualcosa. Anche se non ce la fa lui continua a provare. Ma questa volta no. Oggi è finalmente riuscito ad andare in ospedale, gli hanno dato delle nuove pillole. Sta sempre male, ma quando oggi l'ho risentito mi sembrava messo un po' meglio. Dice che continua a grondare dal sudore e che lo sente gelido. Non posso fare nient'altro che dirgli di bere molto e di parlare di videogiochi o di altre stronzate. Distrarlo, mi sembra l'unica cosa possibile da fare per me. Comunque me lo sentivo dall'altro ieri che stava cominciando qualcosa di brutto, sotto la doccia e poi per tutto il giorno, non so chi invocavo, probabilmente implorava Simone stesso di non abbandonarmi, di non lasciarmi qui da solo in questo mondo, in questa città, in questo Stato che davvero è sbagliato. E non è la politica, sono proprio le persone. Berlusconi, Ratzinger, sono solo due, un numero piccolo, il problema è la gente, quelli sono molti. A Dio ho chiesto una sera di darmi un aiuto, non commiserazione o comprensione, ma un aiuto, un fottutissimo aiuto e solo quello gli chiedo, e credo che davvero nella religione che mi porto appresso ogni giorno(non quella cristiana o cattolica, parlo della Religione che ognuno ha) stia cambiando qualcosa, se nella disperazione ho invocato Simone che non se ne andasse e non a qualche divinità...
27 Agosto
Altro giro, altro regalo. Cazzo, sono distrutto, ieri ho voluto fare il coglione bevendo all'inverosimile, io ed Ale siamo pure andati a fare la spesa: preso 6 bottiglie di birra e due bottiglie di vino, una a testa che a me piace rosso, a lei bianco. Vediamo se riesco a non rintanarmi nei cessi del treno come le altre volte: che schifo. E ogni volta non mi vuole entrare in testa che se bevo troppo il giorno dopo sto troppo da culo. Sento il cuore rimbalzarmi dentro contro lo stomaco e questo che a sua volta sembra essere indeciso se staccarsi dal mio corpo e andare a gettarsi direttamente nella differenziata dell'umido. Meglio fermarmi qua, passo e chiudo.
Son riuscito a semi addormentarmi e ad auto convincermi che quel che sentivo era solo una leggera sensazione, una lieve nausea.... col cazzo, stavo scoppiando! Ma ce l'ho fatta, ora sono a Trento e verifico che di reti senza fili ce ne sono ma tutte ovviamente protette, magari un giorno sfrutterò alla fine sto trecento euro di netbook. Devo avere un alito da schifo, ieri ho talmente vomitato con sforzo continuo che mi si son bruciate le corde vocali e l'addome mi si era indurito da star male. Continuavo a ripetere all'Ale di tenermi la mano sulla pancia: chissà perché le mani degli altri hanno effetti più tranquillizzanti e rilassanti (oltre che lenitivi) che le proprie. Comunque mi stavo proprio impanicando e mentre stavo costringendo la mia ex coinquilina a farmi da infermiera, ad un certo punto, boom, il cervello ha spento i segnali e non ricordo più nulla. Pensavo di essermi semplicemente addormentato, invece Ale mi ha detto che stavo delirando, dicendo che dovevamo partire e dovevamo andare via, non ricorda molto neanche lei che d'altronde aveva bevuto quanto me. Chissà dove volevo andare. Certo è che sono un po' ridicolo. Faccio le cose sempre in maniera strana, di normale ho davvero poco.
Ecco ce ricomincia un po' di nausea... presto sarò a casa e finalmente potrò sdraiarmi comatoso nel letto.
Btw: che figo scrivere sul netbook dove mi pare!
sabato 8 agosto 2009
Nuova piadina
1 uovo e delle fette di pancetta scaldate in padella, alla pancetta basta poco per essere pronta, è sufficiente che il grasso diventi trasparente e sfrigoli un pò. La piadina scaldiamola da ambo le parti, come al solito mettiamoci 1 goccia d'olio sulla padella! Buona è davvero buona!
domenica 21 giugno 2009
Under time
lunedì 18 maggio 2009
Hope
domenica 17 maggio 2009
Respira Ancora
C'è altro in questi giorni, oggi mi sento insoddisfatto. C'è un qualche appetito che ancora non sento soddisfatto, o forse è insicurezza, non capisco bene. Forse è ancora l'essere a casa dai miei? Precisamente cosa sia questa specie di malessere che provo, che mi trascino dentro, cos'è non l'ho ben capito. Ho paura di non fare ciò che voglio? Un dilemma che mi perseguita fin da sempre. Ci si aspetta che faccia questo o melo sto scegliendo io? Mi sembra di non avere tutto il tempo che vorrei per me stesso. Eppure il master lo sto facendo per me, o mi illudo che sia così? Sto solo seguendo ciò che gli eventi mi hanno portato, eppure leggendo l'altro giorno la descrizione di project manager mi sono riconosciuto in quelle caratteristiche, mi dicevo "sono proprio io!", come connaturato a me, riflettente l'immagine che ho di me stesso. Sono curioso di quel soggiorno che andremo a fare a fine giugno, in cui faremo esperienza ed eserciteremo la leadership. Dove ci hanno anticipato, non solo conosceremo meglio noi stessi nel nostro punto di vista, ma sapremo ciò che gli altri avranno visto in noi stessi. È così forte in me l'esigenza di un riconoscimento? Non mi ero adoperato tanto a sminuire questa esigenza? D'altronde questo master mi sta chiedendo di fare un passo in avanti, di non fermarmi all'out-out, di cominciare a pensare all'et-et. Sì è importante l'idea che ho di me, necessaria, ma lo è pure quella degli altri, per aprirmi al resto, all'altro, per fargli spazio e così permettere un vero arricchimento! In questa settimana ho avvertito la mia motivazione degradarsi un pò, scriverci sopra ora mi permette di riequilibrare, di ribilanciare, scorgere di nuovo l'obiettivo. Hanno ragione, le riunioni servono anche per dirsi nuovamente qual è la mission, ripeterlo non è rindondante e pedante, ma è necessario. Lo so, ho fatto una riunione con me stesso, ma avevo bisogno anche di questo
venerdì 24 aprile 2009
Il mondo
domenica 5 aprile 2009
Un'altra volta
L'invito, nato da una discussione iniziata da un mia frecciata poco velata sullo smettere di "far finta di niente" su faceboook nei suoi confronti (ometto le mail acide che mi ha inviato che mi hanno lasciato imperturbabile -perchè ancora indeciso se prendermela a cuore sul serio questa situazione, se viverla o meno, data la forte possibilità di andare a sbattere contro il muro di un vicolo cieco-), è caduto presumibilmente nel nulla di fatto. Deve far parte di me, non ne posso fare a meno, di lasciare al cuore di far spazio alla speranza, probabilmente in fondo echeggia, adolescenziale, il motto "c'è speranza per tutti". Non posso far altro che dire a quella minuscola voce che è stupida. La stessa vocina si immagina di chiamarlo e incazzarsi con lui, chiedendogli cosa gli impedisce di farsi sentire anche solo per spostare l'incontro, che cosa ha che non va, cosa lo affligge e lo distrae a tal punto da comportarsi con tale non curanza nei confronti degli altri, quale dramma quotidiano stia vivendo, cosa non riesce a gestire del suo tram tram giornaliero, quale situazione di grande stress, quale incapacità lo immobilizzi a tal punto! Non farò invece niente, il realizzarsi delle aspettative è solo una fortunata coincidenza.
lunedì 16 marzo 2009
Solo imbarazzo
sabato 14 marzo 2009
Gratz!
giovedì 12 febbraio 2009
Ragione e Religione
Il sentimento, forse è colpa della filosofia e della cultura, della nostra irreligiosità, del cristianesimo che ha separato in due mondi la carne e lo spirito, questa parola ci hanno convinto che fosse qualcosa della stessa consistenza dell'aria, che stesse su un altro piano. Ci ha fregato la scrittura, cazzo! Davvero,
Ogni tanto ho l'impressione di girare qualche scena del film Pi greco, il teorema del delirio... assurdo...
mercoledì 28 gennaio 2009
domenica 25 gennaio 2009
All in One
Eravamo rimasti che io e Simone ci siamo lasciati: nel fine settimana viene a farmi visita a casa mia... abbiamo parlato e sopratutto era palpabile il sentimento che per entrambi non si era affatto esaurito. Così siamo rimasti a chiamarci ancora amore, ad abbracciarci e a baciarci, anche se ormai sono consapevole che con lui un futuro non c'è. E così già da ora mi vedo guardare intorno per scorgere un nuovo "lui", che stavolta deve essere senza troppe complicazioni come invece è stato finora. Simone non è più mio, non è più nei miei progetti e questo dovrebbe liberarmi da ansie e sofferenze. Razionalmente mi dico che è così.
L'ultima volta che ho sentito Davide era la fine di Ottobre, in una mail in cui si diceva che eravamo cambiati e che lui era stufo di uscire con il rischio ogni volta di finire in una discussione. Da quella mail non ci si è più visti. Poi uno sterile messaggio al primo dell'anno "Oh comunque buon anno eh..." a cui è seguito un "A buon anno anche a te". Infine un messaggio lasciato su Facebook "Ehi, sei ancora vivo? Confermata la alurea in Marzo?", non me la sono sentita di fare finta di niente, di passare sopra al fatto che "gli amici si vedono nel bisogno" e loro non c'erano stati affatto, anzi mi hanno allontanato e quando era possibile pure ferito. No, io non posso, non credo fosse il caso di parlare ancora della mia laurea con lui o con loro. No. E ricevere di ritorno ancora delle minacce di non convocazione al matrimonio, alla sua laurea, alla nascita del figlio e all'inaugurazione della prima casa. Quale assurdità poi dare colpa alla natura umana, quando le cose potevano andare diversamente e cercare ancora di far sentire l'altro nel torto, perchè non si ha avuto il coraggio prima... Davide è convinto che siccome reputa la sua vita puerile e insignificante, anche le vite degli altri lo siano. Forse non riuscirà mai a vivere e rimarrà intrappolato nella mediocrità che si è costruito da solo, eppure gli basterebbe così poco per sfondare quel muricciolo di convenzioni e quant'altro.
Venerdì sono stato proprio male, ma che qualcosa non andasse se n'era visto l'avvisaglia già quando la sera prima, al karaoke e con in mano l'ennesimo cuba, sentendo una stupida canzone d'amore ho cominciato a piangere in mezzo al locale: se ne sono accorti tutti. E mentre Valentina, la coinquilina di Alessandra, mi abbracciava, io le dicevo che l'amore è una merda.
No, a Carlo le cose non vanno bene, è ora di dirselo che le cose così non vanno affatto bene.
lunedì 12 gennaio 2009
sabato 10 gennaio 2009
Mollato
Dopo questa caduta, come sarà la mia vita sentimentale? Ogni volta che ci ho pensato mentre stavo con Simone, "nel maugurato caso in cui dovesse finire", mi dicevo che sarebbe stato l'ultimo, che non mi sarei più buttao in una qualsiasi storia, che avrei smesso di amare qualcuno, se davvero ho tutte grandi qualità, se davvero sono un "ragazzo d'oro" non vi è alcun motivo per cui io debba andare a "caccia", toccherà a qualcuno dimostrarmi di meritarmi. Io non voglio più fare niente. E so cosa ciò significa, perchè non siamo in un telefilm o in un libro dove deve accadere per forza qualcosa, nella vita se non sei tu a muoverti non succede proprio nulla. Così sarà per me in amore: nulla. Per quanto mi riguarda ho già amato e sprecato abbastanza.